Speciale(2)

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Tre tazze: due di tè e una di caffè. Incredibile quanto fossero simili i loro gusti, quanto fossero ancora simili dopo tutto quel tempo passato insieme. Non potevo lamentarmi, però. Milioni di persone sperano di trovare un amore simile al loro: duraturo, ma non per questo privo di problemi. Crescendo, mi ero resa conto che di problemi ne avevamo eccome. Non eravamo una famiglia come tutte le altre e proprio come mi diceva quando ero piccola, alle persone non piaceva il fatto che fossimo diverse. Anche se c'erano i loro sussurri, le loro occhiatacce, le minacce che avevo ricevuto alle scuole medie, affermo che non vorrei cambiare nulla. Sono felice con la mia famiglia, lo ero quando ero piccola e lo sarò per sempre.

Tuttavia, arriva il momento in cui ognuno di noi vuole essere indipendente e deve crearsi una propria famiglia. Giocando nervosamente con le dita della mano, mi chiedevo come avrebbero reagito una volta detta la verità. Ad entrambe piaceva Shia, perché dicevano che non avrei potuto trovare un ragazzo migliore. A ma'- proprio come alla madre di lui- piaceva moltissimo l'attore Shia Labeouf, dunque apprezzava anche l'omaggio che gli era stato fatto. Mamma, invece, era sempre stata un po' più protettiva, ma alla fine aveva ceduto davanti all'educazione di altri tempi che aveva il mio ragazzo. 

<<Dunque...>>, iniziai, mordendomi il labbro inferiore. Ma' mi guardò, attenta, aspettando che continuassi. Nei suoi occhi brillava così tanta tranquillità e sicurezza, che non potetti evitare di credere che sapesse già tutto e stesse provando a rassicurarmi. Era così dolce da giovane, che adesso che avevano iniziato a sbucarle i primi accenni di capelli bianchi, sembrava aver ripreso quell'innocenza tipica dei bambini. Mamma aveva un aspetto un po' più duro e freddo, forse a causa del suo lavoro. Ma quando la conoscevi, quando la vedevi interagire con noi due, ti rendevi conto di quanto fosse adorabile sotto quella corazza. 

<<Shia ed io stiamo insieme da parecchio, ormai>>, mormorai. 

<<Tre lunghissimi anni>>, disse mamma, fingendosi sconvolta.

<<Lauren!>>, disse ma', colpendola giocosamente sul braccio. L'altra ridacchiò, alzando le mani in segno di resa.

<<Sa che scherzo>>, affermò, facendomi un occhiolino. Sì, sapevo che scherzava, eppure l'intervento di ma' mi aveva tranquillizzato come se per un istante, avessi temuto che potesse essere seria.

<<E...perciò...noi...abbiamo parlato...>>.

<<Oddio, vi sposate!>>, disse mamma, alzando gli occhi verdi al cielo. Ma' ripeté le stesse parole e la stessa azione di poco prima, solo che questa volta usò un po' di forza in più, facendo in modo che si toccasse il punto che aveva colpito.

<<Come se tu non avessi notato l'anello al suo dito, Camz!>>, esclamò.

<<Sì che l'ho notato, Lauren! Ma dovevi essere un po' paziente>>, disse. Erano quasi comiche da guardare in quella maniera, quasi come se fossero le protagoniste di una vecchia commedia romantica. Ma dopo tutto quello che avevano passato, ero contentissima che fossero giunte a questo punto. Se lo meritavano...ce lo meritavamo.

<<Siamo felici per te, piccola. Shia è un ragazzo d'oro e sappiamo che si prenderà cura di te>>, mi disse ma', accarezzandomi il ginocchio.

<<E nel caso in cui faccia lo stupido, lo faccio diventare un ragazzo ricoverato>>, disse mamma, sorridendomi dolcemente. Alzai gli occhi al cielo, sbuffando. Proprio in quel momento, sentimmo il rumore della porta e pochi secondi dopo, Nicky fece il suo ingresso. Era la mia sorellina più piccola- di ventun'anni, ma comunque più piccola. Se tutti dicevano che somigliassi troppo a mamma, lei era la copia di ma'. Stessi capelli castani, stessa forma del viso, stesso taglio degli occhi, persino le stesse labbra. L'unica cosa che la rendeva diversa, erano quegli occhi di un castano così chiaro, che quando venivano illuminati dal sole sembravano verdi. 
All'inizio, ero stata gelosa al pensiero che ma' potesse prestare più attenzione a lei a causa della somiglianza, ma poi mi ero resa conto che lei non mi avrebbe mai fatto una cosa simile. Con calma, mi fece comprendere che Nicky aveva bisogno di un po' di tempo in più e di un po' di attenzioni, ma che comunque era totalmente disponibile per me. 
Il rapporto tra Nicky e me era un po' strano. Avevamo litigato come due pazze, che fossero i vestiti, i profumi, le uscite, il cibo oppure i ragazzi...all'inizio dicevamo di non sopportarci molto, ma crescendo...Crescendo mi ero giurata che chiunque l'avesse toccata, sarebbe stato un uomo morto. Nessuno poteva fare del male alla mia sorellina.
Adesso, era tornata a casa dal college per le vacanze, però usciva spesso di casa ed ero convinta si fosse travata un ragazzo. 
Avevamo seguito due strade diverse, Nicky ed io; lei studiava cinese e giapponese, mentre io mi ero dedicata a un qualcosa di più astratto: la scrittura. Avevo iniziato a seguire dei corsi di scrittura creativa e da poco, mi era stato offerto una stage in una casa editrice. Avrei iniziato solo come assistente, ma sapevo di poter diventare qualcosa di più. Nicky, invece, voleva andarsene in Giappone, perché sentiva che lì avrebbe trovato tutto quello di cui aveva bisogno. Tuttavia, ora che si era fidanzata, ero convinta che avesse cambiato idea.

Beautiful Angel(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora