Capitolo 11

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Proprio come l'ultima volta che eravamo stati qui, Dinah ci diede una delle stanze, impedendoci di pagare. 
Dopo aver trovato Lily, si era tranquillizzata, era ritornata a fare battutine e per quanto provasse ad alleggerire la situazione, né io né Shawn riuscivamo a tranquillizzarci. Lauren mi aveva riconosciuta, a differenza di quello che credevo. Non capivo per quale motivo avesse finto di non riconoscermi, perché a differenza sua, io avevo un ottimo motivo per farlo, mentre per lei era tutta un'altra storia. 
Quello che però mi aveva colpito più del previsto, era stata la fede sul suo dito. Non sapevo perché, però l'idea di saperla sposata non mi piaceva. Insomma, era una che aveva come motto "scopa e scappa", come diavolo aveva fatto a sposarsi?

<<Credi che abbia dei dubbi?>>, chiese Shawn, mentre osservava Lily che guardava i cartoni animati. 

<<Non lo so, Shawn. Sicuramente deve aver avuto i suoi motivi per aver finto di non riconoscermi, così come ha avuto i suoi motivi per lasciarmi capire che si ricordava di me eccome. Però, al tempo stesso, credo che se avesse dei dubbi, me l'avrebbe chiesto direttamente, no?>>, dissi, senza distogliere l'attenzione da mia figlia. Il pensiero di perderla mi terrorizzava ogni giorno di più, però adesso era giunta in ad un altro livello di panico.
Lauren era qui, non c'erano più ore di aereo a separarci dalla cruda verità, ma un paio di camere d'albergo. Lauren era qui ed era sposata, però mia figlia voleva passare del tempo con lei, voleva imparare a suonare il pianoforte. E tra tante persone sulla faccia della terra, mia figlia aveva dovuto notare proprio l'altra sua madre. Sospirai.

<<Vuole fare lezioni di piano con Lauren...non posso fare altro che credere che sia tutto un segno del destino>>, mormorai, passandomi le mani tra i capelli.

<<Non posso dirle di no, Shawn. Inizierà a fare domande, e se Lauren ha dei dubbi, farò in modo che cresceranno solo di più>>, sussurrai, chiudendo gli occhi. Lui sospirò, passandomi un braccio intorno alle spalle.

<<Ascoltami, fa' quello che ti senti di fare. I tuoi occhi brillavano di felicità quando hai visto Lauren e Lily insieme, e non provare a negarlo, perché ti conosco. Se vuoi che passino un po' di tempo insieme, allora lascia che accada. E quando te la senti, spiegherai la situazione a Lauren. Il fatto che glielo dirai tu, spiegando per filo e per segno tutto quello che sentivi in quel periodo, dovrebbe fare in modo che ti capisca, o che comunque, voglia restare nella vita di Lily. Perché tanto, a te non interessa, no?>>, mi domandò, alzando le spalle. Lo guardai, chiedendomi perché al suono di quelle parole, il mio cuore si fosse stretto con violenza nel mio petto. 

<<Hai visto la fede sul suo dito, no? Non sono io quella che vuole, Shawn. Potrebbe reagire malissimo, perché le ho rovinato la vita>>, sbuffai. Perché ogni giorno questa menzogna peggiorava, incasinando sempre di più tutti quelli che conoscevano la verità? Forse, era arrivato il momento che raccontassi quello che era successo per davvero quella notte di due anni fa; era arrivato il momento che Shawn ed io ci comportassimo da persone mature e ci prendessimo le nostre responsabilità.

<<Ma ti conosco, e so che non ce la fai più. E...a essere onesto, anche io voglio dire la verità. Voglio uscire con degli uomini senza paura di quello che diranno i miei genitori, Camila. Non mi importa più di loro>>, disse. <<Forse è giunto il momento che entrambi diciamo quello che temiamo di dire>>, concluse, alzando le spalle.

<<E quando avevi intenzione di dirmelo?>>, domandai, colpendolo sulla spalla.

<<Aspettavo il momento giusto, anche se ad essere onesto, credevo di dirlo dopo il matrimonio di Dinah, perché non volevo preoccuparti. Ma a quanto pare, proprio come hai detto tu, il destino sta cercando di farci capire che dobbiamo dire la verità>>, spiegò, accarezzandomi il braccio. Sospirai, lanciando un'occhiata a Lily. La sua testolina si voltò verso di me, mi sorrise e poi ritornò a guardare la televisione. Sorrisi anche io, perché la sua semplice presenza mi migliorava la giornata...avevo negato a Lauren per due anni di essere felice mentre la guardava, mentre l'accompagnava al parco giochi...ero stata una persona orribile, sia nei confronti di Lauren, sia in quelli di mia figlia. 

Beautiful Angel(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora