Vi sta piacendo la storia?
E non è l'unico. Sono due ore che sto nel dormiveglia. Ho sete, troppa. Non dovevo mangiare la pizza. Dovevo portarmi l'acqua in camera, troppo nervosismo per pensarci. Maledizione Pierfrancesco ti odio. Non ho neanche voglia di bere quella del lavandino, per quanto pulita mi fa schifo e non mi disseta.
Prendo il telefono, facendomi luce e prendendo le ciabatte. Lo rimetto in standby e apro piano la porta.
La televisione continua ad andare, ma Pier si è addormentato. Scendo piano le scale, abbassando il volume del film, una volta preso il telecomando e appoggiandolo poi sul tavolo.
Mi dirigo in cucina, facendo molto piano e apro il frigo, prendendo l'acqua e versandomela in un bicchiere, riponendo l'acqua nuovamente nel frigo.
Finalmente considero il mio telefono, accorgendomi di un messaggio di Matteo:"Anche io ti vorrei qua vicino a te. Stanotte avrei tanto voluto averti nel mio letto, tra le braccia, a coccolarci. Mi avresti tranquillizzato, ho tanta ansia in corpo Emma..."
Sorrido amaramente. Tra quanto tornerà? Quasi tre mesi che lui è via, due e mezzo che ci conosciamo, due che ci sentiamo, ma siamo sinceri, è come stare insieme da molto più tempo di oggi.
"Verrà presto a trovarti, credimi"
Sobbalzo a quella voce. Mi giro di scatto, trovandomi Pierfrancesco a guardarmi, appoggiato allo stipite della porta:
"Mi hai spaventato"
Respiro a fondo, tornando a concentrarmi sul telefono e intenzionata a rispondere a Matteo:
"Davvero Emma? Ti devo parlare e tu guardi quel telefono?"
"Io non ti devo parlare Pier, non abbiamo niente di cui discutere"
Lo sorpasso, ma lui mi prende il polso, bloccandomi e portandomi davanti a lui, con le mani premute sulle mie spalle:
"Mi dici che cazzo ti sta prendendo? Emma tu non sei mai stata così, specialmente con me"
"Pier, tu mi tratti di merda, come pretendi che io ti risponda? Non sono una bambina, una ragazzina. Ho 25 anni, posso permettermi di risponderti a tono, senza dovermi nascondere o andare a piangere da Davide, smettetela di trattarmi come una bambina"
Lui è stupito, non si aspettava una mia reazione così eccessiva e, sinceramente, neanche io da me stessa. Che cosa mi è preso? Mi divincolo dalle sue mani che pare abbiano perso ogni fermezza e mi allontano da lui, tornando in camera e buttandomi sul letto, stringendo a me il telefono:
"Vieni presto a registrare con mio fratello"
Scrivo disperata a Matteo, anche se so che questa disperazione non trasparirà mai come vorrei.
Guardo il soffitto, chiedendomi perché mi sembra stia tutto cambiando con Pier. Dannazione, è appena arrivato e ha già esagerato. Un giorno. Non è passato neanche un giorno. Meglio che domani lo evito.
Mi sento così sola...vorrei chiamare Matteo, ma sono sicura sia in studio, non mi risponde.Così mi alzo, di nuovo, esco dalla mia camera. Sento lo sguardo di Pier su di me, ma non faccio caso. Entro piano nella camera di Davide e lo vedo dormire, su un fianco, sui due materassi gonfiati.
Ha un braccio disteso ed è proprio lì che appoggio con il viso, facendolo svegliare di colpo:"Dio, Emma, ma che cazzo?"
Domanda, assonato e un po' spaventato dalla mia presenza:
"Posso dormire con te? Mi sento tanto sola"
"Che domanda, piccola stupida, certo che puoi dormire con me"
Mi stringe, tirandomi su di sé:
"Mi dici cos'è successo?"
"Voglio vedere Matteo, accetterai il featuring?"
"Certo che lo accetto. Soprattutto per farti felice, mi hai sempre sostenuto, ti meriti tutta la felicità e l'amore di questo mondo. Ma so che non è solo questo e so anche che non ne vuoi parlare ora. Però non eviteremo questo discorso per sempre. Quindi preparati. Ora dormiamo"
E mi stringe al suo petto, così magro che a volte ho paura di pesargli e fargli male. Lui mi accarezza dolcemente i capelli e la schiena, tracciandomi righe immaginarie. Non mi sono mai vergognata dell'ottimo rapporto che ho con mio fratello. Non importa se ora abbiamo lui quasi trent'anni e io venticinque, non è un problema dormire insieme, non lo sarà mai.
Con le sue carezze riesco finalmente ad addormentarmi e non esistono posti che mi facciano sentire a casa come lo fa lui. Ci addormentiamo in quella posizione, a malapena coperti.
Il risveglio è decisamente traumatico. Sono stanca morta e dormire su un materassino gonfiabile è distruttivo. Guardo mio fratello fumare sul davanzale:
"Buongiorno..."
Sospiro e lui si gira, un po' spaventato:
"Buongiorno, ti ho svegliato?"
Scuoto la testa, allungando lo sguardo su un sacchettino bianco:
"Pier ci ha preso la colazione, ti ha preso una brioche alla marmellata e qualche pasticcino, non sapeva cosa ti piaceva ed è andato a gusti simili ai miei"
Mangio subito i pasticcini, ha indovinato il ragazzo. Ha preso i miei preferiti e, pur non adorando la marmellata, mangio volentieri anche la brioche. Davide mi guarda, felice per poi accovacciarsi vicino a me e abbassare la voce:
"Io andrei a prendere il telefono, sia mai che Matteo ti abbia scritto"
Sussurra con malizia e mi fa capire che dietro c'è qualcosa e io mi precipito in camera, tornando nella sua con gli occhi sgranati:
"Voi scherzate."
Mi accarezzo i capelli e Davide ride, troppo divertito dalla mia faccia:
"Sorpresa sorellina. Piaciuta?"
Matteo mi ha scritto che presto ci vedremo, che sta per prendere l'aereo e arriverà a Roma in questi giorni, che non ne può più di starmi lontano, che vuole vedermi a tutti i costi, a costo di posticipare l'album di un mese, "Sei la cosa più importante ora".
"Ma il viaggio? Dove sta? Gli devo prenotare l'hotel?"
Davide mi guarda quasi incredulo, sorridendo sotto i baffi:
"Emma, ma che domande inutili. Andiamo nella casa che ho affittato qua dove lavoro ai miei progetti. Vi lascio il letto matrimoniale. Le mani a posto e il cazzo nei pantaloni"
Mi ordina duro, ottenendo comunque la mia risata
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Fin dove brilla la Luna | Madman
Romance"Mi fa strano pensare a te come la sorella di Davide." Alzo lo sguardo, guardandolo strano, come se non avessi capito, mettendo i nostri occhi a contatto: "Cosa?" Gli domando, confusa da quella sua affermazione e frase che, almeno per ora, non trova...