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Sono in uno stato di dormiveglia, con le dita che circondano il colletto della felpa di Pierfrancesco, quando sento l'auto fermarsi:

"Mi sembra questa, vero frà?"

"Sì, sì, frà, è casa mia. Quanto mi è mancata..."

La portiera posteriore viene aperta e mio fratello abbassa di molto la voce, quasi sussurrando:

"Dorme ancora 'sta cretina? Dai dalla a me che la porto io in casa"

"Ma va, Dav, faccio io, mica pesa o altro"

"Tu prendi i suoi bagagli e divertiti, per una volta porto io il peso minore"

Ride e io tento di non sorridere, fingendo di dormire. Sono sicura che Pierfrancesco ha un'espressione stupefatta e scioccata. Sento le mani di Madman staccarmi dal suo corpo e quelle più magre, ma forse più forti e abituate al mio peso, di mio fratello, prendermi in braccio, stringendomi a sé e pestando la testa contro la portiera, bestemmiando:

"Macchina del cazzo!"

E le tira un calcio, facendosi ulteriormente male come un demente:

"Oh, piano con la piccolina. Non farla cadere!"

Si preoccupa immediatamente per me Pier:

"Tu pensa alle chiavi, pugliese!"

Lo ammonisce Davide, barcollando un po' per il dolore. Attende Pierfrancesco davanti alla porta e sento che gli cade una valigia e prego tutti i santi che non sia caduta quella con i trucchi:

"Non ho il coraggio di guardare che valigia hai fatto cadere, dimmi che marca è"

Lo prega mio fratello, traducendo il mio silenzio. Pierfrancesco la guarda, cercando la marca:

"Penso Gucci"

Ush. Ho sentito male al cuore:

"Preghiamo che non si sia rotto niente, sennò rompe noi due poi. Maledetti trucchi del cazzo"

"Che poi non le servono, è già bella così" Commenta Pierfrancesco e Davide mi stringe possessivamente:

"Smettila di fare il cascamorto con la mia sorellina e apri quella cazzo di porta o te la faccio sfondare con la testa tipo ariete!"

Pierfrancesco tace di colpo, facendo girare la chiave nella serratura e aprendo la porta:

"Devo salire a preparare il letto per tua sorella. Sbatti"

Si lamenta Pierfrancesco e Davide ride:

"Problema tuo, bro, stavolta la curo io la mia sorellina"

"Mi spiace deluderti, ma dormirà sola sul divano ora, mi serve che vai a fare la spesa"

"No, dai Pier, sono incapace di fare la spesa lo sai. Svegliamola e mandiamo lei!"

"Sei un fratello maleducatissimo!" Lo ammonisce, scherzosamente, il più grande: "Dai, muoviti e non stressare"

Davide sbuffa, ma mi lascia sul divano, accarezzandomi le gambe e sistemandomi il maglione e i capelli, coprendomi con una coperta:

"Dammi la lista"

"Quale lista Dav? Accendi il telefono e segna lì. Prendi della semplice pasta, acqua e birra. Tua sorella bere la birra? Sì, vero?"

"Butta giù tutto, è un fottuto pozzo mia sorella, altro che me"

Sorrido a quelle parole e Pierfrancesco ride sguaiatamente:

"Va bene, va bene, allora moh ti elenco tutto"

Fin dove brilla la Luna | MadmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora