Ciò che fa per me

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Questo capitolo contiene scene poco più spinte rispetto ai precedenti, ve lo dico per avvisarvi.

(Tanto lo so che lo leggerete comunque 😉)


Mi passo le mani sugli occhi, sbadigliando ed alzandomi. Guardo l'orario. Sono le nove di mattina e io sono stanca morta. Mi metto le calze e cammino, svogliatamente, verso la porta, aprendola.

Sento un rumore di tazze e ciò mi fa presupporre che gli altri due sono svegli e stanno facendo colazione.
Mi dirigo in cucina, trovandoli seduti attorno al tavolo, ad osservare un programma televisivo sulla musica rap:

"Chi se lo aspettava che Marracash si desse alla trap?" Osserva, curioso, Pierfrancesco, facendo un tiro alla sua canna:

"Allucinante. Questo Rkomi lo sta cambiando" Sbotta Davide, tornando a dare attenzione alla sua tazza di caffè, fino a quando non mi vede, appoggiata alla porta, mentre scuoto la testa nella sua direzione.
Alza gli occhi al cielo:

"Sai che non intendevo in modo offensivo, dai vieni a sederti." Mi fa cenno alla sedia lasciata vuota e io alzo gli occhi al cielo, sedendomi: "Solito latte caldo?"

Annuisco, notando come Pierfrancesco non mi abbia neanche salutata, troppo concentrato a guardare Milano Bachata di Rkomi. Come se realmente gli interessasse la nuova wave.

Io osservo il mio telefono, trovandoci dei messaggi da parte di Matteo:

Teo ✈️❤️

Mi manchi già :c
Spero tu stia bene.
Ieri non mi hai scritto

Tu

Siamo partiti per la
Puglia. Sto da Pierfrancesco
per un po', il tempo di
completare un paio di tracce

Teo ✈️❤️

Ah capito...
Fai la brava ti prego 🙄
Un po' mi preoccupa
Pier, sinceramente, stai
vicino a Davide

Tu

Sì, tranquillo. Te pensa al
tuo album, che è più
importante

Teo ✈️❤️

Sei fredda. Va tutto bene?
Devi dirmi qualcosa?

Tu

No. Ma ora devo andare.
Ci sentiamo più tardi.

Teo ✈️❤️

Va bene...a dopo.
Ti amo ❤️

Tu

Anche io 💖


Blocco il telefono, bevendo il latte che mi ha preparato mio fratello. Riflettendo. Quanto ci metterò a decidere cosa fare?

Pierfrancesco si alza, una volta conclusa la canna:

"Dove vai?"

"A scrivere qualcosa"

"Ma dobbiamo lavorare al pezzo assieme"

"Ci lavoriamo un altro giorno!"

Sbatte la porta della camera e sento lo sguardo di Davide puntarsi su di me e io affondo il viso nella tazza per evitarlo:

Fin dove brilla la Luna | MadmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora