Non appena arrivai a casa mi precipitai sul letto distrutta. Avevo il respiro ancora irregolare e il cuore che batteva forte. Iniziai a piangere perché stavo distruggendo la mia vita senza rendermene conto, avevo tanta voglia di urlare contro il mondo interno. Di mandare a fanculo tutti, ma non ci riuscivo. Rimanevo come ogni volta in silenzio. Questa era la parte di me che odiavo di più, ogni volta era sempre la stessa storia, preferivo tenermi tutto dentro, ma crescendo o sperimentato che questo comportamento non andava più bene perché mi distruggeva. Mi asciugai le lacrime con la maglietta, odiavo piangere e farmi vedere in questo stato. Mi girai di lato mettendomi una mano sul viso, cercando di non far passare l'aria. Non volevo morire, volevo solo distrarmi. Non appena arrivai a casa trovai mia sorella che mi stava aspettando in cucina. La osservai attentamente mentre beveva dalla sua tazza preferita. Era sempre stata una donna stupenda con gli occhi verdi come quelle foto dei gatti che condividevano sui social. All'apparenza era forte ma in fondo era fragile tanto che si frantumava in mille pezzi, silenziosamente.
«Ti stavo aspettando»
«Già» Dissi sgarbatamente, avvicinandomi al mobile dove c'erano i biscotti.
«Ho trovato i biglietti. Ti faccio vedere» Prese il computer, lo accese e scrisse qualcosa velocemente.
Presi i biscotti al cioccolato e mi avvicinai a Sarah.
«Guarda.» Indicò le date disponibili. Tra l'altro c'era una data disponibile domani.
«Stai scherzando vero?» Mi allontanai dallo schermo per guardarla diritto negli occhi.
«Non abbiamo scelta. Guarda il prezzo» Mi avvicinai di nuovo allo schermo mentre mettevo un biscotto sotto hai denti. La data di partenza era domani nove dicembre è ritorno il 31 dicembre. Costavano ottocento euro per due persone. Spalancai gli occhi incredula. Andata è ritorno per due persone. Ripeto tra me.
«Devo prenderli prima che sia troppo tardi.»
«okay» Non riuscì a dire altro. Presi il biscotto che stavo per mangiare e lo buttai nel cestino dell'immondizia.
«Vado a preparare la valigia, dovresti farlo anche tu»
Non era felice si vedeva dai suoi occhi che invece erano tristi. La guardai allontanarsi e pensai che stavamo per iniziare una terribile avventura, che da domani sarebbero iniziate veramente le ricerche. Una volta prese il volo nulla ci avrebbe potuto fermare. Andai in camera, mi misi sul letto e iniziai a piangere. Avevo terribilmente paura. Mi tremavano le gambe e mi mancava il respiro.
«Svegliatiiii Rose, subito.» Urlò Sarah strattonandomi.
Non sapevo che ora fosse ma non avevo voglia di alzarmi per cui mi girai a lato opposto mettendomi le mani sulle orecchie per non sentirla. Non ottenni molto perché Sarah si alzò dal letto per sedersi dall'altro lato.
«Rose, dobbiamo partire. Il Canada ci aspetta.» Pronunciò le parole lentamente come se volesse convincersi che stava per partire. Veramente.
«Proprio per questo motivo, lasciami dormire.» Respinsi la sua mano che stava tirando la coperta per scoprirmi.
«Fai quello che vuoi.» sbuffò seccata è si alzò dal letto uscendo dalla camera.
Era una di quelle giornate che era meglio per tutti che rimanessi a letto, sotto alle coperte. Ero arrabbiata con il mondo intero e ogni cosa, anche il minimo gesto, mi avrebbe infastidito. Mia madre, mia sorella, mio padre, mio fratello e perfino il vicino di casa che cercava di farsi gli affari suoi, odiavo. Non volevo partire, non oggi, non ora, non ero pronta per affrontare chissà che cosa. Non volevo nemmeno essere pronta. In questo momento desideravo tanto un'altra vita, fatta di semplicità, serenità, anche con difficoltà, ma di quelle che si possono risolvere. Non come la mia vita, alla ricerca di un fratello che forse non avrei mai trovato.
Vedi la luce del telefono che lampeggiava, lo presi e trovai venti chiamate di Jack e un messaggio di Myriam. Ignoro le chiamate leggendo il messaggio. "I miss you, spacca TUTTO." Mi venne da sorridere. Decisi di alzarmi, tra l'altro non avevo scelta.
Andai in cucina per fare colazione e trovai tutti seduti a tavola. Avevano un'espressione da non invidiare. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai per questa situazione davvero ridicola. Entrai nella stanza senza guardare nessuno. Misi una merendina al cioccolato sotto i denti ma, mentre masticavo sentivo una pressione su di me, qualcuno che mi fissava. Mi girai al rallentatore e i miei occhi si incontrano con quelli di Sarah. Beh, ci eravamo dette tutto.
Andai diritta sotto la doccia, con la speranza che il getto d'acqua sarebbe riuscito a rilassarmi. Ormai i miei muscoli erano tesi, anche troppo. Sfinita esco dalla doccia, mi vestì velocemente e recuperai le ultime cose per il viaggio. Non era una mattinata come tutte le altre, questo l'ho sapevo ma, c'era qualcosa di strano come se percepissi che stavo per distruggere la mia vita. Mia sorella era già pronta con le valigie ad aspettarmi vicino alla porta.
«Sono pronta» annunciai. Presi il capotto verde, lo indossai e mi avvicinai alla porta con l'enorme valigia.
Salutai mia madre con un abbraccio forte, come se fosse l'ultimo. Le diedi un bacio sulla guancia e la guardai attentamente. Mi sarebbe mancata tanto.
«Mi fai male» Sorrise, mentre mi spingeva all'indietro.
Mi stava venendo da piangere. Stavo per partire. Se mi avessero detto che un giorno avessi vissuto tutto questo, mi sarei messa a ridere. Ero terrorizzata all'idea di lasciare i miei genitori. Quando iniziammo queste ricerche prendemmo la decisione di non dirgli niente ma, andando avanti iniziò a venire fuori che forse mio fratello era vivo, per cui non potevamo tenerlo segreto. Un giorno mentre eravamo seduti a tavola per pranzare, con semplicità raccontammo nei dettagli come erano iniziate queste ricerche. Mi scusai della bugia detta a mia madre di quando mi trovò nella sua camera. Non dissero molto su quanto avevamo fatto ma sul loro viso c'era tanta sofferenza al tal punto che si vedeva molto chiaramente che era difficile portare il passato a galla.
Prendiamo i nostri bagagli e uscimmo dalla porta lasciandoci alle spalle la nostra quotidianità.
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Ti ritroverò
FanfictionRose è una ragazza di 25 anni affascinata dalla vita è innamorata perdutamente di Jack. Un ragazzo che aveva fatto di tutto per conquistarla. Vive in una piccola cittadina in Italia insieme alla sua famiglia. Rose Ha una vita semplice quasi noiosa...