Sono in macchina. Con Corbyn.
E fa caldo. Tanto caldo.Non fraintendetemi, mi sono messa una felpa, è oggi c'è il sole, e ci saranno come minimi trenta gradi.
Come ho già detto, siamo in macchina e stiamo andando a scuola, mancano 4 minuti all'inizio della lezione. Non ce la faremo mai.
《Non ce la faremo mai.》dico agitandomi sul posto.
《Calmati! E poi ce la faremo! E poi che sarà mai.》cerca di rassicurarmi, ma fallendo miseramente.
《Tu non capisci! Se un prof avvisa mia madre del mio ritardo io sono morta!》
《Vedi il lato positivo...》
《Cioè?》
《Il tuo ritardo non è mentale...》dice ridacchiando sotto i baffi.
ADESSO LO AMMAZZO! LO STRANGOLO CON LE MIE STESSE MANI!
Mi giro nella sua direzione, e giuro che se gli sguardi potessero uccidere, il suo cadavere senza vita sarebbe già sepolto sotto terra.
Corbyn si gira verso di me, con un sorrisetto compiaciuto sul volto, e vedendo la mia faccia alquanto incazzata, si mette a ridere, si rigira verso la strada, poi ancora verso di me... e ride ancora più forte?《MA SEI RITARDATO?!》gli urlo contro
《Ma non eri tu quella con il ritardo?》e dopo questa, ride ancora più forte.
Alzo la mano, la poggio sul suo braccio e inizio a stritolare la sua pelle, vorse gli ho fatto il segno, forse gli sta per uscire il sangue, sinceramente non mi interessa, l'unica cosa che mi interessa, è essere riapettata da lui, e credo che dalle smorfie di dolore che sta facendo, abbia capito.
《Scusa scusa scusa...》
Lascio il suo braccio e mi metto ad osservare il finestrino.
Ad un semaforo rosso la macchina si ferma facendomi vedere più chiaramente le immagini fuori dall'auto.
Vedo una bambina e un uomo accanto a lei, che credo sia suo padre, la bambina è arrabbiata per qualcosa, così il padre si abbassa e la abbraccia dicendole qualcosa nell'orecchio. Deve averle detto qualcosa di molto bello, perchè la bambina inizia a saltellare felice per poi riabbracciarlo.È una scena bellissima che mi fa ripensare a mio padre, chissà quante cose avremmo potuto fare insieme, ma ormai non c'è più.
Abbasso la testa, mettendomi ad osservare le mani che ho sulle gambe.
《C'è qualcosa che non va?》chiede Corbyn.
Lo osservo per poi riabbassare lo sguardo.
《No, non ti preoccupare.》dico cercando di essere il più convincente possibile.
Corbyn fà ripartire la macchina portandoci entrambi a scuola.
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Promise || C.B.
FanfictionMi avviai verso la porta qundo sentii pressione sul mio polso. Mi girai e vidi Corbyn, stava fissando il pavimento, quando alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi, vidi che aveva gli occhi rossi e lucidi, si vedeva che aveva bevuto, e non poco. Se...