La giornata a scuola procede tranquillamente.
Ho pranzato con Sophia e abbiamo parlato molto delle nostre vite, ho scoperto che ha un fratello più grande di due anni e vive solo con la madre perchè il padre è nell'esercito e viaggia molto.
Io le ho raccontato anche di mio padre, mentre glielo raccontavo stavo per iniziare a piangere, ma lei mi ha abbracciato e mi ha consolato.
Anche se la conosco da poco so che di lei mi posso fidare.
Finita la giornata esco da scuola e mi siedo ad una panchina in un parco vicino ad essa.
Prendo il telefono dalla borsa e chiamo Daniel che mi risponde dopo pochi squilli.
《Hey bella!》mi saluta.
《Hey, ieri mi sono dimenticata di chiamarti e solo oggi me ne sono ricordata.》
《Se non sbaglio mi devi dire alcune cose...》mi ricorda.
《Si... allora... ho già una amica che si chiama Sophia, è molto simpatica... poi c'è il mio vicino, si chiama Corbyn, ha la mia età, è bello, ma è la persona più odiosa che abbia mai conosciuto e continua a rompermi il cazzo.》parlo velocemente.
《Diretta la ragazza.》dice una voce dietro di me, mi giro e ovviamente vedo Corbyn, chi poteva mai essere se non lui?《Sbaglio o hai detto che sono bello? 》
《Dan? Posso richiamarti?》gli chiedo al telefono.
Senza dargli neanche il tempo di rispondere, chiudo la chiamata e mi rigiro per guardare Corbyn.
《Che cosa vuoi?》gli chiedo mentre lo vedo sedersi al posto acconto al mio.
《Non avresti dovuto chiudere la chiamata a causa mia... comunque, chi era quel Daniel? Il tuo ragazzo?》chiede.
《Che te ne importa? E anche se fosse?》
《Sai che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?》
《Lo hai appena rifatto.》mi alzo dalla panchina《Io torno a casa ciao.》lo saluto.
Lo vedo alzarsi percorrere i miei stessi passi.
Sarebbe inutile discutere sul fatto che mi stia seguendo, probabilmente è perchè facciamo la stessa strada per andare a casa.
Prendo gli auricolari che fino a poco fa si trovavano nello zaino e li attacco al telefono facendo partire la mia canzone preferita: Hooked.
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Promise || C.B.
Fiksi PenggemarMi avviai verso la porta qundo sentii pressione sul mio polso. Mi girai e vidi Corbyn, stava fissando il pavimento, quando alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi, vidi che aveva gli occhi rossi e lucidi, si vedeva che aveva bevuto, e non poco. Se...