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La giornata si è consumata velocemente e il sole ha lasciato spazio ad un tramonto invernale:
Filippo è uscito a fare due passi, mentre Einar è rimasto con sua madre, integrato in una routine quotidiana che aveva dimenticato potesse esistere. O forse nemmeno era mai esistita.
Hanno preso il caffè, parlato molto, a lungo ed Einar si è sentito felice.
Filippo, invece, ha preferito non essere di troppo e proprio per questo è uscito. Non è ancora stato presentato ufficialmente alla donna e non gli importa in quale veste sarà introdotto, se come amico o addirittura come fidanzato, ma per qualche ora ha deciso di togliersi comunque di torno e fare una passeggiata.
In realtà è rimasto nei paraggi (molto nei paraggi), seduto su una panchina, in caso Einar avesse bisogno, ma non è necessario che il cubano lo sappia.Per quanto riguarda Einar, invece, non è ancora riuscito a dire a sua madre che ha preso un appuntamento in un centro residenziale per curare l'alcolismo ed altre dipendenze: si è messo in contatto via email con la struttura la notte della rissa, mentre Filippo dormiva addosso, nel parco e lui, invece, non riusciva a smettere di pensare. Ha ricevuto pronta risposta solo qualche ora dopo: in allegato all'email, un documento dettagliato sul loro programma di disintossicazione, per un minimo di sei settimane ad un massimo di sei mesi. E lui ha detto sì, ha accettato di portare proprio domattina sua madre lì, poco fuori Brescia.
È anche un bel posto, immerso nel verde, con un grande giardino e camere di lusso, un lusso del quale sua madre non ha mai potuto bearsi. Ha fatto loro un bonifico, un cospicuo bonifico, più una donazione, il tutto mentre Filo gli dormiva accanto: averlo lì, immerso nei sogni, che ultimamente parevano essersi fatti più sereni, lo ha fatto sentire in pace con se stesso e con la decisione che ha preso alle spalle della madre.Con un'altra breve ricerca su internet, Einar si è reso conto che la sobrietà della madre dura da pochissime ore, forse dalla sera precedente, altrimenti avrebbe già iniziato a manifestare i sintomi dell'astinenza.
Non lo sa, se essere a conoscenza di ciò gli spezza il cuore o se lo fa sentire meglio all'idea che cercherà praticamente di obbligarla a ricoversarsi in quel centro.Adesso che lei si sta riposando, Einar riordina casa, spazza, lava in terra e fa il bucato. Si affaccia alla finestra per stendere i panni, un asciugamano, poi una gonna. E l'occhio gli cade sulla strada, precisamente su una panchina, proprio lì dove siede Filippo, con le gambe incrociate ed il cappuccio tirato su.
Impossibile non riconoscerlo. Nemmeno tra mille copie.
Però aggrotta la fronte, era convinto che fosse andato a fare una passeggiata, anche perché magari si stava annoiando e, d'altronde, lui stesso lo aveva trascurato per tutto il pomeriggio...
Allora prende il telefono ed apre la loro conversazione.Ein:
Che stai facendo?Fil:
Due passi per questa città sconosciuta☃️ freddissimoEin:
Guarda che ti vedo dalla finestra, cretino 🙄Filippo legge il messaggio immediatamente ed alza la testa: incontra lo sguardo di Einar, più in alto, dalla finestra. Alza le spalle con aria colpevole e tenta un sorriso.
Ein:
Quindi, che ci fai lì al freddo?Einar vede Filippo grattarsi la nuca, imbarazzato nel dare una spiegazione un po' stupidamente romantica e tenera.
Fil:
Volevo rimanere nei paraggi in caso avessi avuto bisogno di me.Ein:
❤Ora vieni su.
Dai.
Stai prendendo freddo.
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Come sopra un ring (Eiram)
Fanfiction/COMPLETA/ Circa un anno dopo la vittoria, Filippo torna a fare i conti con la vita che ha lasciato indietro. Ma questa volta non è solo. L'amore -a tratti disperato, frustrante ed impossibile- tra Einar e Filippo troverà modo di sopravvivere a tut...