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Filippo non ha chiuso occhio per tutta la notte: ci ha provato a sdraiarsi un po', ma il sonno non è arrivato. Non ha capito se è perché nei giorni precedenti ha dormito troppo o se, forse, è la mancanza di Einar.
Perché sì, poi alla fine è inutile girare tanto intorno alla sua parte romantica: non gli piace più, la notte, senza la presenza di Einar, che sia un Einar immerso in bei sogni, o un Einar in versione spina nel fianco da sopportare, che non smette un attimo di parlare.
In queste ore, quindi ne ha approfittato per scrivere qualcosa, qualche frase qua e là sul suo quadernino disordinato, quello che Einar, ordinato cronico, gli dice che è troppo incasinato e che fatica a capirci qualcosa. E che poi si scoccia e lo chiude, mettendo su il broncio.
Comunque ha buttato giù qualche rima, ha provato a spiegare a parole (pure per spiegare un po' a se stesso) il suo amore per Einar.
Quanto cazzo è diventato romantico? Dio.
Ma come fanno quelli che vivono solo di romanticismo? Ma il diabete ancora non gli è venuto?
Sorride come uno scemo, sdraiato a pancia su nel mezzo del letto, una sigaretta accesa tra le labbra, una mano sullo stomaco.
Da un po' è rimasto incastrato in un ricordo che gli fa sempre scaldare il cuore. Gli piace rifugiarcisi dentro per ore, nelle parole dette, nei gesti, nell'amore che prova, in quei profumi che può risentire, il caldo, il freddo, le paure...
Prende un lungo tiro dalla sigaretta, socchiude di nuovo gli occhi ed è pronto a viverlo un'altra volta, quasi come fosse appena accaduto.
Un sorriso spontaneo gli si disegna sulle labbra.*
"Questa settimana è stata orribile perché abbiamo discusso" confessò Filippo davanti alla telecamera che indugiava su di lui, con il ragazzo della produzione che continuava a fargli una domanda dopo l'altra.
La testa gli scoppiava, erano tre giorni che non riusciva a dormire per tutti i pensieri che sentiva dentro, che lo opprimevano: gli si erano artigliati allo stomaco, alcuni al cuore e gli stavano rendendo difficile persino respirare. Dopo settimane in cui non riusciva ad avere una conversazione più lunga di due minuti con Einar, erano riusciti ad arrivare a discutere. Avevano discusso per una stronzata, alla fine, perché avevano permesso di far mettere tra loro Emma e Carmen e la loro eterna rivalità: al serale precedente Filippo aveva visto Einar davvero incazzato, ma non aveva pensato che questo avrebbe potuto portarlo a dire che Irama vince perché è forte al televoto. E lui, quando aveva visto il filmato, aveva sentito il cuore cadere in basso, fino ai piedi, pesante in una maniera insopportabile.
Come aveva potuto Einar dire una cosa del genere?
E così, chiamandolo fratello mio, che forse un po' significava amore mio, non aveva potuto fare altro che chiedergli di non dire queste cose, che lo sapeva che lui non era così. Il tutto davanti ad una telecamera nascosta.
Era stato frustrante da morire e davvero, davvero Filippo avrebbe voluto averlo davanti e parlare con lui per risolvere questa discussione inutile, dettata da ansia e nervosismo.In quelle notti, in cui appunto non aveva dormito, aveva ascoltato una canzone dopo l'altra, seduto in giardino, sull'erba, avvolto in una coperta: si era sentito impotente e più di una volta aveva pensato di poter scappare da quella casetta -che era diventata ormai una prigione- e correre da Einar: prima per dargli un bel calcio per ciò che aveva detto e poi per baciarlo per tutta la vita.
Ma alla fine non aveva avuto il coraggio di scavalcare il muro nè di pregare qualcuno di farlo parlare con Einar.
Così si era chiuso in quel silenzio assordante, aveva allontanato Emma perché sì, era arrabbiato anche con lei ma soprattutto con se stesso per essersi permesso di farsi coinvolgere.Adesso che tornò a sorridere alla telecamera -un sorriso un po' triste-, aprì bocca.
"Comunque in bocca al lupo a mio fratello Einar" lo disse per primo perché -cazzo- aveva bisogno di vederlo e nemmeno sapeva dirsi quanto, e poi riprese ad elencare i nomi degli altri e -cazzo- di loro manco gli fregava niente.
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Come sopra un ring (Eiram)
Fanfiction/COMPLETA/ Circa un anno dopo la vittoria, Filippo torna a fare i conti con la vita che ha lasciato indietro. Ma questa volta non è solo. L'amore -a tratti disperato, frustrante ed impossibile- tra Einar e Filippo troverà modo di sopravvivere a tut...