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Filippo trema per il freddo quando arriva al quinto piano ed esce dell'ascensore: ha le dita e la punta del naso gelidi, nonostante abbia cercato di stringersi un po' di più nella giacca e si sia sfregato vigorosamente le mani, ma non ha avuto successo. Probabilmente il freddo gli è entrato dentro, fin nelle ossa e la stanchezza lo sta sfinendo del tutto: ecco perché non riesce a scaldarsi.
Attraversa, quindi, il corridoio quasi barcollando, si sente esausto a livello fisico -dato che si sta privando del sonno da troppo- ma soprattutto a livello mentale: tra lui e Lorenzo le cose sembrano essersi allineate, si sono sistemate di nuovo al proprio posto, ma è stato complicato e sfiancante affrontare la discussione. E poi si sono tenuti stretti a lungo, finendo seduti sul balcone, ancora uno tra le braccia dell'altro. Fil gli ha accarezzato la schiena finché non ha sentito il suo pianto scemare ed è rimasto premuto contro il suo corpo, cercando di non lasciare spazio al vento freddo, alle paure e ai dubbi. Ha creato una sorta di muraglia, con quell'abbraccio, e ci ha chiuso loro due dentro, provando a tappare tutti gli spifferi dai quali sarebbe potuta entrare l'insicurezza.
Quando si è calmato, Lorenzo ha alzato gli occhi rossi e gonfi verso i suoi, gli ha portato le mani sul viso e ha accennato un sorriso, un sorriso libero di tutto il peso che si stava portando dietro. E Filo gli ha dato un bacio sulla fronte, morbido e delicato, ritrovando in quello sguardo il suo Lori.Ora che sta aprendo la porta della propria stanza, le gambe quasi non gli reggono più ed è davvero, davvero stremato. Dopotutto, la fatica di questi giorni si sta facendo sentire e la mente non connette più. Ha confortato per così tanto Lorenzo che adesso avverte il bisogno di lasciarsi crollare. Sente lui, la necessità di essere confortato.
D'altronde, alla fine quel treno lo ha travolto in pieno e lui è a pezzi.Nella stanza soleggiata, Einar dorme ancora, adesso voltato su un lato, ranicchiato sotto la coperta che Fil gli ha posato sulle spalle prima di scendere in giardino per lo shooting. Si è tolto le scarpe, però, e abbandonato lì accanto c'è il telefono con il display acceso - Einar detesta quando lo schermo si spegne dopo qualche secondo, quindi ha impostato lo spegnimento dopo millenni- sulla loro conversazione e un messaggio non inviato: quando torni?, c'è scritto, ma Ein dev'essersi di nuovo addormentato prima di inviarlo.
Filippo scuote la testa divertito, poi si lascia cadere sul letto accanto a lui, cercando di non fare troppo rumore. Rimane fermo su un fianco, il capo appoggiato al braccio teso.
Si perde così, per un po', a guardare Einar che gli dorme accanto. Un angelo, non può definirlo in altro modo, soprattutto adesso che lo ha avuto indietro. Lascia scivolare il polpastrello lungo i suoi lineamenti, con delicatezza, quasi sfiorando la pelle olivastra.
Einar apre gli occhi con calma, il tocco di Filippo lo riconoscerebbe sempre, anche se fosse nel più profondo mondo dei sogni."Sei tornato" mormora, con quel sorrisone che gli si disegna a sulle labbra.
"Sì" risponde piano Fil, senza smettere di tracciare i suoi lineamenti. Sente un enorme peso schiacciarlo, una tristezza così grande che...
"Mi abbracci?" sussurra, con la voce graffiata ed un'espressione malinconica addosso. Perché sente questo bisogno di rifugiarsi tra le braccia del cubano, dopo l'immensa fatica mentale che ha fatto, per parlare, per ricordare, per raccontare la verità. Gli sembra di essere ricoperto da tagli e ferite, di averci sparso sopra un bel po' di sale, ed ora fa tutto più male, brucia tutto di più. E lui è esausto.
Einar lascia vagare gli occhi sul suo viso del suo fidanzato, riempiendosi la testa della tristezza che indossa: Fil gli sembra davvero... provato, oltre che stanco. E ha gli occhi pieni di una strana nostalgia e di ricordi dolorosi. Non sa cosa sia successo, probabilmente ha affrontato Lorenzo e hanno discusso: cos'altro, altrimenti, potrebbe sfinirlo così tanto?
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Come sopra un ring (Eiram)
Fanfiction/COMPLETA/ Circa un anno dopo la vittoria, Filippo torna a fare i conti con la vita che ha lasciato indietro. Ma questa volta non è solo. L'amore -a tratti disperato, frustrante ed impossibile- tra Einar e Filippo troverà modo di sopravvivere a tut...