I'll Find You

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THEO'S POV.
Tutto era buio, riuscivo a sentire tuttavia la presenza di due corpi accanto al mio.
Riuscivo a sentire il loro respiro e il loro cuore battere velocemente. Riuscivo a percepire il loro odore legato alla paura e alla rabbia.
Le mie mani erano legate ad una rete di ferro. Ero bagnato , immobile e senza forze.
Questo era tutto ciò che avevo notato da quando mi ero svegliato.
Non ricordavo bene cosa fosse successo, l'ultimo ricordo era quello di Maren mentre saliva verso la strada.
Almeno lei stava bene!
"Chi siete ?" Chiesi ai ragazzi al mio fianco in cerca di maggiori risposte e informazioni.
"Facciamo parte del branco di Satomi. Siamo gli unici rimasti!" Rispose una voce femminile.
"Cosa ci fate qui?" Chiesi ancora.
"Uno dei cacciatori che hanno sterminato il nostro branco ci ha catturato e adesso siamo qui." Questa volta la voce apparteneva al ragazzo.
Erano arrabbiati, riuscivo a percepire la presenza delle loro zanne e dei loro artigli. I loro veri occhi erano l'unica fonte di illuminazione nella stanza.
"Bene, bene ,bene. Vedo che vi state conoscendo meglio..." Si intromise una voce sicura.
Le sue parole furono accompagnate da un gesto automatico che accese le luci nella stanza.
Riuscivo finalmente a vedere i volti dei ragazzi al mio fianco.
"Cosa vuoi da noi!" Cominciò a urlare la biondina mostrando la sua natura .
"Credo che voi lo sappiate..." Sussurrò l'uomo con un aggeggio in mano.
Aveva il viso conosciuto e stavo per comprendere le sue intenzioni, qualcosa che non mi sarebbe affatto piaciuto .
Cercai di essere più furbo di loro. Cercai di evitare di trasformarmi, avrei mantenuto la mia identità umana sperando di convincerlo a lasciarmi andare.
Non mi accorsi nemmeno di aver perso il mio cellulare finché non lo sentii squillare sul tavolo di fianco all'uomo.
"Oh ! vediamo cosa abbiamo qui..." iniziò con un sorriso divertito.
Avrei avuto voglia di spaccargli la faccia.
"Theo, dove sei? Mi sto preoccupando a morte. Ti prego, contattami al più presto. Ho bisogno di te.La tua Maren." Scimmiottò con una voce stridula.
Non avevo mai creduto in Dio, ma ero certo che in quel momento mi stessero mantenendo tutti gli angeli del mondo pur di non perdere il controllo .
"Vedo che la tua ragazza è preoccupata. Credo che debba iniziare ad abituarsi, non ti rivedrà mai più!" Mi sussurrò avvicinandosi sempre più vicino.
Strinsi forte i denti e chiusi gli occhi.
Dovevo riuscire ad essere furbo se volevo tornare da lei.
"Io non ho paura di morire!" Intervenne per la prima volta il ragazzo.
Non riuscivano a chiudere la bocca quei due! Avrebbe ucciso tutti!
"Ah sì? Vediamo!" Rispose divertito l'uomo al mio fianco.
Finalmente utilizzò l'aggeggio che aveva tra le mani.
Una fitta scarica elettrica attraversò i nostri corpi facendoci sussultare.
Continuavano a mostrare i loro artigli non capendo che era proprio questo il motivo della nostra presenza lì.
"Cosa vuoi da..." iniziò la bionda.
Un'altra scossa.
"Non abbiamo pau..."
Un'altra scossa.
"Fate parlare me." Proposi.
"Senti io non so cosa abbiano fatto questi due ma..."
Una scossa più potente mi face trasalire.
"Io non so chi siano..."
Continuava a divertirsi quella bestia.
Mi sarei vendicato al più presto.
"Basta!!"
Ancora più forte.
Sembrò darci una piccola pausa e solo allora mi resi conto che l'elettricità stava spezzando i fili ai quali eravamo legati .
Finalmente avevo fatto mente locale di chi fosse il cacciatore che ci aveva catturato.
Adesso era arrivato il momento di giocare.
"Tutto qui ciò che sai fare?"
Lo provocai guadagnandomi occhiatacce confuse dai lupi mannari al mio fianco.
"Sai, credo di conoscerti. Ti ho visto ad Eichen House. Eri un medico. Ti hanno cacciato fuori, vero?! Qual è stato il motivo?"
Stavo cogliendo nel segno.
"Forse hanno capito che i veri pazzi lì dentro non erano i pazienti ma i medici come lei!" Lo affrontai.
Finalmente era caduto nella trappola .
Aveva ripreso a mandarci scosse elettriche.
"Tutto qui?! Solo questo sai fare?!"
Urlai racimolando tutte le forze.
Avrei dovuto resistere ancora per poco tempo.
Finalmente con un'ultima scossa, la più potente, riuscii a liberarmi e mostrai la mia vera natura. Avevo resistito fin troppo.
Inutile dire che non ebbe la meglio.
Lasciai che prendesse il mio posto alle sbarre mentre liberavo gli altri due da quella rete.
"Theo!" Sentii sussurrare dolcemente dopo un forte tonfo.
La porta si spalancò bruscamente e a fare capolino fu tutto il branco di Scott.
Maren corse ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi.
Mi lasciai trasportare dal suo abbraccio.
Aveva la testa appoggiata al mio petto. Riuscivo a sentire l'odore dei suoi capelli emanarsi nelle mie narici.
Quell'odore di vaniglia mi faceva impazzire!
"Ehi, Mar. Così mi soffochi." Le sussurrai con un sorriso.
Mi stringeva con una stretta fortissima togliendomi il respiro.
Aveva i battiti molto accelerati, segno che quella giornata aveva vissuto nell'angoscia.
"Ho temuto fino all'ultimo istante di averti perso per sempre!" Mi confessò non mollando la sua presa.
"Non preoccuparti. Sono qui con te adesso..."
La tranquillizzai mentre le accarezzavo la schiena e i capelli.
Fu Liam a rompere il silenzio che si era creato attorno a noi.
"Ehi, tutto bene Theo?" Mi chiese apprensivo.
Accennai un sì con il capo dopodiché intervenne Lydia.
"La tua ragazza sta diventando troppo testardina e ribelle. Non voglio perdere anche lei!" Sussurrò.
Maren alzò gli occhi al cielo mentre io la guardavo confusa.
Liam chiarì i miei dubbi:
"Ci ha obbligato a cercarti minacciandoci di venire da sola a farlo... non che non volessimo cercarti. Scott glielo aveva già promesso." Si giustificò facendomi sorridere.
L'attenzione di Scott si spostò finalmente alle due figure al mio fianco.
"Sei tu Scott McCall?" Chiesero in coro.
"Sì , voi chi siete?" Intervenne Scott.
"Siamo del branco di Satomi, gli unici sopravvissuti." Rivelarono.
Riuscii ad intravedere un lampo di tristezza nei suoi occhi.
"Nutriva molta ammirazione nei tuoi confronti." Affermò la ragazza bionda.
Abbandonammo tutti la stanza lasciando l'uomo al suo interno.
Fu lì che ci dividemmo.
I due ragazzi proseguirono per la loro strada , noi per la nostra.
Maren non mi staccava un attimo. Neanche quando entrammo nell'auto di Lydia.
"Ehi, si può sapere che hai?" Le chiesi cercando di non essere scortese.
Era strana. Aveva qualcosa che non andava.
"Non avrei dovuto perderti d'occhio ieri sera. Non lo farò più !"
Le Sorrisi. Non era di certo colpa sua se ero stato catturato.
Le diedi un tenero bacio.
La macchina si fermò di colpo.
Eravamo a casa di Scott.
"Cosa facciamo qui?" Chiesi confuso.
"Scott vuole fare il punto della situazione." Mi chiarì Lydia.
Acconsentii nonostante non capissi cosa voleva Scott.
"Theo, devi raccontarci tutto. Dobbiamo sapere cosa sta accadendo." Iniziò quest' ultimo.
"Non era la Monroe. Ci sono altri cacciatori in giro. Anzi, credo che non siano affatto cacciatori. Sono persone normali. Sono come spinte da qualcuno o da qualcosa. Quando quell'uomo si avvicinava a me riuscivo ad avvertire la sua paura..." riflettei.
"Theo ha ragione", Intervenne Mason, " io e Deaton abbiamo fatto alcune ricerche. Il nostro nuovo nemico agisce sulla paura delle persone. Il suo nome è Anuk-Ite".

Stole My Heart ~ Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora