Just a Dream

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MAREN'S POV.
Ero distesa sul letto di Scott con le gambe a penzoloni mentre lui e Lydia continuavano a girare a vuoto nella stanza.
"Perché continuate a muovervi così tanto?" Chiesi massaggiandomi le tempie dolenti. Ultimamente avevo dei forti mal di testa e mia mamma dava la colpa allo stress che , a mio parere , non avevo.
"Lydia vuole costringermi a non partire!" Rivelò Scott.
Sobbalzai dal letto.
Non vedeva l'ora di andare al college e adesso si tirava indietro?!
"Aspettate tutti, che cosa sta succedendo?" Chiesi intromettendomi nel loro discorso.
"Sento che sta per succedere qualcosa di brutto a Beacon Hills." Sentenziò Lydia convinta delle sue azioni.
"Lydia, le banshee prevedono le morti, non le sventure di questa città!" Esclamai cercando di non farle perdere un'opportunità come la sua.
Non era da tutti raggiungere i suoi livelli scolastici ed essere presa in una delle scuole più prestigiose in America.
"Io credo sia soltanto la preoccupazione di entrare in una scuola che non hai mai visitato prima d'ora con persone sconosciute che non hai mai visto ma che conoscerai presto, perché sei fantastica!" Rivelai .
"Ha ragione Mar, Lydia." Intervenne per la prima volta Scott.
"Volete levarmi dai piedi voi due, vero?" Chiese ironicamente facendomi spuntare un sorriso.
"Certo che no. Sei la persona a cui io sia più legata in questo luogo di matti e ti auguro il meglio, e se questo meglio si trova lontano da Beacon Hills ben venga!", l'abbracciai forte.
"E dimmi un po',..." iniziò Lydia, "vengo prima o dopo il tuo caro Theo?", finì la domanda con un sorrisetto malizioso, incorniciato da labbra color ciliegia.
Scott fece per strozzarsi richiamando la nostra attenzione.
"Beh ... direi che entrambi mi avete colpito in modi diversi.." rivelai.
"Certo, Theo ti ha colpita con gli artigli ed io con la mia borsa di Prada.", Lydia sorrideva compiaciuta della sua stessa battuta. Io e Scott la guardammo increduli.
"Okay, forse la presenza di Stiles mi sta facendo male." Affermò cambiando espressione.
Sorridemmo tutti.
"A parte gli scherzi, Lydia. Sei sicura di quello che pensi?" Chiese Scott comprensivo.
"Certo che sì. Dobbiamo convincere soltanto Malia!"
"Dubito che lo farà . Era così emozionata di partire per la Francia." Mi intromisi.
"Ha ragione. Sarà dura." Mi appoggiò Scott.
"Non importa, ci proveremo!" Propose Lydia uscendo dalla camera di Scott.
"Non vieni ?" Mi chiese quest'ultimo vedendomi indecisa sul da farsi.
"No. Ho un altro impegno. Vi raggiungo domani. Fatemi sapere la vostra decisione!"
"Non avere dubbi. Restiamo qui!" Urlò Lydia dal piano di sotto facendomi sorridere.
"A dopo allora." Mi sussurrò Scott con un piccolo bacio sulla guancia.
"A dopo."
Presi la borsa e mi incamminai verso il monolocale della mia chimera preferita.
Era a quattro passi dalla scuola , non troppo lontano da casa.
"Ce ne hai messo ad arrivare." Mi rimproverò con un sorriso Theo.
Mi buttai a peso morto sul suo divano lasciando trasparire tutta la mia stanchezza.
"Certo. Lydia ha preparato un' intera casa da portare al college!" Sussurrai.
"Oh, piccola Maren. Devi esserti stancata molto nel preparare le valige, vero ?" Mi derise il ragazzo.
"Certo. Non conosci Lydia. E non conosci nemmeno il professor Finstock che mi ha imposto di pulire l'intero campo da calcio per l'inizio di questo nuovo anno!"
"Potevi farti aiutare dal tuo alpha!" Esclamò infastidito facendomi sorridere.
"Sei geloso!" Lo accusai ridendo.
"Per niente!"
"Certo che sì!"
"No!"
"Sì!"
"No!"
"Ed io non ti credo!" Affermai con una smorfia che fu ricambiata da un'alzata di occhi al soffitto.
"E la tua giornata, invece ?", chiesi curiosa strofinando il mio naso sul suo mento sul quale era cresciuta un po' di barba.
Il monolocale era molto accogliente. I mobili erano in legno di ciliegio e delle scale portavano ad una terrazza rialzata in cui Theo aveva situato il letto. Adoravo quel luogo!
Piccoli libri sporgevano dagli scaffali del reparto letto che richiamavano i colori del pian terreno.
Le pareti erano chiare conferendo alla stanza la luminosità di cui aveva bisogno.
"Sempre lo stesso. Niente di diverso dagli altri giorni. Aspettavo te!" Sussurrò sulle mie labbra sdraiandosi accanto a me.
"Non ne sono così sicura..." sussurrai guardandolo negli occhi. Mi rapivano ancora ma avevo imparato a domarli e leggerli. La verità non poteva sfuggirmi.
"Okay.  Sono stato da Liam." Rivelò socchiudendo gli occhi.
"Perché?" chiesi perplessa.
"Voleva che lo aiutassi con alcuni compiti..." sussurrò spostando altrove il suo sguardo.
"Bugiardo!" Lo accusai puntandogli un dito contro.
"Uffa. Voleva che lo aiutassi a gestire la sua rabbia . È peggiorato da quando Hayden è partita... fai finta di non sapere nulla! Glielo avevo promesso ma tu non ti arrendi mai!" Sussurrò con un lieve respiro.
"Non credo che questa mia qualità ti dispiaccia, signor Raeken!" Gli dissi  facendogli spuntare un sorriso.
"Infatti non mi dispiace." Esclamò posandomi piccoli che dalla mascella terminarono lungo il collo. Da qui le sue labbra si congiunsero con le mie in un'armonia del tutto unica.
"Mi dica, Signorina Lawrence. Devo continuare o ci fermiamo qui?" Mi sussurrò sulle labbra mandandomi in escandescenza.
"Beh..." non trovavo le parole per rispondergli.
Poi il mio cellulare mi salvò.
Liam .
"Maaaarr... dove sei?" Mi urlò nell'orecchio mentre la chimera al mio fianco si afflosciava accanto a me delusa.
"Da Theo. Perché ?" Gli chiesi.
"Scusami, ti ho disturbato?"
"Per niente. Volevi chiedermi qualcosa?"
"Beh effettivamente sì. Siccome Scott e Hayden non frequenteranno più la nostra scuola, ti andrebbe di passare a prendermi domattina? Mason mi ha abbandonato per Corey..." mi propose.
"Certo che sì. Alle 8:45 dovrai essere pronto, altrimenti ti lascio a piedi!" Gli imposi sorridendo.
"Sì signor capitano!" Urlò nuovamente.
"Liam! Smettila di urlare!" Lo rimproverai ma finii soltanto col farlo ridere.
"A domani!" Scimmiottai prendendolo in giro.
"A domani, Mar. Grazie mille!"
Staccai il telefono mentre due piccoli occhi si fissarono nei miei.
"Dimmi... c'è qualcosa che non va?" sussurrai notando che non avevano intenzione di allontanarsi.
"Sì, in realtà. Questa città è strana e pericolosa, non mi piace saperti a scuola senza la mia presenza."
"Prima o poi doveva succedere, no?"
"Certo, dovrò abituarmi..." affermò sottovoce con un sorriso sulle labbra.
Mi abbracciò forte e appoggiò la testa nell'incavo del mio collo.
Riuscivo a sentire i suoi battiti accelerati regolarizzarsi man mano a ritmo del suo respiro, i suoi occhi si chiusero e capii che si era addormentato. Strano notare come apparisse innocente mentre dormiva.
Presi il mio trench e la borsa e lasciai quel posto senza far rumore.
Theo odiava che me ne andassi così. Insisteva affinché mi accompagnasse lui a casa. Vederlo dormire, però, mi privava di qualsiasi iniziativa di svegliarlo.
Mi avviai tra le strade di Beacon Hills. L'aria fresca di settembre aveva iniziato a farsi sentire ed io adoravo quel clima mite. La mia attenzione, però , fu interrotta dal suono di diversi spari. Corsi a vedere cosa stesse accadendo e fui sorpresa nello scoprirlo. Posai una mano sulla bocca mentre piccole lacrime abbandonavano i miei occhi. Tornai  a casa più veloce che potevo e presi il mio cellulare per comporre il suo numero.
Lydia non si sbagliava.
Qualcosa di orrendo stava accadendo a Beacon Hills!

Stole My Heart ~ Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora