Million Reasons

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~I've got a hundred million reasons to walk away... but baby, I just need one good one to stay~

"Non so cosa ci facciamo qui e chi sia questo ragazzo ma spero che tu abbia preparato la valigia che tra poco partiamo!"Queste furono le parole di mio padre

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"Non so cosa ci facciamo qui e chi sia questo ragazzo ma spero che tu abbia preparato la valigia che tra poco partiamo!"
Queste furono le parole di mio padre. Parole che rovinarono un momento tanto atteso.
"Io mi avvio. Ti aspetto fra 3 ore nel soggiorno di casa tua. Se hai altre cose da fare o persone da salutare, fallo!" Continuò mentre  due occhi continuavano a bruciare dietro di me.
"Allora non è contato nulla quello che ti ho detto?! Partirai lo stesso?!", Theo stava per scoppiare e non potevo dargli torto.
"Non ho avuto tempo di parlargli, sono stata catturata anche se questo dovresti saperlo meglio di me!" Cercai di difendermi.
"Sì, certo. Ma tuo padre sembra abbastanza convinto di ciò che fa e ^Maren resta a Beacon Hills^ non mi sembra una delle sue opzioni." Mimò tra le virgolette.
"Gli parlerò, te lo prometto. In casi estremi tornerò qui una volta al mese."
"Stai scherzando, Mar?! No, perché a me non sembra e sai, non mi piace per niente l'idea della tua partenza!"
"A te non piace mai nulla!"
"Certo, tornatene anche a Newport dal tuo caro Skye. Io sono stato soltanto uno stupido a rischiare la vita per farti tornare!"
Lasciò cadere le sue braccia lungo i fianchi, ammortizzando la sua presa su di me.
"Non tornerei mai da Skye! Non dopo che ho incontrato te! Questo lo sai bene!"
"Allora perché non rimani qui con me?!"
"Perché non si tratta solo di te! Theo, ho bisogno di stare con mio padre e i miei amici di sempre ! Almeno per un po'."
Incrociai le braccia al petto evitando il suo sguardo accusatorio.
"Quindi è questa la tua decisione? Te ne andrai?" Mi chiese alzando gli occhi al cielo incredulo.
"Non ne sono più così sicura..." confessai decidendo finalmente di affrontare una volta per tutte il suo sguardo.
Se c'era qualcosa che mi desistesse dal prendere la mia decisione era proprio lui e i suoi meravigliosi occhi azzurri.
Anche in quel momento, iniettati di rabbia , riuscivano a mantenere il loro fascino.
La rabbia li rendeva più lucidi , più facili da decifrare permettendomi di leggere le sue vere emozioni.
"Farai meglio a decidere in fretta. Fra tre ore non potrai tornare più indietro!".
Spostò lo sguardo gelido  altrove ritornando freddo e impassibile.
Sapeva quanto ci stessi male, eppure utilizzava questa sua tecnica nei momenti meno opportuni.
Gli voltai le spalle e mi incamminai verso casa mia quando con un rapido movimento mi bloccò.
"Dove vai? Lascia che ti accompagni almeno. Ho ancora io le chiavi della tua macchina!"
Mi ricordò, accompagnando le sue parole con un tintirellio di chiavi.
La macchina?! Lo avevo dimenticato!!!
"Okay..."
"Mar, aspetta!"
Liam aveva il fiato corto. Mi aveva raggiunto di corsa.
"Davvero te ne vai?" Mi chiese con occhi impenetrabili.
"Sto riflettendo ancora sul da farsi..."
"E te ne andresti così?! Senza salutarmi?!" Esclamò scettico.
"Certo che no! Passerò da tutti voi nel caso in cui decidessi di andarmene."
"Ma non lo farai..." Propose con un lampo di speranza negli occhi.
"Ci sto provando già io , biondino, senza alcun risultato." Esclamò la chimera.
"Certo che non cambio idea se continui ad urlarmi contro!" Precisai.
"Non ti sto urlando contro."
"Certo che no!"
" Dai, ragazzi. Io tolgo il disturbo ma tu, Mar, cerca di fare la scelta migliore." Si intromise il beta biondo prima di andarsene.
Mi diede un forte abbraccio, poi tolse il disturbo.
Restammo soltanto io e la chimera dagli occhi azzurri. Ci guardammo per qualche secondo poi decisi di prendere per prima la parola.
"Sarà meglio che vada."
"Okay , andiamo" Rispose Theo mettendo in moto la mia auto.
"Perché ti prendi tutta questa confidenza con la mia auto?" Chiesi scherzosa.
"Perché l'ultima volta che hai guidato tu non è finita bene. Sei sparita e non voglio altri incidenti."
Sbuffai e guardai fuori dal finestrino.
Volevo davvero tutto questo? Volevo davvero andarmene e tornare alla normalità a Newport? Abbandonare la mamma e i miei nuovi amici?
Mi abbandonai ai miei pensieri senza nemmeno rendermi conto di essermi addormentata .
"Bella addormentata, è ora di svegliarsi se non vuoi perdere la tua partenza!"
Mi svegliò Theo ironicamente.
Feci una smorfia disgustata e mi avviai verso l'ingresso di casa senza salutarlo.
"Bene , non degnarmi più della tua parola se vuoi , ma io me ne vado. Ci vediamo tra un mese, cara Maren." Esclamò Theo nervoso.
Lo lasciai andare. Entrai con cautela e per mia fortuna mio padre non era nei paraggi.
Corsi in camera mia sdraiandomi sul letto. Avevo tanta voglia di schiarirmi le idee.
Se fossi partita avrei perso Theo, e Liam, e Lydia.
Volevo davvero rompere quel rapporto già così fragile che avevo creato con il ragazzo dagli occhi azzurri?!
Avevo desiderato così tanto che tornasse e che cambiasse e adesso che c'era riuscito volevo andarmene ?!
Mi aveva confessato tutto ciò che provava per me, aveva rischiato la vita per salvare me e gli altri ed io sarei scappata?!
Volevo davvero tornare a Newport, nella noia e nelle compagnie false che mi ero creata?! In un ritorno con papà che ormai stava per crearsi una nuova vita ?!
Tutto d'un tratto l'idea di tornare a casa non suonava più così avvincente e convincente come avevo creduto. Sarà stata la paura o la confusione ad avermi fatto credere che avrei fatto meglio a svanire da quel posto magico che ormai non mi faceva più paura. Ormai mi sentivo a casa.
Mi sentivo a casa quando camminavo nei boschi nell'aria fresca della sera , o a scuola con Liam, o quando uscivo con Lydia e Scott. Ma soprattutto , mi sentivo a casa quando due occhi azzurri continuavano a cercare i miei che si perdevano in quell'oceano infinito che sembrava attirarmi con una forza sovrumana.
Avevo preso la mia decisione ormai.
Scesi le scale e mi tremavano le gambe all'idea di lasciare mio padre di nuovo ma ormai anche lui aveva deciso di avere un figlio dalla sua compagna, mamma invece restava sola. Era lei che più di tutti aveva bisogno di me .
Lei e mio padre erano in cucina a parlare di cosa fosse meglio per me. Interruppi la loro discussione con la mia presenza alla porta.
"Piccola, sei pronta ?" Sussurrò mio padre.
Giocherellai con una ciocca di capelli e mi decisi a parlare.
"Papà, in realtà avrei bisogno di parlarti.."
Non servivano parole. Con un solo sguardo mio padre aveva capito tutto, ed io riuscivo a leggere la comprensione sul suo volto.
Gli parlai dei miei sentimenti, di ciò che provavo e che non potevo abbandonare in quel momento, di come quel luogo mi avesse sconvolto la vita.
Riuscivo a leggere la gioia negli occhi di mia madre , ma cercava di nasconderlo a mio padre.
Mio padre accettò la mia decisione.
Lo vidi andare via, per una seconda volta, ed ebbi le lacrime agli occhi.
"Vieni a trovarmi presto, piccola, ci conto!" Urlò mio padre prima di salire nella sua auto.
Sorrisi e acconsentii con il capo.
"Finalmente hai preso la tua decisione, la decisione migliore direi. Sapevo che prima o poi avresti ascoltato il tuo cuore."
Mia madre mi accarezzava i capelli in modo affettuoso e finalmente ci lasciammo andare in un abbraccio.
"Sì, mamma . Credo che finalmente io abbia preso la decisione migliore." Sussurrai tra i suoi capelli.
Salii le scale e ritornai nella mia camera. Stavolta con il mio notebook tra le mani.
Avevo voglia di scrivere , di dar sfogo alle mie emozioni finché, però , la finestra si aprì bruscamente e una figura possente spuntò dinanzi a me con le mani sui fianchi.
"Senti , Mar. Non so cosa tu ti sia messa in testa ma non ti permetterò di andartene. Già ti ho perso una volta ma stavolta non lo permetterò..." iniziò la chimera dagli occhi azzurri.
"Theo..." sussurrai.
"No , Mar. Non provare a raggirarmi. Ho bisogno di te. Tu non te ne andrai. Non so se ricordi ma avevamo un discorso in sospeso noi due e intendo finirlo. Non te la svignerai un'altra volta..."
"Theo!" Urlai cercando di attirare la sua attenzione.
"Mio padre è partito." Continuai con più calma.
"Come sarebbe a dire è partito?! E tu che fai?!"
"Io resto..." rivelai sorridendogli.
Sembrò sorpreso e perplesso, poi , però, i suoi occhi si illuminarono.
"Non potevo andarmene. Io ti amo , Theo, non me ne sarei andata senza dirtelo e mi dispiace se non ti ho risposto quella..." non riuscii a finire la frase. Le sue labbra si unirono con forza alle mie dando vita ad una poesia mai designata.
Riuscivo a sentir battere il mio cuore senza un freno mentre le sue mani percorrevano il mio corpo in modo dolce e passionale.
"Diventa mia, Mar. Permettimi di essere l'uomo più felice della terra." Mi sussurrò continuando a guardarmi negli occhi. Gli sorrisi energicamente per poi continuare il nostro bacio senza più fermarci.
Ci lasciammo andare al nostro amore incastrando le nostre anime in un solo corpo.
"Ti amo, Mar. Non dimenticarlo mai!" Mi sussurrò.
Eccola . La mia unica ragione. Perché avrei avuto mille motivi per andarmene ma a me bastava solo questo per restare.

Stole My Heart ~ Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora