Don't be normal

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Passarono alcuni giorni e mi svegliai nel panico più totale quando mi resi conto che non avevo ancora cominciato la mia ricerca di biologia e mancavano soltanto due giorni alla consegna del progetto

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Passarono alcuni giorni e mi svegliai nel panico più totale quando mi resi conto che non avevo ancora cominciato la mia ricerca di biologia e mancavano soltanto due giorni alla consegna del progetto .
Scott mi accompagnò a scuola come consuetudine.
"Come stai?" Mi chiese.
"Bene". Rispondevo a monosillabi da quella notte.
"Mar, non so a cosa pensi ma credimi, fidati di me. "
"Ci conosciamo da poco, come potrei fidarmi di te?"
"Però ti fidi di Theo"
"Non mi fido di Theo! Però sembra che qui sia l'unico intento a darmi qualche spiegazione."
"Maren , non ti farei mai del male."
Mi prese la mano e dal suo sguardo sembrava sincero.
"Ti fiderai di noi,credimi" continuò, "adesso goditi soltanto il tuo soggiorno a Beacon Hills ".
Risi , era una battuta di pessimo gusto. Entrai nel corridoio e mi scontrai con Lydia .
"Ciao Maren, come va?"
"Male, devo ancora iniziare la ricerca di biologia e dopodomani devo consegnarla"
Finsi un broncio.
"Nulla è impossibile e tu mi sembri un tipo troppo in gamba per perdersi in questi piccoli dettagli. Che saranno mai due giorni quando possiedi una grande mente ."
Sorrisi.
"Una mente come la tua? Mi hanno detto che sei la migliore dell' intero istituto." , Stiles mi aveva parlato molto di Lydia.
"Forse hanno ragione , la curiosità mi spinge alla conoscenza. Dovresti venire a casa mia in questi giorni, che ne dici? Magari domani."
Sorrise ed io ero entusiasta.
"Certo , spero di non recare disturbo."
"Che dici?! Forza andiamo in classe!" .
Cercai di avviarmi in classe quando una mano mi trattenne il braccio.
"Dove vai ? Devi ancora parlare con me."
Il sorrisetto di Theo cominciava a darmi su i nervi.
Salutai Lydia e dedicai la mia attenzione a Theo.
"Dimmi." Risposi sbuffando.
"Hai da fare oggi ?"
"Sì, devo terminare urgentemente una ricerca sul bosco di Beacon Hills e non ho tempo da perdere, soprattutto con te. Non mi fido di chi mi nasconde le cose."
"Ho una proposta interessante da farti allora."
Il suo sorriso ,accompagnato dal luccichio dei suoi occhi azzurri , mi diede un sussulto allo stomaco.
Decisi di tenergli testa.
"Sentiamo ,cosa hai da propormi ?"
"Tu passerai il pomeriggio con me e ti porterò in un posto che sicuramente ti piacerà ed io ti aiuto con la tua ricerca di biologia."
Chiusi gli occhi per la disperazione. Di sicuro conosceva i punti deboli di ognuno.
"Neanche morta, non ho la certezza né che mi piacerà il luogo in cui mi porterai né che una volta tornati mi aiuterai ."
Il suo sorriso si trasformò in una forte risata.
"Fidati di me, Maren . "
"Theo, mi stai ripetendo le stesse parole di Scott di questa mattina. Sai , pensandoci credo di potermi fidare di lui più che di te."
Il sorriso di Theo sparì e la sua mascella cominciava a dare segni di rabbia . Gli occhi diventarono di un azzurro intenso ed io sorrisi soddisfatta della sua reazione.
"Molto bene, vai da lui allora."
Stavolta fui io a ridere .
"Ci vediamo alle 17 fuori casa mia, non fare tardi."
Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia. Sembrò addolcirsi.
Mi posi molte domande su Theo ma volevo diverse conferme prima di parlagliene.
Le lezioni passarono velocemente e tornai alle 15 a casa molto entusiasta. Sarei uscita e avrei ottenuto un aiuto per la ricerca.
Alle 16 iniziai a prepararmi. Indossai un semplice abito nero corto con le maniche a tre quarti e degli stivaletti neri con una giacca di jeans . Lasciai i miei capelli lisci e sciolti .
Alle 17 precise vidi una macchina fermarsi davanti al cancello. Scesi le scale sorridendo.
"Si può sapere chi è quel bel ragazzo fermato qui fuori? "
Strizzai gli occhi, mia madre mi aveva colto in flagrante.
"Nessuno, soltanto un compagno di scuola che mi aiuta con una ricerca ."
"Carino il tuo compagno di scuola ."
Mia madre mi fece l'occhiolino ed io arrossii violentemente.
"Sicura che non vuoi farlo entrare?"
"Certo , sarà per un altro giorno, oggi abbiamo da fare! A dopo mamma."
"Ciao tesoro , fa attenzione."
Uscii fuori al cancello. Theo era sceso dalla macchina e mi scrutava sorridendomi.
"Ciao piccola, andiamo?"
"Piccola? " chiesi stranita .
"Forza sali in macchina."
Sorrisi e mi lasciai trasportare dalle sue parole.
Mi portò al luna park . Strano , non sembrava da lui.
"Forza seguimi, devo farti vedere una cosa. L'orario è perfetto !"
Mi portò sulla ruota panoramica e chiese di fermarci in alto. Iniziai a sentire brividi di freddo lungo il corpo.
"Sicuro di non volermi uccidere?"
Rise di gusto.
"Certo che si , in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri."
Sorrisi, "eccooo, allora hai pensato ad uccidermi!"
Lo punzecchiai e lui sorrise, stavolta senza malizia quasi dolcemente.
Salimmo nella nostra cabina e come richiesto si fermò in cima alla ruota .
Restai senza fiato . Il tramonto fungeva da sfondo perfetto alla città che iniziava a splendere di luci. Il bosco era pieno di colori vivi . Sembrava uno spettacolo.
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto."
"Non ho detto che mi piace."
Lo guardai sorridendogli e lui mi accarezzò il volto.
"Non c'è bisogno che tu parli. Lo riesco a vedere dai tuoi occhi e lo ascolto dal sussulto che il tuo cuore fa ogni volta che osservi qualcosa che ti piace. Avviene anche quando ti sorrido ."
Arrossii violentemente, nessuno si era mai accorto di questo particolare. Mi coprii il volto. Theo mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
"Non c'è bisogno che ti copri, hai un certo fascino quando arrossisci."
Distolsi lo sguardo .
"Come fai a sentire il battito del mio cuore? "
"Lo percepisco e basta, non lo sento davvero."
Vidi di nuovo un luccichio giallo nei suoi occhi. Mi stava mentendo ma non volevo cercare più spiegazioni. Avrei dato tempo al tempo, le risposte sarebbero arrivate da sole.
Scendemmo dalla ruota senza proferir parola. Una volta scesi i miei occhi si illuminarono.
"Theo , Theo, dobbiamo prenderlo ti prego."
Finse di essere scocciato e con un sorriso si avvicinò alla macchina per lo zucchero filato. Ne presi uno con lo zucchero dal colore azzurro , il mio colore preferito e ci avviammo in macchina.
"Allora come sta andando la serata?"
Mi chiese Theo.
"Male, non ho più voglia di iniziare la ricerca."
Misi il broncio e Theo rise.
"Ti farò cambiare idea, te lo assicuro."
Ci addentrammo nel bosco e faceva più freddo del solito .
Mi strofinai le braccia per fami calore ma nulla .
"Vuoi la mia giacca ?"
Feci no con la testa .
"Cosa vuoi sapere di preciso su questa foresta?"
Mi chiese Theo.
"Io mi occupo della parte tecnica , da te vorrei sapere qualcosa di più interessante, curiosità, leggende ..."
Gli occhi di Theo si illuminarono.
"Hai scelto la persona giusta. Sai questa foresta si crede sia magica."
"E tu ci credi ."
"Le leggende posseggono sempre uno sfondo di verità , devi solo distinguere il vero dal falso. Qui si dice si trovi il Nemeton, le radici di un albero speciale che attira il soprannaturale. È difficile trovarlo , potrebbe riuscirci una banshee che io ne sappia. "
"Cos'è una banshee?"
"È una creatura il cui inconscio la spinge verso delitti o sovrannaturale. In realtà però sono molto più potenti di tutto ciò , possono fare cose incredibili se solo lo sapessero . La loro forza è nelle loro urla , capaci di farti sanguinare le orecchie."
"Interessante " sorrisi.
"Esisterebbero molte altre creature in questa foresta ma credo che per stasera sia abbastanza.
Di nuovo il giallo nei suoi occhi.
"Perché i tuoi occhi sono gialli?"
"Deve essere la luce di qualche lampione , nessuno possiede gli occhi gialli."
Mi guardò sicuro.
"Perfetto , adesso sono stanca . Mi piacerebbe se ce ne andassimo di qui."
Theo mi accompagnò fino a casa e mi diede un piccolo bacio sulla guancia salutandomi. "A domani allora "
"A domani"
Sorrisi e lui ricambiò pensieroso.
Tornai nella mia camera e presi il computer.
-creature sovrannaturali- cercai .
Mi uscirono tantissime specie di creature . Kanima, lupi mannari, banshee, oni... decisi di soffermarmi soprattutto sui lupi mannari e sussultai quando lessi che durante la trasformazione i loro occhi cambiavano colore in base al grado di appartenenza al branco.
Chiusi il portatile e mi appoggiai sul letto.
Quella sera mi addormentai pensando a cosa mi nascondessero gli occhi azzurri di Theo .
Pensandoci Avevano lo stesso colore dello zucchero filato mangiato quel pomeriggio .

Stole My Heart ~ Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora