Always In My Head

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"Siete impazziti tutti, per caso?!"
Scott era più furioso che mai e non potevo non capirlo. Avevamo combinato un grosso guaio e ne eravamo consapevoli.
Liam continuava a chiedermi scusa ma la colpa era di tutti, non solo sua.
"Avete messo tutta Beacon Hills nei guai! Ve ne rendete conto almeno?" Continuò e fu a quel punto che intervenni.
"Scott , ti sbagli. Beacon Hills era già nei guai . Man mano si sarebbero mostrati a tutti. Ormai Beacon Hills è stata scelta! Non si arrenderanno finché non resterà nessuno qui. Ti abbiamo facilitato soltanto le cose . Almeno non combatti con il vuoto!!"
Sentii degli applausi dietro di me. Sorrisi quando scrutai Scott fulminare Liam con uno sguardo.
"Okay la smetto." Si scusò quest' ultimo.
"Almeno Gwen è in salvo?" Chiese L' alpha preoccupato.
"Per adesso sì, purtroppo non possiamo sapere quanto ci vorrà finché ci prendano tutti. Non sappiamo nemmeno quanti ne siano." riflettei sconsolata.
"Io eviterò che chiunque di voi venga catturato. E nel caso in cui vi prendessero rischierei la mia vita per salvarvi!" . Tipico di Scott.
Lo guardai preoccupata. Non avrei mai permesso che perdesse la vita, Soprattutto a causa mia .
"Scott, tutti noi lotteremo affinché Beacon Hills non diventi una città fantasma. Lo farò finché non sarò trasportato nell'altra dimensione insieme al resto della città. Siamo un branco ,Scott!" Liam guardò negli occhi il suo alpha . Il loro legame indissolubile si mostrava attraverso la devozione che dimostravano l'un l'altro.
"Hai ragione , Liam. Non dobbiamo permettere più a nessuno di separarci. Dobbiamo sempre esserci e superare tutti questi momenti difficili. Insieme. Solo così possiamo vincere."
Sapevo già a cosa si riferisse Scott. Theo aveva separato il branco rendendolo più debole. Una volta tornati insieme erano riusciti a sconfiggere la bestia. Avevano bisogno l'uno dell'altro. Insieme erano forti. Insieme erano unici.
"Scusami se me la sono presa tanto. Ero abbastanza preoccupato ed ho esagerato, non dovevo alzare la voce." Si scusò Scott con me.
"No, hai avuto le tue ragioni. Non preoccuparti. Volevo fare un favore a Liam e non ho badato a tutte le conseguenze necessarie e probabili. Avrei dovuto prestare maggiore attenzione."
"Mar, non pensiamoci più. Oggi è San Valentino e ti avevo promesso una giornata in piena normalità. Perciò adesso ti accompagno a casa, ti prepari e ci godiamo il nostro bellissimo e normalissimo appuntamento. Ci saranno soltanto Scott e Maren. Niente sovrannaturale, niente cavalieri fantasma ."
Gli sorrisi carica di energia. Non vedevo l'ora. Gli diedi un energico bacio sulle labbra al quale rispose con un sorriso.
"E questo a cosa è dovuto ?" Mi chiese Scott felice riferendosi al bacio.
"Al tuo essere unico!" Risposi sincera.
Come risposta ricevetti un altro dolce bacio.
"Liam , vuoi che ti accompagni?" , Chiesi urlando al piccolo beta che si trovava ormai fuori.
"Vado con Mason. Grazie lo stesso , Mar."
Mi sorrise e si avviò con il suo amico e Corey .
"Si fida molto di te. Ti ammira molto." mi fece notare Scott al mio fianco riferendosi a Liam.
"Anche io mi fido di lui. Gli voglio bene." risposi sinceramente.
Passeggiammo per il piccolo tratto di strada che separava le nostre abitazioni.
"Ci vediamo tra poco , Mar. Non vedo l'ora!"
"Anche io , Scott. Non vuoi accennarmi nulla ?" Gli Chiesi curiosa.
Come risposta mi sorrise, segno che non mi avrebbe rivelato nulla . Misi un finto broncio che svanì con un bacio .
"Vengo a prenderti alle 19!"
"Perfetto!!"
Ero felice. Eppure un piccolo vuoto si faceva strada dentro di me, come una premonizione. Sentivo che qualcosa nella mia vita stesse per cambiare. Sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe sconvolto quel piccolo periodo di stabilità. Era soltanto una sensazione, però.
Mi avviai nella mia camera. Approfittai della mia solitudine in casa e misi della buona musica mentre sfruttavo il mio tempo a disposizione per qualcosa di creativo . Presi penna e foglio e iniziai a scrivere delle piccole frasi, frammenti di sentimenti ed emozioni che davano sfogo al mio mondo .
Non tolsi la musica neanche quando iniziai a prepararmi . Erano le 18:00. Feci un rilassante bagno caldo e lavai i miei lunghi capelli. Piastrai questi ultimi rendendoli lisci, lunghi e morbidi. Mi truccai in modo semplice . Eye-liner e rossetto matto color rosa antico.
Indossai un semplice abito bianco svasato con delle scarpe dal tacco a spillo dorate. Presi una borsetta dello stesso colore delle scarpe e scesi le scale. Fui bloccata sulla soglia della porta da una figura femminile.
"Dove vai preparata così ?"
"Non sto bene ?" Chiesi ansiosa a mia madre.
"Mar, sei uno schianto. Ma... quale sarebbe l'occasione?"
"Esco con Lydia!" Mentii.
"Certo ... il giorno di San Valentino."
A mia madre non si poteva nascondere nulla!
Fummo interrotte dal suono del campanello. Era Scott.
"Mamma , io vado."
"Non mi fai vedere chi è?" Chiese curiosa.
"No!".
Non feci in tempo. Mia madre fece capolino presso la finestra e vide Scott attendermi.
"Non ci credo, stai con Scott?"
Mi chiese sbalordita.
"Mamma io vado, è tardi e Scott sta aspettando!"
Corsi fuori dalla porta e corsi verso il mio Alpha che sedeva adesso  nella macchina di sua madre.
"Sei bellissima, Mar.", leggevo ammirazione nei suoi occhi. Gli sorrisi e gli diedi un bacio.
Anche lui non era male.
Indossava una camicia bianca e i jeans scuri. Era semplice e perfetto.
Durante il tragitto mi tenne per tutto il tempo la mano. Il suo tocco creava mille vibrazioni sulla mia pelle. Non potevo negare che con lui stessi benissimo.
Mi portò in un piccolo locale sulla spiaggia.
Mangiammo del pesce fritto pieno di limone.
Ero in Paradiso!
Scott sorrise di gusto quando mi vide mangiare con tutto l'amore del mondo.
"Mi fa piacere vedere che ti piaccia ma non era questo il posto in cui volevo portarti!"
"Ah no?! E qual è?" Chiesi entusiasta.
"Chiudi gli occhi. Ti ci porterò io."
Sentivo il tocco delle sue mani davanti i miei occhi e lungo il mio braccio.
Mi portò nella sua auto e cominciò a guidare.
"Non sbirciare, mi raccomando!" Mi impose sorridendo.
"Non preoccuparti, non guardo!".
Ero curiosa, troppo!
Quando sentii la sua auto arrestarsi l'adrenalina si fece strada dentro di me.
Scott venne ad aprire lo sportello e mi aiutò a scendere.
"Non aprire gli occhi finché non conto fino a tre." Mi indicò tenendomi i fianchi.
"Uno... due... tre."
Aprii gli occhi. Miriadi di fuochi d'artificio si fecero strada nel cielo , dinanzi a noi.
Eravamo su un ponte e quello spettacolo era straordinario.
"C'è una tradizione da rispettare, però ..." mi rivelò Scott. Lo guardai stranita.
"Sarebbe..."
"Il bacio sotto i fuochi d'artificio, non lo sai?"
"Ehm... no. Lo hai inventato tu?"
"Okay si , mi hai sgamato, l'ho inventata io." Scoppiai a ridere poi , però ,il mio sorriso svanì.
Scott si avvicinò sempre di più finché le nostre labbra si sfiorarono fino a comporre una dolce e intensa melodia. Mi persi nel sapore dei suoi baci dolci e vivi. Scott riusciva a trasportarti in un'altra dimensione. Una dimensione in cui debolezza e paura non esistevano.
Era forte , era intenso, era inspiegabile.
Mi abbracciò forte sotto la luce di miriadi di fuochi. Di tanto in tanto mi dava un piccolo bacio tra i capelli.
Scott stava sconvolgendo tutte le mie carte in tavola , tutte le mie emozioni , tutte le mie convinzioni.
Le sorprese , però , non erano finite.
Era mezzanotte quando decidemmo di tornare a casa.
La bellissima serata era giunta al termine.
Scott mi accompagnò fino alla porta di casa .
"Non sarei potuto stare meglio con te stasera, Mar."
"Neanche io . Credimi, non puoi capire quanto tu stia diventando speciale per me, Scott."
"E tu non puoi capire L' effetto che mi fai, Mar!"
Mi diede un lungo e intenso bacio.
"Buonanotte ,Mar"
"Notte , Scott."
Estrassi le chiavi dalla borsa e aprii la porta di casa. Mia madre stava già dormendo. Era tutto spento. Salii in camera mia e avvertii un freddo inaspettato . Fu allora che mi accorsi di aver lasciato la finestra aperta.
Non era l'unica cosa fuori posto quella sera.
Un piccolo girasole giaceva inaspettato sul mio letto. Il mio cuore perse mille battiti per poi riprendere a battere come un tamburo.
C'era un piccolo bigliettino al suo fianco. Corsi a prenderlo.
La scritta al suo interno fu il colpo finale. Avevo le lacrime agli occhi.
~Non dimenticarmi. Ricordati che ti amo, Mar. Ti amo.~
Erano le ultime parole che Theo mi aveva sussurrato prima di sparire quella sera.
Amarezza e confusione si fecero strada dentro di me .
Com'era possibile una cosa del genere ?
Passai una mano tra i capelli e sprofondai nel mio letto mentre piccole lacrime si facevano strada lungo il mio volto .
La realtà era che lui fosse sempre nella mia testa, non lo avevo mi dimenticato.

Stole My Heart ~ Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora