capitolo 17

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Sento tirarmi i capelli e decido di aprire gli occhi:pessima scelta perché le tende delle finestre sono aperte e il sole punta verso la mia povera faccia e subito li richiudo borbottando cose a caso.

Dopo poco decido di svegliarmi e trovo Alaska intenta a mordermi e tirarmi i capelli.

"Ora dovrai anche lavarli!"

Dice la mia mente e sbuffo rumorosamente,d'un tratto noto Dylan correre come un fulmine con addosso solo un asciugamano legato in vita che per poco non gli cade,<MA CHE FAI DYLAN!>grido e lui passando si ferma e si appoggia allo stipite della mia porta.

<O mio Dio Taylor!Sembri un mostro!Non ti rimane tanto tempo dato che sono le sette e le lezioni inizieranno tra poco>dice con nonchalance e io mi pietrifico,<COSAAA!Oh cazzo!>sbraito e mi fiondo in bagno chiudendomi dentro mentre sento Dylan ridacchiare dietro di me.

<Non ce la farò mai!>piagnucolo tra me e me e sbatto la testa al muro del bagno tre o quattro volte per poi iniziare a lavarmi velocemente.

Scendo in cucina e per poco non cado dalle scale,come ogni mattina,mi sono preparata e ci ho messo si e no dieci minuti quindi secondo i miei calcoli...DEVO MUOVERMI!

Vado velocemente in cucina dove trovo mamma intenta a fare i pancake ma io afferro una mela e mentre mi reco verso la porta mamma mi si para davanti,<Madre dovrei andare a scuola mi restano solo cinque minuti e non ce la faccio...fammi passare!> esclamò seccata e innervosita,non voglio arrivare in ritardo all'ora di musica.

Lei mi osserva con uno sguardo preoccupato e poi si gira verso l'orologio e scoppia a ridere,<Ma cosa dici Taylor!Sono solo le sei e mezzo!> dice tra una risata e l'altra e quando mi volto per osservare l'orologio,mi rendo conto di essere stata presa in giro da Dylan,<Io lo ammazzo!> sussurro tra me e me e corro verso la camera di Dylan e noto che è chiusa a chiave così inizio a tirare calci e pugni fortissimi ma non odo nessuna risposta da quel babbuino che mi ritrovo come fratello.

<TI CONVIENE APRIRE LURIDO STRONZO!>grido e sento Dylan ridere di gusto e inizio ad innervosirmi tanto da temere che esca del fumo dalle mie orecchie.

<DYLAN APRI O BUTTO GIÙ LA PORTA,E FIDATI CHE LO FACCIO!> grido e lui subito la apre e mi osserva con un sorriso da prendere a schiaffi,gli afferro la maglia e lo sbatto contro il muro mentre il mio sguardo glaciale osserva il suo preoccupato,<E dai che ti ho solo fatto uno scherzo!> dice giustificandosi e deglutisce rumorosamente,io lo fisso furiosa e lo spingo dinuovo contro il muro,questa volta con più forza.

<Dylan io potevo ancora dormire,TI RENDI CONTO?!>ribatto alzando la voce e lo sbatto un'ultima volta contro la parete,poi lo lascio ed esco da camera sua sbattendo furiosamente la porta.

Sono davvero arrabbiata con lui,che senso aveva farmi questo scherzo del cazzo?!

Vado in camera mia e mi butto sul letto,metto le cuffiette alle orecchie e ascolto la musica.

Sento un clacson e mi affaccio dalla finestra e noto Dennis in macchina che mi sorride e subito tutta la furia si placa e mi fiondo giù,saluto mamma e vado verso Dennis.

<Che ci fai qui?>chiedo dopo essermi accucciolata sul sedile accanto a lui,<Uhm...sono venuto a prenderti,oggi non mi va proprio di andare a scuola...che ne dici se andiamo al mare?>chiede sorridendo nervosamente e io in un primo momento ci penso ma poi annuisco e ci dirigiamo verso il mare.

Nel tragitto,decido di accendere lo stereo e trasmettono 'Jackie Chan' e inizio a canticchiarla mentre Dennis batte a ritmo le dita sul volante.
È davvero bellissimo anche di profilo,sembra che lo abbiamo disegnato gli dei:capelli arruffati,occhiali neri sul naso ben delineato e labbra carnose socchiuse.

STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora