Mi alzo alle 10 e decido di chiamare Camy perché ho intenzione di raccontarle ciò che mi è successo ieri. Afferro il cellulare e dopo aver digitato il suo numero la chiamo, pronta per parlarle.
<Ehy Taylor!> esclama Camila, <Ciao Camy, vorresti uscire stamattina solo tu ed io?> chiedo.<Ehm... Sei diventata lesbica o cosa?> chiede ridacchiando, <Ehm... No, è solo che devo dirti una cosa importante. Puoi?> chiedo, <Ehm... No, non posso... Dimmela ora> afferma.
<In poche parole, ieri ho litigato con Alex e uno dei ragazzi che hanno picchiato mi ha chiesto di uscire ed io ho accettato quindi ora ci dovrei andare... Cosa cazzo faccio?> chiedo disperata, <Non fare cazzate! Ovvio che ci andrai! È pur sempre un ragazzo, e immagino anche carino se fa parte di quel gruppo> esclama e sorrido, <Va bene... Grazie mille> dico, <Di nulla!>. <Non dirlo a nessuno Camy... Mi fido di te> ammetto e lei mi assicura che terrà la bocca chiusa e chiudo la chiamata.
Vado in bagno e decido di uscire da sola per schiarirmi un po' le idee, mi faccio una doccia veloce e dopo essermi preparata esco per farmi un giro...
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<Sono a casa> strillo giù di morale e lascio cadere lo zaino dalla mia spalla al pavimento e subito mia madre si accorge del mio stato da zombie. <Cos'hai?> chiede ma la ignoro e vado in camera mia abbandonandomi sul letto con la faccia immersa nel morbido cuscino rosa chiaro e lascio uscire un gridolino frustrato dalle labbra.
<Non ignorarmi Taylor> dice lei, avendomi seguita. <Lasciami stare> mugugno con la faccia spiccicata sul cuscino, <Taylor dimmi cosa hai!> sbotta venendosi a sedere accanto a me. Le riservo uno sguardo omicida ma non molla, mi alzo mettendomi a sedere e decido di raccontarle tutto.
<Sto con Alex, ieri ci hanno cacciato dal ballo a causa di una rissa che coinvolgeva i ragazzi del nostro gruppo e dei ragazzi coglioni il quale uno di questi mi ha invitata ad uscire e se lo scopre Alex sono cazzi sia per me e sia per il povero ragazzo in più ieri sera abbiamo anche litigato, contenta ora?> chiedo e lei spalanca gli occhi. <Cosa?! E non mi hai detto nulla!> ,<Mamma...> dico disperata e lei mi sorride.
<Tranquilla, andrà tutto bene... Fai quello che ti senti di fare e non commettere cose di cui te ne potresti pentire eh!> mi ricorda e annuisco mentre esce per poi tornare a pensare con la faccia immersa nel cuscino...
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Sono le 7 in punto e sono difronte all'orologio fissandolo profondamente.
'Ci vado o non ci vado?' questa è la domanda che mi martella la mente e alla fine decido di andarci. Metto le scarpe e mi reco al parchetto poco distante da casa mia...
Arrivo e do un'occhiata veloce a tutto il luogo senza vedere però il ragazzo, sbuffo e mentre faccio retromarcia per tornare a casa una voce mi ferma. <Taylor!> grida e appena mi giro vedo il ragazzo salutarmi con la mano alzata e un sorriso a trentadue denti gli incornicia il volto...
Indossa un semplice jeans nero strappato a vita bassa e una maglietta bianca semplice larga, il tutto accompagnato da dei capelli arruffati e biondi/castani.
<Ciao> dico sorridendo una volta averlo raggiunto. <Ehy> risponde sorridente per poi incamminarci per quella piazzetta di quel parco, <Dove andiamo?> chiedo curiosa guardando a terra, <Sorpresa> afferma felice il ragazzo vedendomi, <Odio le sorprese> ammetto alzando lo sguardo verso di lui, <Be' fattela piacere> dice per poi continuare a camminare l'uno vicino all'altra fino ad arrivare ad una piccola pizzeria.
<Tha-Dha!> esclama divertito il ragazzo, <Wow!> affermo felice ed entriamo andandoci a sedere al tavolo più isolato dagli altri e una cameriera piuttosto giovane viene a prendere gli ordini e subito punta gli occhi sul ragazzo seduto difronte a me. <Prendi gli ordini o...?> dico abbastanza infastidita procurando una risata da parte del ragazzo, <Ehm... Si> risponde imbarazzata la cameriera che prende gli ordini e va dietro il bancone.
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STAY WITH ME
Romance(COMPLETO) A volte, una sola decisione può stravolgerti l'intera vita ed è questo il caso di Taylor Johnson, una ragazza di diciassette anni, costretta a dover seguire la sua famiglia dall'altra parte del continente americano. Fredda e distaccata, n...