STAY WITH ME

capitolo 53

New York.
Città in cui mi sento libera.
La città in cui sono nata e cresciuta.
Città in cui sono ora e starò per sempre.

Scendo dal taxi che mi ha accompagnata nella mia vecchia casa e appena entro, sento l'odore di essa e subito mi vengono in mente i bei momenti passati in compagnia della mia famiglia.
Salgo di sopra e inizio a siatemare le mie cose nella camera dei miei genitori dato che è la più grande e di conseguenza la più comoda.

Ha le pareti bianche pulitissime e bianchissime che fanno luce naturale, al centro della camera poggiato al muro c'è il letto a due piazze e molto spazioso, ai lati del letto ci sono due comodini e molti altri mobili intorno alla stanza illuminata da una finestra che si affaccia sulla stada del mio quartiere molto affollato e sulla casa di Jess che molto presto andrò a trovare.

Ripongo le mie robe nel grande armadio scuro e le scarpe nella scarpiera, i trucchi nel bagno e  cappotti all'ingresso di casa, ad un appendino in legno scuro.

Mi faccio un giro nelle varie camere e devo dire che è davvero brutto tutto questo silenzio... Chissà se mamma o papà avranno trovato la lettera, chissà se sono in pensiero per me...
Il cellulare squilla e subito rispondo vedendo che si tratta di Josh, l'unico che c'è in questo periodo di merda. Porto il cellulare all'orecchio e rispondo.

<Ehy Josh> dico felice mentre passeggio per la silenziosa casa. <Ehy Taylor... Sei arrivata?> chiede preoccupato per me, <Si si. Mi sono anche sistemata nella mia vecchia casa> ammetto e lui ridacchia un po' triste. <Cos'hai Josh?> chiedo ormai stanca del fatto che sia sempre così stano con me, <Niente. È solo che mi manchi e credo che sia lo stesso anche per tutti gli altri> dice e sbuffo stendendomi sul divano di pelle nera.

<Josh che manco a te, ci credo. Ma se dici che manco a tutti gli altri non ci credo> ammetto e lui sbuffa. <Ci ho parlato... Con tutti> afferma. <E... Cosa dovrebbe importarmi?> chiedo e lui ridacchia, <Abbiamo parlato di te, scema> dice e lo sento sorridere.

<Ah... Be', cosa ti hanno detto?> chiedo molto curiosa, <Ora ti importa, eh?> chiede lui mentre ridacchia ed annuisco, <Abbiamo parlato del perché tu non esci più o non provi a contattare nessuno>ammette e io mi rattristo, <E tu non gli avrai mica detto che io sono partita, no?> chiedo mentre l'ansia sale. <No! Certo che no> dice e lascio un sospiro di sollievo, <Ma non sarà sempre un segreto Taylor... Si verrà a sapere e anche i tuoi lo sanno, hanno letto sicuramente la lettera e saranno in pensiero per te> ammette e devo ammettere che ha ragione.

<Cosa dovrei fare? Dire loro che sono qui così verranno a cercarmi?> chiedo, <Be', mi sembra il minimo che tu possa fare> afferma e sbuffo. <Okay... Stasera li chiamo. Grazie ancora Josh... Per tutto e sappi che se vorrai venire a trovarmi puoi farlo> dico, <Sempre se i tuoi vogliono> aggiungo e lui ridacchia. <Certo Taylor> afferma e chiudo per poi andare sulla galleria e vedere qualche foto...

Foto di me in compagnia dei miei amici scorrono davanti i miei occhi lucidi... sorrisi, smorfie, risate... Tutto su delle foto.
Continuo a scorrere il mio dito tremante sullo schermo fino ad arrivare ad una foto mia e di Alex... Stavamo ancora insieme, la foto ritrae me e lui sul mio letto. Lui dorme, io no... Ha un viso sereno, felice ed io ho rovinato tutto... Le lacrime scorrono mentre il mio cuore si sgretola sempre di più.

Il campanello suona distraendo i miei pensieri, vado ad aprire e noto che sono Jess, Austin e Lucas. Mi vedono con sorpresa nei loro sguardi e appena elaborano il tutto mi abbracciano fortissimo.

****

<Hai litigato con Alex?!> chiede Jess ancora stordita da ciò che ho racconto ai miei amici. <Si... E non solo con lui ma con tutti> ricordo e lei si fa triste, <Mi dispiace Taylor> sussurra Austin mentre mi abbraccia. <Fa nulla...> dico ma non fa nulla anzi, mi distrugge questa situazione. <Lo sanno i tuoi?> chiede Lucas e faccio di ''No'' con la testa, <Devi dirlo Taylor> dice poi e io annuisco. <Vado a preparare dei popcorn così vediamo un film e dopo avviso i miei> affermo e mi reco in cucina...