capitolo 63

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E così arrivò il giorno tanto atteso da tutti. Tanto atteso sin dal primo giorno dell'ultimo anno di liceo. Questo è il giorno che, tutti noi studenti, aspettiamo con ansia e furore per poi poterci finalmente imbarcare sulla nave del futuro, che cambierà tutto il nostro essere. Si aspettano le vacanze estive, già alle porte. Finalmente è arrivata l'ultima occasione per non pensare, per annullare tutto, per darci dentro sul serio, per fare progetti. L'ultima occasione per amare te stesso, o fingere di essere qualcun'altro. Finalmente è arrivata l'ultima occasione per prendere decisioni serie, o anche stupide e giocarsi tutto...

La voce di mia madre che mi richiama, mi fa distrarre dai miei pensieri. Sono già pronta e, quando mi guardo allo specchio, non sembro più io. La ragazza permalosa e lunatica, in un abito elaborato ed un trucco perfetto, non sembra più lei.

Mia madre ha insistito molto sul vestito che indosso. Ha un corpetto stretto che si apre a campana fin a sopra il ginocchio, il tutto può essere anche carino, se non fosse per il colore: azzurro pastello. Odio questo colore, mi fa sembrare una bambina di due anni.

I capelli, sistemati con cura da mia madre, sono raccolti in una treccia che si attorciglia sulla nuca, lasciando due ciocche libere ricadenti sul viso e devo dire che mi sta anche bene questa pettinatura. Indosso delle scarpe davvero scomode ma ne vale la pena dato che sono stupende. Sono semplici nere in camoscio con una zeppa alta e altrettanto nera. Fortunatamente sono chiuse sul davanti, non avrei mai indossato scarpe aperte che facessero vedere i miei piedi alla gente!

Mi ripasso un semplice rossetto rosa tenue e scendo pronta e profumata di fiori, stando attenta a non cadere. Guardo la mia famiglia messa a lucido e sorrido. Mio padre indossa un normale smoking nero con la camicia bianca. Mio fratello indossa un jeans nero, una camicia nera ed un papillon rosso che richiamano le sue AirForce1 rosse. Mia madre, invece, indossa un tubino verde smeraldo con delle scarpe verdi a punta, con un tacco abbastanza alto ed eccessivo, per me. 

I loro sorrisi splendono come stelle appena mi vedono e mia madre si sforza per non piangere. <<Sei bellissima!>> esclama mio fratello, venendo ad abbracciarmi. Mio padre è incaricato a fare delle foto in giardino ed io mi sto stufando, voglio il mio diploma!

I Wilson ci raggiungono e, appena vedo Alex, un fuoco si accende in me facendomi sorridere. Corro da lui e lo bacio mentre Hailey fa la finta offesa dopo che io l'ho ignorata. <<Mi stai trascurando!>> dice tristemente ed io sorrido baciandole la guancia.

Facciamo diverse foto per poi dirigerci, in macchina, verso la scuola popolata oggi da tutte le famiglie e gli alunni. La tensione e l'ansia si fanno sentire e, dopo aver preso posto, iniziano a chiamare i nomi degli alunni che vanno a ritirare il loro diploma con un sorriso a trentadue denti stampato in volto, consapevoli che sono liberi.

<<Johnson Taylor>> chiamano e tutti battono le mani. Cammino lungo il piccolo corridoio creato dalle sedie e salgo sul palco. Ritiro il mio diploma ricevendo anche dei complimenti da alcuni professori. Ancora non ci credo, sono libera! Libera da impegni, libera da compiti e soprattutto, libera dalla scuola!

***

Sono a casa, esausta ma felice del mio diploma. Mi stendo sul letto con addosso ancora il vestito di stamattina. Stasera andremo a mangiare in spiaggia del sushi ad asporto, così da stare insieme e passare una notte insieme ai miei amici. 

Arrivano le otto e il campanello suona, scendo ad aprire e noto che si tratta della macchina di Alex, venuto a prendermi per portarmi in spiaggia dagli altri, in compagnia di sua sorella che sorride come non mai. Lei è stata davvero felice del traguardo raggiunto dal fratello, al tempo uno strafottente della scuola. Alex è stato semplicemente perfetto, è salito su quel palco e tutti hanno iniziato ad applaudire e a fischiare. Del resto, lui è il capo della scuola... No?

Sorrido e lo bacio attirandolo a me e lui mi cinge le mani dietro la schiena, facendola scendere fino alla fine della gonna. Quando sta per salire con la sua mano verso le mie gambe, la voce stridula di Hailey si fa sentire. Alex sbuffa mentre io sono arrossita ed entriamo in macchina dove inizia una guerra tra fratelli.

Alex insulta Hailey e lei insulta il fratello. <<Basta!>> urlo e loro si zittiscono, <<Per una volta, potete fare i seri?! Ci siamo appena diplomati, cavolo! Fate i fratelli e le persone serie, per una volta sola!>> urlo ancora e loro stanno zitti, <<Non ho ancora sentito un "Si">> continuo e loro lo sussurrano in maniera impercettibile.

Arriviamo in spiaggia e scendo per prima, seguita da Alex e da sua sorella. Ci rechiamo dagli altri e iniziamo a chiacchierare e a parlare. <<Dobbiamo stabilire delle regole, ragazzi>> dice Camila e noi tutti ci accigliamo. <<Per quando saremo lontani, intendo>> continua e noi tutti capiamo sorridendole.

<<Che tipo di regole?>> chiede Zoey e Camila sorride, felice di risponderle. <<Orari per chiamarci, giorni e mesi per incontrarci. Giorni per parlare e mesi per lasciarci stare tutti>> afferma e noi tutti annuiamo. Estrae un quadernetto da cui stacca dodici fogli e li porge ad ognuno di noi insieme ad una penna.

<<Per voi quali giorni andrebbero bene?>> chiede Matt e, dopo trattative e quant'altro, decidiamo di chiamarci ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. Inoltre, decidiamo di incontrarci tutti nel mese di gennaio, giugno e dicembre ogni dodici del mese. Nelle vacanze, faremo una tutti insieme ed una, ovvero quella dell'anno successivo, per conto nostro.
L'idea di Camila è stata davvero bellissima!

Mangiamo fino a scoppiare e, dopo aver montato i sacchi a pelo, ognuno è libero di fare quello che vuole. Alex ed io andiamo dove c'è un piccolo gazebo bianco. Ci sediamo e, dopo poco, Alex mi porge una scatoletta blu. <<Spero che ti piaccia>> sussurra baciandomi dietro l'orecchio, facendomi rabbrividire. La apro e noto un anello argentato con un diamantino al centro, i miei occhi si accendono e lo guardo con ammirazione. Mi giro verso Alex e lo bacio in modo passionale e feroce per una come me.

Lui si stende sotto di me ed io continuo a baciarlo con foga e passione. Le sue mani si dirigono sotto il mio vestito mentre le mie verso la cerniera dei suoi pantaloni neri. Sbottono tutto e lancio via i pantaloni, non serviranno. Lui in un rapido gesto, mi sfila delicatamente gli slip bianchi in pizzo che avevo indossato e li osserva per un po', <<Sexy>> sussurra ed io guardo le sue labbra, così gonfie, così rosse... Così perfette... Faccio ricongiungere le nostre bocche e gli tolgo la camicia, sbottonandogliela nella maniera più sensuale e calma.

La sua erezione cresce sempre di più, pulsando sotto di me. Indugio se abbassare o meno i suoi boxer neri ma lui, subito, mi fa stendere sotto di lui e si ferma per un secondo. <<Ti amo, Taylor>> sussurra con voce affannata e rauca che mi fa eccitare. <<Ti amo anche io, Alex>> dico a mia volta e lui mi bacia in modo delicato per poi approfondire il tutto. 

Abbasso i suoi boxer e lui, dopo aver infilato il preservativo, entra dentro di me. La sensazione di amore per lui, non scomparirà mai e ne sono certa. Amo questo ragazzo più di ogni altra cosa al mondo e mai avrei pensato di stare con qualcuno eccetto Thomas. Stringo la sua schiena e mi spingo verso di lui, chiedendo molto di più... Quel "di più" che Alex sa sempre darmi.

Il movimento accelera, facendomi gemere e gridare dal piacere. Le sue labbra si dirigono verso il collo succhiandolo e leccandolo. Mi eccito ancor di più e, dopo poco, vengo ormai stremata e piena. Viene anche lui e si accascia, uscendo, accanto a me. Sorridiamo mentre ansimiamo e mi stampa un ultimo bacio.

Mi rivesto mettendo solo l'intimo e chiudo gli occhi, addormentandomi accanto al ragazzo che mi fa impazzire ogni giorno di più...

STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora