capitolo 33

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<Taylor, sveglia!> grida Hailey e quando apro gli occhi la trovo sul letto intenta a saltarci sopra, poi scende e va ad aprire le finestre facendo entrare il sole che mi colpisce in pieno volto.
<Cristo Hailey tira le tende! Sto diventando cieca!> sbotto e lei chiude subito le tende per poi venirsi a sedere accanto a me. <Dobbiamo fare colazione da soli, o meglio da sole dato che tuo fratello e mio fratello dormono ancora> mi comunica ed emetto gridolini di disperazione. <E i nostri genitori?> chiedo poi, <Le mamme sono andate a fare la spesa mentre i papà sono a fare un giro> afferma poi mi tira per un braccio e mi conduce giù.

<Prepariamo i pancake, dai Tay mi sembri una vecchia di cento anni!> esclama porgendomi gli ingredienti. <Ma non mi va> mugugno mentre metto tutte le cose sulla mensola e vado a stravaccarmi sul divano, <Va bene, ho capito, li preparo io tu dormi un po' o guarda la Tv anzi, vai a svegliare Dylan e Alex> dice e preferirei morire invece di essere sua figlia o figlio.

<Sai che rompi proprio le palle?> chiedo sarcasticamente e lei sbuffa, <Muoviti> grida e scatto in piedi per poi andare verso la camera dei ragazzi e quando entro, scoppio a ridere: Alex è a terra mentre Dylan occupa tutto il letto. <Ragazzi sveglia su su!> inizio a dire battendo le mani e Alex apre gli occhi confuso, <Ma che cazzo ci faccio a terra?> mugugna e cerca di alzarsi ma non ce la fa, <Dylan anche tu muoviti> dico a mio fratello che ha aperto gli occhi ma sta tornando a dormire. <Oh mio Dio ci sono delle ragazze in costume sotto casa nostra!> esclamo andando verso la finestra e Dylan scatta subito in piedi calpestando la mano di Alex e quando realizza che è solo una presa per il culo sbuffa e scende di sotto mentre Alex continua a lamentarsi. Mi siedo accanto a lui e gli massaggio la mano dolorante, <Stanotte dormiamo insieme per forza> stabilisce e ridacchio, poi torno seria e mi avvicino a lui, <E chi ti dice che io voglia dormire con te?> chiedo anche se si sa che non vedo l'ora di dormire con lui. <Non devi essere d'accordo o in disaccordo, decido io principessa e ti ricordo che in aereo mi hai lasciato da solo quindi ecco come ti farai perdonare> afferma facendomi un occhiolino e sorrido imbarazzata, poi mi avvicino ancora di più e faccio toccare le nostre fronti.

<Vedremo Alex> sussurro e lui, facendomi mettere a cavalcioni su di lui, mi bacia dolcemente.<Ehy fidanzatini, muovetevi che i pancakes sono pronti!> grida Hailey dalla cucina e sbuffando ci dirigiamo al piano di sotto mano nella mano. <Ecco a voi: pancake con spremuta di arancia rosse!> esclama Dylan servendoci i piatti e mi acciglio, <Ehm da quando servi la colazione?> chiedo e lui alza gli occhi al cielo, <Da quando fai troppe domande?> chiede di rimando lui e sbuffo mentre porto il bicchiere alle labbra e sorseggio il buonissimo succo.

<Stasera i nostri genitori non ci sono quindi si fa quello che si vuole!> esclama Hailey e sorridiamo tutti annuendo oppure gridando e per essere solo quattro persone facciamo un casino assurdo, <Io avevo pensato di vedere un film> dice Dylan ma io guardo Alex e ci sorridiamo. <Io e Tay stasera e stanotte non ci siamo, vedete il film tu e Hailey> afferma Alex e Hailey e Dylan ci guardano insospettiti, <Alex mi raccomando, non voglio diventare zio a sedici anni> ammette mio fratello e arrossisco mentre Alex ridacchia. <Non preoccuparti> afferma lui e mi giro di scatto verso di lui furiosa, <Tu non hai capito proprio nulla! Se queste sono le tue intenzioni con me non dormi, caro piccolo pervertito!> sbotto, poi mi alzo e vado in camera chiudendo a chiave la porta.

Mi stendo sul letto e inizio a leggere 'After', sono al terzo libro e anche se li avrò letti minimo cinquecentomila volte non mi stancherò mai di leggerli.
Sento dei colpi sulla porta, poi la voce di Alex penetra all'interno della camera. <Taylor apri per favore> dice con tutta la calma del mondo ma non gli rispondo, <Taylor... Non sono queste le mie intenzioni per stanotte,per favore apri> continua alzando di poco il tono di voce ma non gli rispondo perché voglio farlo arrabbiare un po'.

<Taylor apri 'sta cazzo di porta!> sbotta e la prima fase della sua furia è iniziata, <Taylor Cristo santo, apri!> fase due. Trattengo una risatina mentre conto le varie fasi sulla mia mano, <Tayloe la sfondo e ti avviso che lo faccio!> grida tirando colpi alla porta e aggiungo la fase tre sulla mia mano. Sento un ultimo colpo alla porta e poi sento i passi di Alex allontanarsi e qualche imprecazione, ridacchio e vado ad aprire la porta notandolo diretto verso le scale.

<Chi era?> chiedo con aria sarcastica mentre mi vedo in giro e quando Alex sente queste due parole, si gira di scatto verso di me incazzato e inizia a venirmi incontro, l'ansia inizia a salire e rientro in camera andandomi a nascondere nel bagno, più specifico nella vasca.

Sento la porta chiudersi, Alex è nella mia camera e ha chiuso la porta. Il rumore della chiave all'interno della serratura si sente e mi correggo, Alex è in camera mia e ha chiuso la porta a chiave. <Cazzo!> esclamo sottovoce, poi cerco di alzarmi dalla vasca ma scivolo e cado a terra,<Dio no!> grido ma sono già di culo a terra con la tenda della vasca in testa. Alex entra veloce in bagno e appena mi vede inizia a ridere mentre io mi infurio anche se la sua risata è la cosa più bella e melodiosa che esista sulla faccia della fottuta terra. Nota che sto soffrendo e si avvicina a me per aiutarmi, mi solleva da terra mettendo un braccio sotto le mie gambe e l'altro dietro la mia schiena a mo' di sposa e mi adagia cautamente sul letto mentre si siede accanto a me.

<Senti Taylor non era mia intenzione stravolgere tutto ma sappi che non voglio scopare stanotte con te> mi comunica ed emetto un respiro di sollievo, <Tanto so che vorresti scopare con me piccola> afferma facendo l'occhiolino e spalanco gli occhi, <Ma anche no!> esclamo tirandogli una spinta al petto senza però farlo scansare nemmeno di un millimetro e sbuffo portando le braccia al petto.

<Principessa non negare l'evidenza> continua a dire e arrossisco, <Ma puoi tacere per favore?!> sbotto e lui ridacchia, <E perché?> chiede avvicinandosi a me e sento mancarmi l'aria. <Perché si, ora spostati!> continuo con il mio tono freddo ma lui non si sposta anzi, si avvicina al mio orecchio e rabbrividisco quando sento le sue morbide labbra toccarlo ed il suo caldo respiro avvolgerlo. <Sennò?> chiede per provocarmi e decido di giocare anche io a questo gioco di seduzione, lo spingo facendolo stendere sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui poi mi sporgo verso il suo orecchio e faccio scendere le mani lungo i suoi addominali. <Sennò non riuscirei a controllarmi, Alex> dico più sensuale di Jessica Rabbit e lo sento sorridere, mi allontano dal suo orecchio per poi guardarlo dritto negli occhi, sento le sue mani scendere lungo i miei fianchi e in un attimo mi ritrovo sotto di lui con gli sguardi incatenati l'uno con l'altro.

<Principessa se non riesci a trattenerti dovrò fare così sempre> afferma facendomi un occhiolino e se solo potessi mi lascerei abbandonare al suo volere perché è dannatamente sexy ma non posso, devo fargliela pagare. Porto le mie braccia dietro il suo collo e mi mordo il labbro per poi trasformare le mie labbra in un piccolo sorriso.

<Sai Alex...> inizio a dire e lui annuisce per farmi continuare, alzo la mia gamba e colpisco i suoi gioielli di famiglia facendolo accasciare dolorante accanto a me, mi alzo velocemente con la paura che mi possa bloccare e una volta scesa dal letto mi volto verso Alex e se il suo sguardo potesse incenerire io sarei già polvere ormai. <Potrai essete anche sexy e seducente ma con Taylor Johnson non si vince, bello> continuo e sculettando esco dalla camera per poi chiudere la porta alle mie spalle e correre giù.

STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora