Capitolo 27

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-Sharon-

- Non la lascerò nelle tue mani, Callaway. - Afferma Jackson con espressione severa e tono duro. Non possiamo permetterci un combattimento, soprattutto ora che Harry è ancora tra le braccia di Jackson, privo di sensi, e non sembra riprendersi, almeno per adesso. Non sappiamo neanche cosa gli sia capitato e non posso rischiare che anche Jackson si faccia male. Non voglio neanche uno scontro. Siamo in svantaggio numerico e mio cugino non riuscirà a tenere testa a tutti e tre, specialmente con me che non sono per nulla d'aiuto quando si tratta di dare pugni. Harry mi ha insegnato alcuni trucchetti per difendermi la scorsa estate, ma non posso di certo fronteggiare quei due, tantomeno userò l'elemento del fuoco contro di loro per ferirli. Anche se ci provassi solo per tenerli a distanza, Luke è una Salamandra e non gli costerebbe nulla spegnere le fiamme, lo stesso gli altri due che possono comunque indirizzarle altrove.

- Pensi davvero che la uccideremo? È vero, siamo stati noi a mandare tutti quei mostri a Ruddy Village non appena sei arrivato tu, ma c'è una ragione se li abbiamo liberati con te. Tu eri quello che doveva proteggerla con Harry, che la allenasse. Avevamo bisogno che sviluppasse i suoi poteri. - Sposto lo sguardo su di Luke mentre quest'ultimo si rivolge a Jackson ed io mi metto tra quel trio e i miei amici per difenderli. Fisso il ragazzo col cappello senza paura o timore, sebbene sia meravigliata e arrabbiata allo stesso tempo per la sua confessione. In poche parole, ha esplicitamente ammesso di essere stato colui che ha risvegliato il mio lato da Elementale, che mi ha messo perfino in pericolo più volte affinché ciò accadesse. Ora però non ho tempo per arrabbiarmi a morte con lui, anche perché prima o poi avrei cominciato a controllare comunque gli elementi data la mia essenza particolare. Ha solo anticipato i tempi. Per ora, però, voglio solo difendere Harry e Jackson da quei tre, ancora di più quando il ragazzo biondo e il moro cominciando a camminare lentamente ai nostri lati, come ad accerchiarci. Guardo il volto di Luke e non posso far a meno di pensare, e capire davvero, cosa lo abbia spinto qui: tempo fa mi disse che sono l'esempio migliore per mostrare al mondo che un mostro può convivere perfettamente con un cacciatore, un Elementale, e sono effettivamente ciò di cui ha bisogno per provarlo a tutti. Peccato che non sappia che quel "perfettamente" che usò è solo apparenza. Sono distrutta dentro. Non sono l'esempio migliore, non sono sicura neanche di controllare del tutto questa mia natura, come potrei esserlo? Ma, ovviamente, davanti agli occhi degli altri la verità è diversa.

- Perché stai facendo tutto questo? - Gli chiedo. - Sei un Cacciatore Oscuro, e conosco la vostra filosofia, ma anche se venissi con te, cosa faresti? Andremo in giro a dire alle persone normali cosa sono realmente e le convertiamo a vedere il mondo come lo vediamo noi? - Luke mi sorride in modo divertito e scuote la testa. In questo momento, se Harry fosse sveglio, mi aspetterei una battuta sui gruppi religiosi che vanno di porta in porta a cercare di convertire le altre persone.

- Certo che no, non le persone normali, almeno. Quello che ci preme ora è eliminare quelle categorie che si sono create: I Cacciatori, I Cacciatori Oscuri, Gli Indifferenti e gli Approfittatori. Tu sei una Cacciatrice, eppure guardati: sei anche una Cacciatrice Oscura, con dei resti di un Bhuta dentro. Questi gruppi sono inutili, Sharon. Perché continuare a tenerli quando alla fine siamo tutti Elementali? -

- Perché non siamo tutti uguali. – S'intromette Jackson. Gli lancio un'occhiata fugace con la coda dell'occhio per evitare di distogliere completamente la mia attenzione da quei tre. Mio cugino sta adagiando Harry a terra, il quale ha ancora la bocca schiusa e gli occhi barrati, e quando vede il ragazzo moro avvicinarsi, probabilmente per afferrare Harry, lo guarda in modo minaccioso prima di minacciarlo davvero. - Avvicinati a lui e ti ammazzo. -

- Siamo tutti uguali, facciamo solo scelte diverse! - Sbotta Luke. - Non lo capisci? Tu sei un Cacciatore, eppure entreresti nella categoria degli Oscuri perché il tuo fidanzatino lì con cui stai sempre è un dampiro. - A quelle parole sono costretta a fermare Jackson dal gettarsi contro la Salamandra, poggiandogli una mano sul petto. Lo Gnomo respira più velocemente a causa della rabbia che sta cercando di reprimere, anche se inutilmente. Il suo migliore amico è svenuto e non sembra riprendersi, Luke e i suoi amici ci hanno bloccato, creando una sorta di vicolo cieco. So perfettamente come Jackson si senta, perché mi sento impotente di far qualcosa al suo stesso modo. Anche se una via d'uscita c'è, effettivamente, ma lui non la accetterebbe mai: non mi lascerebbe sacrificare e andare con loro. - Myles Tease viene da una famiglia nella quale i suoi sono degli Indifferenti e per questo sono disprezzati da tutti gli altri Cacciatori. - Racconta mentre indica il ragazzo biondo con la ricrescita scura e gli occhiali. - Elya Draper, Cacciatore come vuoi due, ma che rientra negli Oscuri solo per l'eguaglianza che vuole raggiungere. - Questa volta la Salamandra indica l'altro ragazzo, il quale osserva in modo sprezzante ma anche felice Harry per la situazione in cui si trova. - Tutte queste categorie si sono formate per le decisioni personali della gente, egoistiche tra l'altro ma che prendiamo tutti, dato che ognuno agisce per proprio vantaggio in fin dei conti, quindi perché devono esserci? - In fin dei conti, Luke non ha tutti i torti su questo, ma sulla questione dei mostri sì. Non può semplicemente dire al mondo intero la verità. È troppo enorme da gestire e le persone, a maggior ragione coloro con una mente meno esposta al diverso, continuerebbero a rifiutarla e per questo potrebbero farsi del male nei peggiori dei casi, e non possiamo permetterlo. Non importa se vogliono che rimangano solo i mostri buoni, chi sono loro alla fine per decidere se una creatura è benevola o meno? Potrebbe esserlo in un primo momento, ma non appena minacciata, potrebbe far uscire la sua parte peggiore. E sicuramente avverrà ciò, non è un'ipotesi impossibile da prendere in considerazione. Inoltre, quale scienziato con la brama della conoscenza assoluta non comincerà a far esperimenti su di loro, a maggior ragione su di noi? È certo che vorranno capire come "funzioniamo". Non può accadere questo. Un sacco di gente normale, tra l'altro, potrebbe finire in manicomio, non riuscendo a gestire questa verità, o segregata in casa per sempre per la paura, o addirittura uccidersi per evitare di essere divorata dai mostri.

Sharon: La Pietra Di BlarneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora