"La morte sorride a tutti;
un uomo non può far altro
che sorriderle di rimando."
Marco AurelioPOV ALLIE
Osservo immobile i vetri delle finestre: lucidi ed appannati dalla pioggia sembrano riflettere la mia debole figura.
Riesco ad intravedere il lungo ciuffo bianco sulla superficie della chioma castana, la pelle candida, le labbra rosee e gli occhi lucidi.
Solo quando noto la lacrima scivolare sulla gota mi accorgo con una smorfia di quanto è infelice il mio riflesso. Sembra implorare la pioggia di smettere di cadere, o forse, ribollente di orgoglio, fissa con narcisismo la mia espressione feroce e stanca.Allontano il palmo dalla superficie bagnata, irrigidendo i gomiti e premendo le braccia sui fianchi. Avvolgo le mani sul petto, cercando di placare il battito accelerato e allontanare quella gelida sensazione che pressa il mio corpo. La percepisco sempre quando si avvicina l'ora di andare a dormire.
Avviluppa le mie membra e mi accompagna sotto le lenzuola, raffreddando il mio cuore e tirando i miei capelli. È quasi un senso di solitudine oppressante in grado di svuotare l'intero petto; gela e irrigidisce le mie dita, impedendomi di dormire.Le urla sembrano essere scemate, adesso dal pian terreno non sento giungere alcun rumore. Forse mio padre se ne è andato sbattendo la porta e mia madre è sul divano a piangere. Non posso scendere a consolarla. Mi caccerebbe via sbraitandomi contro che è tutta colpa mia se loro litigano ogni sera, colpa delle mie parole sarcastiche e della voglia di contraddire sempre tutti.
In questo momento non riesco a capire se ha ragione o meno.
Mi accovaccio contro il materasso in posizione fetale, tirando su le coperte e cercando di scacciare il freddo. Già, sono proprio io quella, la ragazza con l'intrigante sorriso e la voglia di cambiare il mondo, ora con le lacrime agli occhi e un senso di oppressione nel petto. Dove è finita l'allegra Allie in testa alle maratone scolastiche? La giovane che con le sue parole riusciva ad animare i dibattiti durante i consigli di classe e a far posticipare le verifiche da tutti i professori, dove sono volate le sue parole profonde e i maliziosi sorrisi?
Certamente non sotto quelle coperte gelide.
Mi volto dall'altra parte, cercando di non far cadere lo sguardo sui vetri bagnati e sul mio riflesso irriconoscibile.
La casa sembra deserta, se non fosse per un rumore di piatti rotti che avevo udito pochi minuti prima avrei potuto benissimo pensare di trovare due cadaveri sul pavimento della cucina la mattina seguente.
Improvvisamente i miei occhi cadono sul blocco da disegno e il carboncino gettati sotto la scrivania. Mi alzo lentamente, afferrandoli entrambi e imbrattandomi le dita.
Solo quando i tratti di un solitario albero cominciano a prendere forma sul foglio tiro un sorriso sulle labbra e la notte sembra animarsi di una dimenticata luce.SPAZIO AUTRICE
Hey bella gente!!
Benvenuti nella mia nuovissima storia heheh, vabbè il capitolo è cortino lo so, la ragazza si presenterà meglio nel prossimo non vi preoccupate però guardate un po'! Disegna! Chissà a chi assomiglia hahah (a me eh) e soprattutto chissà quanti bei ritratti farà a Robert! (non vi preoccupate spunterà nel prossimo capitolo)
Vi confido una cosa: uno dei miei più grandi sogni è fare un ritratto a Rob di persona, dirgli tipo "hey bello, spogliati e mettiti lì in posa che ti dipingo!"
Ok, basta con ste idee.
Gioite perché la mia insegnante di italiano latino e tutto sarà assente per tutta la settimana quindi avrò tempo per scrivere!
A presto
Minea
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Philosophy
FanfictionCosa spingeva la giovane Allie a sorridere al cielo? Forse era il desiderio di fare qualcosa di importante, di cambiare il mondo o era semplicemente la vena sarcastica della sua anima a mostrare il sorriso? E se un giorno Allie perdesse la capacità...