Ero un po' assonnato e stanco,non avevo per niente voglio di alzarmi dal mio comodo letto.
Le voce di mio fratello mi stava davvero infastidendo.
Jinyoung: Insomma! Alzati
Mi girai sbuffando subito.
Io: non ho voglia di alzarmi
Jinyoung: come sei pigro!Mi voltai guardandolo.
Io: mi era mancato il mio letto bello comodo
Jinyoung: alza il sedere! Possibile che non cambi mai?Uscì chiudendo la porta.
Mi misi seduto sul mio letto guardandomi attorno.
Dovevo ancora capire chi fossi. Odiavo la mattina,arrivava troppo in fretta.
Mi alzai uscendo dalla mia stanza per andare in bagno a darmi una ripulita.
Feci scorrere l'acqua ed entrai dentro iniziando ad insaponarmi il corpo. Feci lo stesso con i miei capelli e poi sciacquai tutto uscendo.
Presi un asciugamano per asciugarmi e tornai nella mia stanza.
Mi misi davanti allo specchio iniziando ad asciugare i miei capelli. Presi una camicia bianca indossandola e iniziai ad abbottonarla. Tirai su un paio di pantaloni blu scuro e sistemai i capelli.
Scesi in cucina sedendomi mentre mio fratello preparava da mangiare.
Io: hai trovato lavoro?
Aveva finito da poco l'Università.
Jinyoung: secondo te,con questo bel faccino non lo trovo?Guardai l'orologio fissando l'ora. Non so perché ma sentivo una strana sensazione di felicità.
Erano passati esattamente tre anni da quando Felix era partito. Mi mancava tanto anche se a volte lo sentivo per chiamata.
In questi tre anni erano cambiate tantissime cose. Ora andavo all'Università e i miei amici,beh,loro avevano scelto un'altra strada,diversa dalla mia.
Jinyoung: hey,sei preoccupato?
Io: mi vedi cresciuto?
Jinyoung: hai avuto una brutta cotta eh,quando avete scelto università diverse hai pianto per ore e ore
Io: eh? Di chi parli?Jinyoung scosse la testa portando a tavola quello che aveva preparato.
Il mio cellulare si illuminò.
Io: credo che sia appena atterrato
Mi alzai dalla porta.
Io: scusa Hyung ma devo correre da luiAprii la porta dell'entrata e corsi via.
Andai velocemente alla fermata del bus. Lo avrei rivisto,mi era mancato così tanto!
Aspettai l'arrivo del Bus per poi salirci sopra.
Non facevo altro che sorridere,era passato così tanto tempo che avevo paura di essermi dimenticato pure il suo viso.
Arrivai in aeroporto e presi il cellulare componendo il numero di Felix.
Mi guardai attorno cercando di vedere se ci fosse.
Pensare che qualche anno fa ero qua a salutarlo e a piangere come un bambino,e ora,quello stesso posto che mi aveva messo tanta tristezza mi stava rendendo così felice.
Io: Dai testolina bionda!
Rispose finalmente.
Felix: Hey Jisung!
Io: dove sei?
Felix: giratiMi voltai trovando un ragazzo davanti a me che stringeva la sua valigia e con l'altra mano il cellulare.
Rimasi a guardarlo per qualche secondo cercando di realizzare tutto questo
Tre anni senza di lui....
Io: Felix....
Feci scivolare la mia mano e posai il cellulare. Avanzai e lui corse subito da me abbracciandomi.Felix: Jisung! Quanto mi sei mancato
Cercavo di trattenere le lacrime,davvero era qua?
Io: Felix...
Non riuscivo a dire altro se non il suo nome.
Felix: che buon odore che fai!Iniziai a ridere,non era cambiato! Era solo un po' più alto.
Io: ti sei fatto allungare i capelli e li hai tinti di un altro colore
Felix: anche i tuoi sono allungati! Dovresti tagliarliLo guardai e scossi la testa.
Felix: ti starebbe bene il biondo,che ne dici di tingerli anche tu?
Io: Come?
Iniziai a ridere.
Felix: te li tingo io!Scossi subito la testa.
Felix: dai!
Avvicinai il mio viso al suo e lui arrossì.
Felix: cosa fai?
Io: Le tue lentiggini ci sono ancoraPresi la sua valigia e ci avviammo verso la fermata dell'autobus.
Felix: Non hai la patente?
Io: No! Preferisco gli autobusCi sedemmo aspettando.
Felix: Come ti trovi all'Università?
Io: Non male!Notai una macchina in lontananza,era quella di JinYoung.
Parcheggiò davanti a noi e abbassò il finestrino.
Jinyoung: Hey Felix! Sei cresciuto eh
Io: è il taglio che ingannaMi avvicinai al cofano aprendolo per poi metterci la valigia mentre Felix prendeva posto davanti.
Io: Sono nato un giorno prima di te! Dovrei starci ioEntrai dietro e Jinyoung mi guardava.
Jinyoung: come? Siete nati lo stesso giorno?
Io: lui un giorno dopo di me
Jinyoung: allora ti farò gli auguriFelix sorrise mentre Jinyoung guidava verso casa.
Felix: sicuri che non vi do peso? Mia mamma per ora sta ancora lavorando
Io: Hey! Non mi dai fastidio,sarà divertenteFelix: dormire insieme?
Fece un sorrisetto strano.
Io: tu dormi a terra!
Felix: hey,sono un ospite!Parcheggiò davanti casa e io scesi con Felix prendendo la valigia. Jinyoung andò a lavoro e io e il piccolo entrammo dentro casa.
Felix: non è cambiata per niente
Io: la mia stanza sì!
Felix: era infantile primaSalii le scale tenendo la valigia e Felix mi dava una mano.
Diedi un calcio alla porta della mia stanza entrando dentro.
Felix: Wow! Hai un letto matrimoniale,è così da ragazzi maturiSi guardava attorno ammirando.
Felix: Possiamo dormire insieme allora,senza essere troppo viciniMi avvicinai al mio armadio aprendo solo un'anta.
Io: Ho liberato pure l'armadio per te
Felix mi guardò scioccato,si alzò venendo verso di me abbracciandomi.Felix: Ma io ti sposo Han Jisung
Io: Hey,non esageriamo ora!
Felix: stavo solo scherzandoAprì la sua valigia iniziando a sistemare le sue cose.
Io: e questo?
Notai un peluche in mezzo ai suoi vestiti.Felix si girò notandolo.
Felix: è il peluche che ChangBin mi ha lasciato prima che partissi. Non riusciva a dormire senza e mi ha detto di tenerlo e che un giorno gliel'avrei restituito,almeno sarebbe rimasto sempre accanto a meSorrisi subito abbassandomi per prenderlo.
Io: ha un nome?
Felix: se non sbaglio Gyu
Che nome era?Felix: invece tu con Minho?
Alzai lo sguardo posandolo su di lui e poi finsi un sorriso.
Io: non lo vedo da tanto tempo sai
Felix: come?
Io: ci siamo lasciati già da parecchio ormai. Era solo una cotta adolescenziale
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Who Am I? I Am Me // MinSung #2
FanfictionContinuo di "Who Am I?" Gli anni passano e Jisung cresce e matura. Finisce le superiori e inizia una nuova vita all'Università Molte insicurezze sono sparite e finalmente sa chi è e cosa vuole. Ha sconfitto finalmente la sua paura ed è pronto ad in...