Io sono Lexa

3. Capitolo

Dopo aver finito con la consegna della coppa e del diploma firmato dai sensei io, Costia, Titus, Anya, Indra, Aden e Lincoln insieme agli altri allievi di Titus e altri miei amici universitari, ci avviammo lungo la strada dove erano parcheggiate le nostre moto. La mia moto nera e attendeva me e la mia principessa. Le porsi la giacca di pelle e il casco. Anche se prima aveva paura delle moto, insieme a me era riuscita a superarla del tutto. Da quando siamo insieme abbiamo fatto innumerevoli pazzie...
Dalla guida velocissima della mia moto al bungy jumping che Costia adorava. Una volta mi ha perfino fatto saltare da uno scoglio altissimo. Ricordo che ero piena di paura anche se non avevo la forza di ammetterlo mai. Però ci saltai perché una persona come Costia vale la pena di conquistarla ogni giorno come se fosse la prima volta.

Misi in moto e sentii le mani di Costia attorno alla mia vita. Ogni volta che mi stringeva così forte a se sentivo una grande calma e avere la possibilità di stare così vicine da sentire il battito dei nostri cuori era una sensazione fantastica.

Dopo dieci minuti arrivammo all'hotel J&J. Eravamo una trentina di persone. Tutti in jeans e giacca di pelle. Alla reception ci avrebbero dato una chiave della stanza dove avevano preparato i nostri abiti eleganti e dove potevamo cambiarci.
Costia mi teneva per mano ma la sentivo un po' agitata. Lasciai stare questa volta e mi diressi subito nella stanza dove ci aspettavano gli abiti.

- Wow...- disse Costia appena vide i due abiti poggiati sul letto. Entrambi gli abiti erano lunghi, eleganti, bellissimi. I tacchi...beh anche quelli erano pronti. Io scelsi l'abito dal colore del vino, mentre Costia scelse quello turchese.
Costia mi truccò e poi si dedicò a se stessa.
Mezz'ora dopo eravamo pronte.
Era bellissima. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.

- Sei bellissima.- mi disse arrossendo.
- Era quello che io volevo dire a te...lo sai che l'abito lungo e i tacchi non sono il mio forte...-
- Ti stanno da togliere il fiato. - disse facendomi un occhiolino che lasciava intravedere quello che ora stava pensando nella propria testa ma per queste cose ci avremo pensato più tardi.
Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio casto sulle labbra. Lei mi abbracciò e mi disse - andiamo a festeggiare Heda.-

Uscite dalla stanza entrammo nella sala ricevimenti dove ci aspettava Titus con il champagne e tutti che facevano un grande applauso. Abbassai lo sguardo e ringraziai tutti di essere venuti. - Siete bellissime - ci disse Lincoln - E tu Heda...sei una rivelazione davvero piacevole se posso notare.- Lincoln sapeva sempre come mettermi in imbarazzo. dopo un piccolissimo discorso la band più famosa di tutta la città iniziò a suonare. Avevamo cantato, ballato, bevuto,riso e alla fine ci rendemmo conto che sarebbe ora di andare ognuno a casa propria.

Tutti ci cambiammo e ci avviammo verso l'uscita quando all'uscita notai Roan con i suoi scagnozzi.
Costia mi guardò subito. Io non sapevo che fare...stavano bloccando l'uscita. Io e Titus ci avvicinammo all'uscita ma non ci lasciarono uscire.

- Bene, bene, bene...qualcuno si trova in gabbia.- disse Roan sorridendo.

- Lasciateci uscire...- gli risposi in modo calmo ma col tono di qualcuno a cui hanno davvero rotto le palle.

-No Heda...non si può...- disse facendo segno ai suoi uomini di circondarmi. Fecero uscire Titus dal cerchio con la forza.
Erano una decina di uomini e donne assetati di violenza. Mi girai attorno e vidi che Titus tratteneva Costia che voleva corrermi incontro.  Era così pallida e piangeva. Aveva paura. Aveva davvero tanta paura.
Io cercai di trovare la calma. Infondo quanto poteva essere diverso dal ring. Ne stesi due e vidi che Lincoln e Anya vennero in mio soccorso.

Avevamo quasi finito che sentii Roan dire al suo leccapiedi: - Cambio dei piani. Lexa schiverà anche un proiettile...spara all'altra ragazza...-
-Anya attenta!!!- urlai...lei si mise atterra e io sentii uno sparo. Ma non era mai stato diretto ad Anya.