25. Capitolo

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POV CLARKE

Era passata una settima da quel bacio e io non la smettevo di pensare a quelle labbra perfette che si erano unite alle mie in quel bacio pieno di armonia e passione....non riuscivo a ad addormentarmi se prima non pensavo ai suoi occhi verdi...pensavo a tutto il dolore che ha provato...a tutto quello che ha dovuto passare e che sta ancora passando...a quanto prima mi era sembrata dura come una pietra...e ora ora la vedevo come una donna davvero provata dalla vita che cercava di rimetterla a posto...mi passavano i brividi ogni volta che mi ricordavo di come si era lasciata andare con me...di come aveva pianto senza cercare di trattenersi con la testa sul mio petto...di come finalmente si era fidata dopo tanti anni... quella delicatezza che non credevo possibile da parte sua...una delicatezza che non sembrava umana...e poi quel suo fisico così perfetto e femminile da ogni lato...mi facevano impazzire. Ma dovevo contenermi. Nessuno per ora doveva sapere niente...oggi mi sarei vista di nuovo con lei...ha detto che c'erano ancora tante cose da dire perciò...mi preparai e partii verso casa sua.

Bussai alla porta.

-Ciao...- mi disse facendomi entrare con un sorriso a 32 denti. Aveva sciolto quei capelli lunghi e portava una tuta da ginnastica della Adidas. A casa era così diversa da come appariva fuori a cena o da qualche altra parte.
- Ciao...come stai?- dissi abbracciandola.
- Bene...devo parlarti di certe cose ancora.- disse tenendo le sue mani sulla mia vita e guardandomi dritto negli occhi.
- Sono venuta per questo...- Allora lei lasciò la presa e mi prese per mano. Al piano di sopra c'era una biblioteca. Era bellissima.
- Questa per me è la parte più bella della casa. Prima ci passavo ore e ore a leggere. Il mio libro preferito...- disse mostrandomi Cent'anni di solitudine di Marquez.
- Bellissimo il libro...lo adoro..- era il libro preferito di mio padre...
- Ti svelo un segreto....io scrivo...tanto...sopratutto quando sto male...aiuta molto sai...-
- Ci credo...io dipingo...-
- Davvero?-
- Si...però ultimamente ho smesso...-
- Come mai?-
- Con i turni all'ospedale non riesco a trovare il tempo necessario.-
- Ah...capisco...-
- Posso vedere che libri hai.-
- Si...tranquilla.-

POV LEXA

Era così bella...così elegante e raffinata in ogni suo gesto...mi piaceva davvero...
- Cos'è questo?- chiese all'improvviso.
- Fa vedere.- dissi avvicinandomi. Stetti in silenzio.
- Allora?-
- È il diario di Costia che sua madre aveva deciso di lasciarmi.-
-L'hai letto?-
- Certo che no...Anche se sua madre mi Aveva detto che la mia vita sarebbe stata più facile dopo averlo fatto.-
- Forse potrei aiutarti a farlo.-
- Non sono sicura di volerlo fare...-
- Non ti fidi di sua madre?-
- No...non è questo...è solo che ogni volta che lo guardo mi ricordo le parole di Costia...e non voleva che nessuno lo leggesse...-
- Ma se avesse saputo quello che poi è successo...credi che non avrebbe voluto che l'avessi tu?-
- Non ci avevo mai pensato a essere sincera...-
- Forse è meglio che me ne vada...e così puoi leggerlo da sola...-
- Non andare via.-
- Vado in soggiorno.-
- Ok...-

Rimasi sola con quel quaderno in mano. Era forse quella la chiave per andare avanti? Scusami Costia...dissi tra me e me...deglutii e aprii la prima pagina...

Costia Green

Andai avanti.

Caro diario,

Oggi ho conosciuto qualcuno...Anya...mi ha presentato sua cugina. E devo ammettere che tutto quello che mi aveva raccontato era vero. Alexandra è davvero bella e affascinante...ha maniere così eleganti ed è così gentile. Quando mi ha raccontato che suona in una rock band ho pensato che magari ad un concerto di musica classica Si sarebbe sentita a disagio ma tutt'altro...ci scommetterei che lei saprebbe trovarsi a suo agio ovunque.
Quando l'ho conosciuta la prima cosa che ho notato erano i suoi occhi verdi e delle labbra davvero bellissime. I suoi capelli erano così curati e sembravano morbidissimi. I tratti del suo volto...indimenticabili. La sua voce risuona ancora nella mia testa.
E poi l'immagine che non riesco a togliere dai miei pensieri...è mentre sento i suoi occhi addosso...non vorrei che smetta mai...mi piace mentre mi guarda. Lo so è strano...ma è qualcosa che non mi era mai successa prima d'ora. Quando mi guarda ho la sensazione che lei veda dentro di me. Forse è ridicolo. Lei per me è un'estranea...ma muoio dalla voglia di conoscerla.

Io sono LexaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora