27. Capitolo

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Ritornata a casa lasciai Amon sul divano, solamente perché non era stato qui da molto tempo. Salii in fretta le scale e decisi di farmi un bagno caldo. Riempii la vasca e andai in biblioteca a prendere il diario di Costia. Ora avevo tempo e ricordi che speravo di rivivere leggendo il suo diario.
Mi spogliai ed entrai in vasca...quanto era rilassante...

Presi in mano il diario e lo sfogliai un po'.

Amore mio,

Oggi mi hai reso così fiera di te, così fiera di avere l'onore di starti accanto. Il modo nel quale hai aiutato quel povero bambino mi ha tolto il respiro. Il modo nel quale hai reagito senza pensarci un attimo.
Lui era un completo sconosciuto ma tu non ti sei fatta nessuno scrupolo a buttarti in strada mentre una macchina gli stava venendo contro.
Sei un eroe per lui, sei un eroe per me...sono immensamente grata al cielo di avermi dato l'opportunità di far parte della tua vita.

Queste parole lette a distanza d'anni mi spiazzarono. Non mi aveva mai detto queste cose...sono felice di essere riuscita a renderla felice... il vuoto che non riuscivo a colmare riguardante tutta questa faccenda si stava riempiendo piano piano e io stavo finalmente ritrovando la calma...credevo di Non poter essere abbastanza per una ragazza speciale come lo era Costia...ma dalle sue parole sembra che ci sia riuscita.

Ho letto avanti...

Amore mio,

Non volevo litigare con te...mi dispiace, ma a volte mi fai davvero andare su tutte le furie. Ti amo, ma il tuo carattere a volte davvero difficile mi rende esausta. Litighiamo spesso ultimamente...lo so che queste litigate fanno parte della nostra relazione, ma...certe volte credo che anche tu potresti lasciare la presa...spero che col tempo capirai.
Odio urlarti contro, ma così come riesci a tirare fuori il meglio di me, purtroppo riesci anche a tirar fuori il peggio...
Forse sono io quella che deve cambiare...forse dall'inizio della nostra storia sono io quella che sta cambiando e forse sono in conflitto con me stessa...

Anche se leggere queste pagine mi dava conforto...non riuscivo a smettere di pensare alla lettera che mi hanno lasciato all'entrata di casa...mi stanno spiando forse? Clarke sarà in pericolo con me vicino? Quanto rischio uscendo con lei e altre persone a me care?
Dovevo pensare a qualcosa...ma non avevo la più pallida idea di cosa fare...
Ritornai a leggere...

Amore mio,

Sei una pazza...davvero...come faccio a saperlo? Non c'è nulla di normale e usuale in te. Nulla.
E questa teoria l'hai confermata anche oggi...sono in questa camera della quale non vuoi dirmi il prezzo e sto aspettando che tu finisca di farti la doccia...devo scrivere tutto questo perché sento che ne vale la pena...siamo partite circa 12h fa. Uscite dall'aeroporto abbiamo chiamato il taxi che ci avrebbe portate in questo meraviglioso hotel.
- Ce la fai Costia?- mi avevi chiesto mentre ci stavamo dirigendo verso la macchina.
- Non preoccuparti...ci riesco.- ti risposi. Tu eri piena di bagagli e nonostante ciò ti preoccupavi per me che portavo uno zaino e una valigia.
- Ok...tra un po' arriva.-
- Va bene...-

Ci mettemmo ad aspettare sul marciapiede. Tu mi fissavi. Era da tanto che non facevo l'amore con te...ero stressata e non avevo voglia di fare niente. Queste vacanze mi hanno salvato la vita. Mi fissavi con quei occhi verdi come due smeraldi. Misteriosi anche se sapevo tutto di te. Questo tuo sguardo...non sono riuscita a decifrarlo almeno non in quel momento.
Mi guardavi prima negli occhi...poi sentivo il tuo sguardo su tutto il mio corpo...dopo un po' sulle tue labbra si fece spazio un sorriso...e allora capii...ti mancavo...

- Cosa c'è in piano per oggi?-
Tu sei rimasta in silenzio...ti sei avvicinata a me e mi hai sussurrato all'orecchio:- Oggi ci divertiamo...- il tono della tua voce era assurdo...volevo averti subito, lì sul posto. A quelle parole mi passarono i brividi. Sapevo cosa significava per te la parola divertimento in quell'istante. E non era certo andare in spiaggia.
Entrammo nel taxi e ci sedemmo sui sedili posteriori. Fino all'hotel ci serviva circa mezz'ora. Partimmo. Il tassista alzò il volume della musica e io molto presto sentii il palmo della tua mano sulla mia coscia. Avevo subito capito cosa sarebbe successo ma avevo paura. Tu invece eri calmissima.
Mi fissavi dritto negli occhi...il mio respiro era sempre più forte. La tua mano si spostò sulla zip dei miei pantaloncini...
-Lexa...è rischioso...- dissi fermandoti.
- Sta tranquilla...l'unica cosa della quale devi preoccuparti è quella di non urlare come fai a casa.- Risi. Mi prendi sempre in giro...
Sentii la tua mano scendere sotto le mie mutandine. Il mio respiro era sempre più pesante. Ero già bagnata all'idea di te che mi tocchi mentre viaggiamo in taxi. Le tue dita iniziarono a fare movimenti circolari sulla mia intimità.

Stavo leggendo e ripercorrendo quei momenti di follia nella mia testa quando sentii dei passi al pianoterra.

Uscii dalla vasca e avvolta con un asciugamano mi sporsi sulla ringhiera delle scale per vedere chi c'era. Stetti in silenzio. Dopo un po' vidi un uomo camminare su e giù. Agganciata alla sua cintura c'era una pistola calibro 30...com'era entrato? Avevo chiuso la porta a chiave...
Mi abbassai in modo da non farmi notare da lui. Era sempre girato di spalle...era un uomo di colore, non troppo alto. Portava un paio di jeans malandati...e una maglia nera. Sulle mani ho notato che portava i guanti.
Un attimo dopo si girò di scatto e io mi nascosi dietro al muro vicino. Sussultai...la persona che frugava nel mio appartamento era Jaha. Lo sapevo che non potevo fidarmi di lui.
Aspettai nascosta dietro al muro finché non sentii la porta chiuderglisi dietro le spalle. Chiuse a chiave e se ne andò. Aveva la chiave di casa mia...quel lurido verme...mi vestii velocemente e scesi in soggiorno. Iniziai subito a cercare le cimici...e altre cose sospette. L'ho beccato...se non lo vedevo ora lasciavo ai Queen via libera per spiare me, i miei spostamenti e le persone a cui tengo.

Dopo tre ore di ricerche trovai una sola cimice...ora non mi fidavo più nemmeno di casa mia.

Io sono LexaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora