POV LEXA
- Dove mi trovo?- le chiesi quasi subito.
- Questo non mi è permesso dire...puoi camminare?-
- Non lo so...-
- Vieni ti aiuto...- mi disse.
- Non c'è bisogno di essere così gentili tanto lo so che sono prigioniera. Dov'è quel pezzo di merda?-
- Se ti riferisci all'amante di mia madre...è andato in America col primo aereo.-
- Allora noi non siamo affatto in America?!-
- Non preoccuparti...non ti succederà nulla di male qui...- disse sedendosi sul lato del mio letto e accarezzandomi i capelli.
- Da dove arriva tutto questo affetto?-
- Non è affetto...è empatia...- rispose abbassando lo sguardo.
- Anche tu sei prigioniera?-
- Diciamo che sono una principessa alla quale non viene proibito niente tranne uscire dalle mura del proprio castello.-
- Cheryl giusto?-
- Sì...-
- Tu devi aiutarmi...faranno del male a una persona che amo tantissimo e se rimango qui non potrò proteggerla.-
- Io ho le mani legate Alexandra...sono qui da molto tempo...e ti giuro che ho provato ad uscire...ma è sempre finita male...gli uomini di Roan mi hanno sempre riportata nelle segrete...e per punizione dovevo stare lì anche per settimane...sinceramente, non voglio riprovarci.-
- Perché ti ha proibito di uscire?-
-Perché ho minacciato lui e mia madre...ho detto loro che li avrei consegnati alla giustizia...sono dei criminali...lo so.-
- Dio...questa poi...ti prometto che penserò a qualcosa...-
- Non puoi farci niente... sono più forti in ogni caso...- disse con tono rassegnato.
- Forse di te...io sono una professionista nelle arti marziali...potrebbero servire.-
- Io sono bravissima con l'arco...ma ci sono telecamere ovunque e così riescono a prevedere quello che farai.-
- Wow...ok...mi serve la piantina della casa...-
- Te la procurerò appena mi sarà possibile.-
- Puoi dirmi dove siamo...almeno in che nazione mi sto trovando.-
- Norvegia...-
- Cosa???-
- Nel caso te lo stessi chiedendo...no, non siamo vicini a nessuna città.-
- Mi stai prendendo in giro vero?-
- No...-
- Mi trovo oltre oceano...-
- Sì...-
- Hai qualche telefono per caso?-
- Sì, ma le guardie e mia madre controllano ogni chiamata...perciò è inutile...-
Sospirai e cercai di alzarmi ma barcollai...lei mi afferrò per il braccio e mi aiutò ad uscire...tutto in quella casa era lussuoso. Scendemmo le scale e lei mi portò in cucina.
- Rosalie...potresti preparare qualcosa per la nostra ospite?-
- Certamente signorina Blossom.-
Mi sedetti al tavolo della cucina e presto sentii l'odore della frittata di uova e salsicce. Cheryl guardava attraverso la finestra...sembrava molto triste...ma non volevo impicciarmi...ero una completa sconosciuta. La sua bellezza era davvero notevole. Quei capelli rossi lunghissimi, avevano un non so che di magico e...quello sguardo...che nascondeva una storia difficile...forse simile alla mia...forse peggiore...ma avevo la sensazione che per lei ci fosse ancora speranza. Sembrava davvero una principessa prigioniera nel suo stesso castello.
- È bella vero?- mi chiese l'anziana Rosalie.
- Sì...è bellissima...ma è triste.-
-È normale, poverina, dopo tutto quello che ha passato tra queste mura...le hanno negato l'amore della sua vita...-
- Cosa è successo?-
- Magari un giorno te lo racconterà lei.-
- Non credo...sembrano ricordi dolorosissimi.-
- Lo sono...-
- Vorrei aiutarla...-
- Io ci ho provato, ma non ci sono riuscita...buona fortuna...l'unico antidoto sarebbe la persona che qui non potrà mai avere.-
Mangiai la mia colazione e poi mi diressi verso Cheryl.- Ti prometto che ti faccio uscire da questo posto.- lei mi guardò e sorrise tristemente.
- Vorrei tanto che ci riuscissi.-
- Non c'è niente che mi fermerà.-
- Ti faccio vedere i giardini...e il ranch.-
- Il ranch?-
- Certo...è il mio posto preferito...cavalco ogni giorno e mi esercito con l'arco.-
- Quanti cavalli avete?-
- Dieci.-
- Wow...-la nostalgia mi pervase...Costia amava i cavalli...avevo imparato a cavalcare insieme a lei...
Cheryl mi portò fuori. I giardini erano opere d'arte...avevo la sensazione di trovarmi in qualche film...
- Roan ingaggia i giardinieri migliori...fanno davvero un buon lavoro, ma vengono anche pagati per tacere.-
- Capisco...-
La casa si trovava circondata dal bosco...uno di quei boschi norvegesi senza fine. Le leggende dicono che in questi boschi si trovano ancora oggi gli elfi, i troll, le fate e le streghe. Altissimi abeti...nessuna traccia di strade o villaggi. Eravamo davvero in mezzo al nulla.
Dietro alla casa si trovava il ranch. Entrammo nelle stalle. I cavalli erano uno più bello dell'altro. Davvero magnifici. Cinque cavalli neri, cinque bianchi. Davvero adorabili. Vedendo Cheryl si erano tutti avvicinati alla ringhiera che li teneva chiusi nel proprio box.
Le volevano molto bene...era chiaro.
-Da quando sono finita qui... loro sono stati il mio unico passatempo. Posso passare giornate intere con loro. Mi capiscono e mi sono amici. Ho fatto licenziare lo stalliere. Faccio tutto io qui. Le giornate sanno essere lunghissime...e cerco di riempirle in tutti i modi...poi ti farò vedere la mia biblioteca. È davvero magnifica.-
- Questi cavalli sono fantastici...- dissi.
- Sai cavalcare?- chiese mentre i suoi occhi si stavano illuminando di gioia.
- Sì ma non sono una professionista come te.-
- Potremmo andarci uno di questi giorni.-
- Certo...- la tenuta dei Queen era davvero enorme. Sembrava come un piccolo villaggio. Era incredibile come Roan fosse riuscito a mantenerla nascosta...oppure quanto abbia pagato la gente per comprare il loro silenzio a vita.Vicino al ranch c'era una piscina. Era tutto surreale. Sembrava il paradiso in terra e invece dietro a tutto questo splendore si celava l'inferno.
POV CLARKE
Avevano preso Lexa e io ero rimasta legata a quel letto maledetto. Urlavo aiuto a squarciagola ma nessuno arrivò fino a sera. Sentii dei passi al piano di sotto. Qualcuno stava cercando Lexa.
- Aiuto!!!-urlai per l'ennesima volta.
Nella stanza entrò una ragazza. - Clarke?-
- Si sono io...tu chi sei?-
-Anya...la cugina di Lexa...dov'è lei?-
Mi chiese preoccupata mentre mi slegava.
- L'hanno portata via Anya...-
-Chi?-
- I Queen...-
- No...no no no...non è vero, dimmi che non è vero.-
- Dobbiamo chiamare la polizia.-
- No...stanno dalla parte di quel bastardo.-
- Cosa facciamo allora?-
- Cerchiamo un'altro modo per trovarla...-
- Ok.-
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Io sono Lexa
FanfictionChi è Lexa? Perché crede che l'amore sia una debolezza? Quale disgrazia le è successa? Leggete la sua storia e lo scoprirete