Era già da tre giorni che non uscivo di casa. Anya veniva a farmi compagnia. Anche se aveva le migliori intenzioni io a malapena riuscivo a dirle un paio di parole. Spesso rimavamo sedute al tavolo in cucina. Io avevo finito due bottiglie di Vodka in tre giorni. Mi trovavo in uno stato tra L'ubriaco e il sobrio. Non mangiavo niente anche se Anya mi portava il pranzo ogni giorno. Il giorno dopo ci sarebbe stato il funerale. Dovrò sicuramente dire qualcosa. Sarà difficile. E farà male.
Ogni tanto accendevo la Tv...al telegiornale la notizia della morte di Costia faceva scalpore ogni giorno.- Ragazza 18-enne uccisa con un colpo di pistola all'uscita dell'hotel a cinque stelle J&J. La scentifica e le squadre speciali stanno indagando sull'omicidio. Si stanno ancora cercando indizi per incastrare l'assassino di Costia Green. Alcune fonti ci hanno informato che Costia frequentava persone poco di buono molto violente come Lexa Trikru. Si pensa che Lexa avesse fatto parte di qualche azione criminale e che in questo modo sia venuta a contatto con le persone che hanno ucciso questa povera innocente. -
Spensi la tv. Arrabbiata e innervosita.
- Ora sarei io la criminale.- dissi tra me e me.
Il mio cellulare squillò...era il padre di Costia.
- Pronto?- risposi.
- Ciao Lexa...ho appena visto il telegiornale...mi dispiace...-
- Non si preoccupi...fa parte del lavoro dei giornalisti. Devono mantenere interessante la notizia...-
- Domani si fa il funerale...io e mia moglie abbiamo pensato di farti dire qualcosa...infondo c'è stato qualcosa di più che semplice amicizia tra te e Costia.-
- Come sta sua moglie?-
- Male...e le dispiace per come ti ha trattata l'ultima volta.-
- Non fa niente...le dica di non preoccuparsi.-
- Lo farò.-Rimanemmo in silenzio. I secondi sembravano ore. Avevo un nodo alla gola.
- Lexa...io vorrei essere forte per farti coraggio ma il punto è che mi sento come se mi avessero preso tutta l'aria per vivere tanto che riesco a malapena ad alzarmi dal letto.
Mi ero seduta sul divano ad ascoltare quello che diceva il padre di Costia.
- Era così maledettamente giovane.-Due anni fa...
La violinista ci sorrise e si avviò verso di noi. Ero in ansia...volevo davvero fare una bella impressione.
- Ciao ragazze...- ci salutò radiosa.
- Ciao...- disse Anya
- Io sono Costia!- disse porgendomi la mano.
- Io sono Lexa.- ricambiando la stretta.
- Sei la cugina di Anya non è vero?-
- Si.- bisbigliai
- mi ha parlato molto di te.-
- Davvero? -
- Certamente...- disse con sguardo incredulo.
- Beh...non credevo ci fosse tanto da raccontare...- dissi con una dose di ironia.
- Lo vedremo.- disse facendomi L'occhiolino.
- Cosa si fa?- chiesi.
- Io pensavo che voi aveste già qualche idea...- disse lei.
- In realtà io avrei fame...e sete...e tanta voglia di una cioccolata calda...- disse Anya.
- Vada per la cioccolata calda...conosco un posto molto carino...- disse Costia.Più tempo passava più mi chiedevo quanti anni avesse. Universitaria non era di certo...ero confusa. Sul palco aveva una sicurezza così grande che guardandola non riuscivo a decifrare un'età precisa. Ora...vedendola in jeans e maglietta semplice al posto del vestito da sera con lo spacco e invece dei tacchi un paio di All Star...potevo solamente dire che era sicuramente più piccola di me...
Arrivammo al posto...si chiamava Polis. Sembrava molto accogliente.
- È una pasticceria ottima...- disse Costia
- Ah si? - le chiesi
- Certo...- rispose.
- Lo vedremo. - dissi ricambiandole l'occhiolino che lei mi aveva fatto prima.Io e il padre di Costia poi ci salutammo e io mi diressi in cucina. Presi un bicchiere...e lo riempii di Jack Daniels fino all'orlo.
Anya aveva cercato di chiamarmi più volte...ma io non volevo rispondere a nessuno. Volevo stare da sola. Ma siccome ero sparita dalla faccia della terra per tutto il pomeriggio avrei dovuto immaginare che prima o poi Anya sarebbe venuta da me. A controllarmi.
- Lexa! Sei a casa ?- disse con un misto di rabbia e preoccupazione.
- S-si..- le risposi dal piano di sopra. Ero in biblioteca. La mia parte preferita della casa e leggevo i versi di Torquato Tasso....uno dei poeti preferiti di Costia. leggevo il canto di Clorinda e Tancredi e piangevo. Era vero. Per ogni singola goccia di sangue di Costia avrei pianto un mare di lacrime.- Sto arrivando.- la sentii da sotto.
Cercai di alzarmi ma l'alcol aveva fatto il suo effetto. Sentivo le gambe indolenzite e mi buttai di nuovo sulla poltrona.Un attimo dopo Anya era lì da me. Fece una smorfia...sarà stato per la puzza immagino .
- Lexa...questa è la terza bottiglia in quattro giorni...non va bene così.-
- Non ci riesco Anya. Sento un vuoto enorme. E fa male da morire....perché fa così male? Perché? Dimmelo perché hanno ucciso lei e non me eh? Perché hanno preso lei se ero io quella che volevano? Perché Costia ha dovuto pagare con la vita la mia testardaggine? -
-Lexa...io...-
- Cosa?-
- Ti capisco...- allora mi ricordai di quando Jenn era morta. Jenn era la madre di Anya.
Anya voleva andare per forza ad un concerto della sua band preferita. AC⚡️DC. Sua madre con fatica le ha dato il permesso e alle due di notte era venuta a prenderla. È iniziato un temporale fortissimo e hanno avuto un incidente. La madre di Anya era morta sul colpo. Anya aveva 15 anni. Sono passati 4 anni da allora ma la mancanza di Jenn si sentiva ancora.Abbassai lo sguardo e ci abbandonammo ad un lungo abbraccio. Sapevo che su Anya potevo contare sempre. E quando dico sempre lo penso letteralmente.
Dopo un po' mi disse: - Lo sai sarebbe saggio farsi una doccia...puzzi come se avessi dormito in stalla per due settimane.- mi scappò un sorriso. - Io sarò qui .-
Senza dire una parola andai in bagno e mi feci una doccia veloce. Poi scesi in cucina.
- Lo sai che domani c'è il funerale?-
- Si...lo so...-
- Ti proibisco di venirci ubriaca. Lo sai cosa pensava Costia dell'alcol e cose simili. L'ultima cosa che vorrebbe e che venissi a darle l'ultimo saluto mezza cosciente, puzzolente, incapace di tenerti in piedi ecc.-
- Hai ragione...ho superato il limite...a proposito...Amon dov'è? -
- Sta tranquilla che il tuo cane sta bene da noi.-
- O.k...anche se è un pastore tedesco non significa che è capace di sopravvivere da solo...-
-Non preoccuparti....lo so che è un tema delicato, ma cosa dirai domani?-
Era Vero....Non ci avevo pensato ancora...- Scriverò qualcosa stasera...lo sai che mi piace scrivere.-
- Ok....si è fatto tardi....devo andare....-
- Va bene... a domani.-
- Sarà difficile, ma puoi farcela....sei la persona più forte che io conosca.-
- Lo spero proprio.-

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Io sono Lexa
FanfictionChi è Lexa? Perché crede che l'amore sia una debolezza? Quale disgrazia le è successa? Leggete la sua storia e lo scoprirete