POV LEXA
Aveva accettato...wow...il piano stava funzionando. Ora dovevo fare colpo ancora una volta.
- Dove mi porti?-
- È un segreto...scherzo...lo vedrai...però dovresti venire con me sulla moto...-
- Ah...non lo so...non mi fido proprio delle moto.-
- Non c'è niente di cui preoccuparsi...te lo garantisco...e poi dai...tutto il giorno in ospedale...un po' d'avventura non nuoce...-
- Ok...ma solo se hai ancora un casco per me.-
- Certo.-
Le diedi il casco. Era di Costia...finora non ci avevo neanche pensato...ma adesso non potevo fare un passo indietro.
- Grazie...- disse un po' titubante. Io le sorrisi e mi sedetti sulla moto. Lei dietro di me. Il mio cuore mi stava facendo brutti scherzi. Batteva fortissimo. Le diedi anche la giacca di pelle. Anya mi aveva prestato una sua. Accesi la moto.
-Sarà meglio se ti reggi forte...-
- Cosa?-
- Ti consiglio di aggrapparti a me...se non vuoi volare...- dissi prendendola un po' in giro.
- Ah...ok...giusto..- mi scappò un sorriso perché capii quanto fosse confusa in un ambiente che era il completo opposto dell'ospedale.
- Si parte dottoressa Griffin...-
Sentii le sue mani cingermi la vita. Era una sensazione che non provavo da tempo. Per un attimo mi sentii così bene...un bene che avevo quasi dimenticato esistesse.POV CLARKE
Sono pazza. Ho deciso di salire su una moto con una completa sconosciuta...che cazzo mi stava prendendo. Da quando in qua avevo perso la mia capacità di dire no?!
Mi aveva esplicitamente detto di metterle le mani attorno alla vita e io come un babbeo l'ho fatto. Quella ragazza mi intrigava un casino. Aveva qualcosa di diverso. Morivo dalla voglia di conoscerla e avevo la sensazione che mi attirava come la calamita attira il metallo e aveva un velo di mistero...una luce nei suoi occhi mi diceva che la sua storia era stata difficile ma che faceva L'impossibile per vivere una vita felice.
Quando le cinsi la vita sentii qualcosa nello stomaco...erano farfalle? Ora come ora non saprei più dirlo, ma qualcosa sentii...ero così confusa da tutto quello che mi stava accadendo ma ero anche molto felice.
Aveva un profumo buonissimo...un profumo che mi dava calma anche se morivo di paura mentre sfrecciavamo per le strade di Washington...POV LEXA
Dieci minuti dopo arrivammo davanti al ristorante di Nyko.
- O mio Dio...ma...è uno dei migliori ristoranti a Washington!- esclamò stupefatta Clarke.
- È il mio preferito...ed è anche il ristorante di un mio caro amico.-
- Ma spenderai una fortuna.-
- Ti prego...non preoccuparti per questo.- le risposi pensando a tutti i soldi che avevo messo da parte negli ultimi anni siccome vivevo di pane e acqua.
- Ne sei sicura?-
- Fidati...- le dissi guardandola negli occhi.Entrammo e subito all'entrata c'era Nyko in vestito elegante ad aspettarci.
- Benvenute...vi stavamo aspettando.- disse prendendo le nostre giacche e portandole via.
- Seguitemi.- aggiunse.
Clarke mi guardò con sguardo insicuro e interrogativo e io la incoraggiai a seguire Nyko.
- Ecco qui, un tavolo appartato, per due.-
- Grazie Nyko.-
- Di nulla...posso proporvi un aperitivo?- disse con tono sempre molto professionale.
- Martini bianco.- disse Clarke.
- E per te Lexa? Sempre lo stesso?-
- Si.-
Nyko se ne andò e noi rimanemmo da sole.
Avevo notato che Clarke era un po' in imbarazzo. Dovevo farla sciogliere un po'.
- Allora...prima domanda...come mai hai scelto questo lavoro?- le chiesi.
- Mio padre faceva il poliziotto...da poco era entrato a far parte di una squadra speciale quando durante un'azione di cattura l'hanno ferito gravemente. I medici non erano qualificati abbastanza per salvargli la vita. Avevo diciassette anni quando è morto... penso che è da allora che ho deciso di voler diventare medico...mi sono ripromessa che non avrei mai fatto passare a nessuno quello che ho passato io....e poi è anche il mestiere di mia madre che all'epoca dell'incidente era a New York...-
- Dio...mi dispiace...dev'essere stata dura...-
- Grazie...ma sono passati anni ormai...uno si abitua all'assenza prima o poi.- quest'affermazione mi fece rendere conto di quanto Clarke fosse forte come persona...lei ha avuto almeno il coraggio di affrontare il dolore.
- Tu invece? Come mai poliziotta?-
- Io...sono stata testimone di grandi ingiustizie...che voglio ancora risolvere...è stata una necessità per me.-
- Capisco...-
Arrivò Nyko con gli aperitivi.
Due Martini bianchi.
- Allora anche a te piace il Martini?-
- È il mio preferito.-POV CLARKE
Era davvero affascinante...più parlavo con lei più mi interessava...avevo la sensazione che mi stesse dicendo tutto ma niente. Volevo di più.
- Cosa fai nel tempo libero?-
- Io?...beh...prima andavo in moto o facevo lunghe passeggiate...oppure leggevo...anni fa avevo anche una band.-
- Davvero? Wow...e ora cosa è cambiato?-
Si fermò...abbassò lo sguardo. Sulla sua fronte era calata una nube di dolore suppongo e capii che avevo fatto una domanda sbagliata. Lei fece un respiro profondo e disse: - Non c'è più la persona con la quale facevo tutto questo.-POV LEXA
Dopo quella domanda cambiai tema e il pranzo continuò in modo molto piacevole...tra tantissime risate e battute a non finire. Clarke era davvero una bellissima persona. Con una personalità piena di energia e positività.
Avevo la sensazione che Clarke potesse capirmi...ma ogni tanto sentivo il filo di quel senso di colpa che cercavo inutilmente di nascondere.-Lo sai Lexa...ho pensato molto a quello che mi hai detto...-
- A si?-
- Si...e devo ammettere che hai ragione...-
- Meno male...-
- Sul fatto che sei stata una stronza.- disse Costia ridacchiando.
- Ma scusa?! E il punto Costia ubriaca che che balla fuori ritmo con un ragazzo tutto muscoli che non vede l'ora di metterle le mani addosso?!-
- Beh...ero ubriaca per colpa tua...-
- Ok....ci rinuncio.-
- Bene...ora ti prego...promettimi che non mi dimenticherai mai.-
- Perché dovrei dimenticarti? Sarebbe impossibile...sarai sempre, sempre, sempre presente...perché sei peggio di una pulce.-
- Ma daaaai...mi stavo già preparando a un momento romantico.-
- Ah...sei davvero esigente Costia...-
- Ti volevo baciare...ora mi è passata la voglia.-
- Ah si? Ti è passata la voglia? Ora vediamo come ti è passata la voglia.- dissi abbracciandola stretta e portandola contro il muro. Lei chiuse gli occhi...io la baciai...
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Io sono Lexa
FanficChi è Lexa? Perché crede che l'amore sia una debolezza? Quale disgrazia le è successa? Leggete la sua storia e lo scoprirete