Dopo quel lunedì, i mercoledì e venerdì dopo furono identici, per lo meno.
Yoongi non entrava mai dai cancelletto ma oltrepassava la siepe facendo prendere paura al povero Hoseok persino ai suoi fiori.
Aveva promesso al ragazzo di non avvicinarsi mai e di non guardarlo, ma Yoongi all'ultima richiesta mentì dicendo che non lo avrebbe mai visto, ma da quella siepe non troppo profonda, riusciva a vedere quel ragazzo, così magro e dolce, crescere con quelle rose da lui tanto amate.
Dopo aver spaventato il povero Hoseok, che si nascondeva sempre dietro a quel muretto, lui si posizionava all'opposto, seduto per terra ad ascoltare le giornate del ragazzo.
"Scommetto che hai i capelli rossi Hoseok"
Il giovane venne pervaso da sbigottimento e venne sorpreso da quella affermazione fuori dal contesto, anche se non parlavano, sembrava fuori luogo.
"Si perché?"
"Perché sarebbe stato impossibile per una rosa come te non avere petali rossi"
E quella frase così diretta fece battere forte il cuore al ragazzo che aveva le guance abbinate ai suoi capelli.
Sentiva un calore strano quando parlava con quel ragazzo.
Lui osservava sempre tutto e tutti nel suo vicinato ma mai, questo ragazzo misterioso."Scommetto che sei vestito di nero"
La sua voce poco convinta fece venire un sorriso al ragazzo che rispose"Si perché?"
"Perché sarebbe strano un ladro vestito di rosa"
E risate su risate dei due ragazzi fece perdere il fiato quasi come un bacio rubato.
Yoongi iniziò a spostare la sabbia con le sue mani scrivendo qualcosa di cui Hoseok non sapeva ancora nulla.
Ma il rosso, sentiva quei movimenti sulla terra quasi come un terremoto interno di emozioni, e quelle dita, a parer suo, così decise, lasciavano segni anche sulla sua pelle senza nessun contatto fisico.
"Piano con quelle dita se non mi vuoi far tremare"
Iniziò per sua richiesta a scrivere in modo lento e leggero, cercando il più possibile di non disturbare l'altro, per paura di farlo scappare via.
Hoseok si rese conto solo dopo che a quel contatto leggere sul terreno era diventato forse, la cosa più eccitante in quei lunghi dieci anni.
Eppure aveva paura di perdere tutto questo è iniziò a tremare bloccandosi dopo pochi minuti sentendo vibrazioni che gli fecero venire la pelle d'oca.Aveva iniziato a muovere il suo dito indice in un disegno corcolare, usando la stessa forza e velocità il ogni angolo e questo a Hoseok piaceva.
Era l'unico modo in cui poteva sentire il contatto di una persona sul suo corpo."Ti prego Yoongi basta"
La sua voce era tremolante, sintomo di eccitazione da parte del suo corpo.Yoongi non smise del tutto, piano, rallentava il suo dito per poi appoggiarla sul suo ginocchio.
"Non pensavo ti sarebbe piaciuto così tanto"
Hoseok arrossì per il fatto che quel dannato ragazzo l'abbia scoperto e che oltre a quello anche qualcosa in lui si era risvegliato.
"Anche se ho i capelli rossi non sono bello"
Cambiò argomento evitando di palare di lui ma come poteva, l'affermazione era su di lui.
"Qualsiasi colore ti starebbe bene Hoseok"
La sua voce decisa faceva un effetto troppo rassicurante ed eccitante e lo sapeva, anzi entrambi lo sapevano e amavano giocarci.
Hoseok amava essere stuzzicato e Yoongi amava stuzzicarlo.
Si amavano, ma come potevano dirselo se mai i loro occhi di erano scrutati.
Era impensabile per Hoseok ma Yoongi era così sicuro che fosse impossibile che ogni piccolo pensiero veniva distrutto prima di metabolizzarlo."Potrò mai vedere il tuo magnifico viso Hoseok?"
Rimase in silenzio e non rispose, rimase in silenzio non sapendo come spiegare a quel ragazzo la promessa che si era fatto, di non uscire e non affezionarsi a nessuno.
Come poteva allontanare quel ragazzo che solo dalle parole lo faceva sentire bene.
Rimase in silenzio fino a quando il biondo capì che era troppo presto anche se si sentiva il colpevole del suo silenzio."Aspetterò Hoseok"
Il rosso strinse al suo petto le ginocchia legate dalle sue braccia, cercando di non far esplodere il suo cuore.
"Grazie"
Disse con voce leggera piena di gratitudine."Facciamo un gioco?"
"Va bene"
Il biondo respirò chiudendo gli occhi e cercando una parola, il più profondo possibile per far capire il gioco al ragazzo.
"Amore"
"Rose"
Disse veloce, senza pensarci, facendo uscire le sue parole dal suo cuore in collasso."Felicità"
"Cielo"
Il biondo fece un sorriso magnifico che però non poté mostrare al giovane Hoseok, sentendosi felice per un motivo, un pensiero, di entrambi.
A Yoongi il cielo faceva sentire felice, le stelle e la luna erano il suo credo.
A Hoseok il sole rendeva felice, l'unico motivo per continuare ad annaffiare le sue rose e il motivo per farlo alzare la mattina e avere il coraggio di uscire."Paura"
"Io"
E questo, distrusse, tutto quello che avevano creato, tutto quello per cui avevano sudato e meritato.
Facendo crollare Hoseok in un pianto straziante."Non piangere Hoseok, respira, chiudi gli occhi, immagina le mie braccia intorno al tuo corpo per consolarti, mentre ti sussurro non preoccuparti, immaginami lì con te fino alla fine del tuo pianto"
Lui respirò, chiuse gli occhi, immagino lo stesso contatto, con la sabbia e le sue dita, intorno alla sua vita, si immaginò il calore provocato dal suo respiro vicino all'orecchio fino a quando, piano smise.
Yoongi sorrise compiaciuto ma soprattutto per la fine del pianto del docile ragazzo.
"Me ne devo andare ma rivediamoci qui domani"
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Note:
Piano piano questa storia prenderà una forma.
Amo le insicurezze di Hoseok.
Posso nascondermi dietro a parole scritte per me, è divertente.Non piangere mio piccolo fiore, o i tuoi petali si rovineranno, non ti toccherò mio fiore, aspetterò che le tue spine mi pungano, aspetterò il tuo amore, perché neanche io so cosa aspettarmi.
-Fiore
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𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄
Fanfiction𝑌𝑜𝑜𝑛𝑠𝑒𝑜𝑘 Hoseok era un petalo di rosa e Yoongi era solo una spina appuntita sul gambo di essa. Iniziata: 251119 Finita:140520 #1 agorafobia 110320 #1 hopega 210420 #1 sobi 130221 #1 garden 070321