Yoongi era in After perché aveva usato tutta quella lunga sera a scrivere canzoni e a pensare a Hoseok, per lui, tutto il mondo poteva fermarsi o correre più veloce di lui, avrebbe comunque tenuto stretto a se il ragazzo per sempre, fino al suo ultimo respiro o all'ultima primavera di rose sbocciate, aveva registrato tante canzoni che il pomeriggio erano diventate quasi ripetizioni su ripetizioni che parlavano sempre e solo del rosso e del suo sorriso che si immaginava caldo come un tramonto.
Si era svegliato tardi e aveva capito che non sarebbe riuscito a vedere Hoseok quel giorno e si mise il cuore in pace, doveva riprendersi e recuperare il sonno perso, non dormiva più bene da quando si accorgeva di non avere Hoseok tra le braccia dentro al suo letto singolo in una camera piccola e dipinta di blu.
Come la canzone il cielo nella stanza Yoongi voleva dipingere un sole sul soffitto per ricordarsi ancora di più Hoseok.
Ma sarebbe stato inutile, perché una volta visto anche il sole non avrebbe potuto reggere a confronto.
Sentiva ancora Hoseok sopra di lui che si faceva stringere e toccare con così tanta cura, il suo latte e biscotti avevano perso di significato e avrebbe preferito mangiare le labbra dell'altro tutto il giorno, si sarebbe sentito molto più sazio, anche se erano le due e si era svegliato solamente da un ora non voleva pranzare e impegnarsi a cucinare qualcosa, preferiva invece recuperare la sua amata colazione.
Il sole ripemiva la cucina semplicemente bianca senza segni di possessione o di età, la sua casa a due piani era nuova e non di era mai impegnato a riempirla di ricordi, che non voleva sinceramente ricordare, avrebbe preferito riempirla di fiori e di rose che ogni giorno avrebbe voluto portare ad Hoseok, quando si svegliava o prima di dormire, ma invece che strappare un fiore, aveva ragione Hoseok a dire che si amano di più i fiori annaffiandoli ogni giorno.
Lui aveva solo tre piccoli cactus sul suo tavolino da caffè e di acqua gliene doveva sempre dare poca, forse è per questo che non sapeva cosa volesse dire amare prima di Hoseok.
Voleva rimanere nel suo pigiama grigio ma decise di mettersi una nuova tuta nera e felpa del medesimo colore, dopo una doccia per svegliarlo da quell'agonia, aveva dormito poco o niente ma si sentiva stanco come gli altri giorni, voleva vivere con Hoseok e voleva passarci tutta la vita insieme, voleva riempire la sua casa d'amore e di nuove avventure anche dentro a delle mura, se Hoseok non avrebbe voluto combrattere la sua fobia non sarebbe disicuro stato lui ad obbligarlo, in questi mesi non lo aveva obbligato a fare nulla, tranne che nel farsi amare come meritava.
Sapeva che dietro ad un muro di mattoni rossi non sarebbe riuscito ad amarlo come credeva ma era la sua più grande sfida, anche solo per un pezzo del suo cuore avrebbe fatto di tutto anche smettere di scrivere e cercare di diventare famoso grazie alla sua musica.
Hoseok, bravo ad annaffiare il suo amore lo aveva sempre appoggiato nel suo sogno, ci credeva e ascoltava tutte le sue canzoni, le aveva accantonate per un po' facendo impegnare tutte le sue forze in loro due.
Seduto sul suo divano davanti ad una televisione spenta stava arrossendo a come Hoseok si era irrigidito per come si era spinto più in là da farsi sfiorare nell'intimità insieme al rigonfiamento di Yoongi.
Era arrossito a ripensarci e si sentiva quasi sporco, era una cosa che odiava, sprecare amore in contatti intimi così inutili come strappare via un fiore, aveva sprecato tanti amori solo per il piacere carnale e non voleva sbagliare con lui, non avrebbe mai voluto Hoseok obbligato a fare cose che non voleva e quasi era in lacrime a pensare a come ha dovuto calmarlo per una cosa che per lui era normale.
Amava il rosso, amava la sua pelle ma non amava come Hoseok non si sentiva tanto libero quanto lui in quella strana relazione, che relazione non era, nel potersi fidare, Yoongi aveva smesso di amare solo un corpo sotto di lui come in passato, aveva iniziato ad amare un cuore.
Mentre si stava riprendendo da quel ricordo bello quanto triste, decise di tornare a dormire e chiudere le sue tapparelle, per chiudersi nel suo mondo e cercare di capire come Hoseok si sentisse.
Perché oltre che amarlo voleva conoscere tutto di lui e anche, quello che provava avendo paura del fuori.________________________________
Note:
Carino? Non lo so boh non sono brava a chiudere i capitoli.Votate e commentate che ieri sera era molto stanca, ero in chiamata con le mie amiche a parlare di ricordi passati e mi è venuta un po' di nostalgia.
"Yoongi anche se giovane non sapeva che amare era anche annafiare i fiori, prima li strappava e lo chiudeva in vasi, amando con l'amore terreno e proibito per Dante, ora, pentendosi dei suoi amori passati come Petrarca, cercava di scrivere di pentimento e di un nuovo amore, da annaffiare ogni giorno, e amando prima di un corpo, un cuore"
-Fiore
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𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄
Fanfiction𝑌𝑜𝑜𝑛𝑠𝑒𝑜𝑘 Hoseok era un petalo di rosa e Yoongi era solo una spina appuntita sul gambo di essa. Iniziata: 251119 Finita:140520 #1 agorafobia 110320 #1 hopega 210420 #1 sobi 130221 #1 garden 070321