39

388 50 8
                                    

Il buio era così fitto che ad un certo orario, i lampioni si accesero creando un'atmosfera più luminosa, per paura di essere scoperto Hoseok si staccò tristemente da Yoongi e si rimise dietro alle sue spalle.
Entrambi, che passando tutta quella giornata insieme non avevano pranzato né cenato ma non avevano fame, erano così occupati in altro, in vivere quella giornata perfetta, che il loro stomaco si era chiuso e il loro cuore ha avuto la possibilità di aprirsi di più.
Con i brividi di tutti i baci sul collo i due ragazzi capirono che era tempo di andare a casa, senza un orologio Yoongi portò il suo telefono davanti agli occhi leggendo che era quasi mezzanotte.
"Dovremmo andare, ti accompagno a casa"
Disse Yoongi, che non si era ancora alzato dalla sedia, perché occupato a mettere a posto il suo telefono in tasca.
Hoseok stava elaborando un metodo per non far vedere casa sua, dato che sarebbe stata la stessa di Jangmi, e per non farsi vedere.
"Se mi vuoi portare a casa, dovrai tenere gli occhi chiusi e ti dovrai fidare di me"
"Va bene"
La mente di Yoongi era libera e non voleva riempirla di pensieri tanto da rispondere subito, perché lui si fidava davvero, credeva in quel ragazzo timido e con la paura della piazza e se era l'unico modo per averlo accanto era quello di fidarsi e tenere gli occhi chiusi, era un si, perché abituato a quelle due cose diventate normalità.
Si alzò in piedi e rimase fermo, senza girarsi chiuse gli occhi e si mise solo una mano in tasca, mentre l'altra la lasciava  libera per Hoseok, che in qualche modo avrebbe comunque dovuto trascinarlo fino a casa sua.
"Ho gli occhi chiusi"
Il suo respiro era pesante e le sue labbra gonfie e rosse, mentre la mano era in tasta a girarsi gli anelli l'altra veniva presa e intrecciata con quella del minore.
"Allora andiamo"
Si girò verso il cancello e uscirono nel loro viale deserto solo illuminato dalla luce gialla dei lampioni, che oscuravano il cielo, nascondendo le stelle che prima gli riempiva gli occhi.
Hoseok pensava tanto al fatto che anche sotto il cielo stellato avrebbe comunque preferito guardare Yoongi e quella sera lo aveva sperimentato.
Aveva ragione, le stelle erano belle ma mai quando le sue labbra sopra al suo collo e le sue mani che lo stringevano forte a se, per non farlo scappare.
Non sarebbe andato da nessuna parte, sarebbe rimasto a casa sua per sempre più tosto che perdere Yoongi, anche se era una cosa normale, avrebbe perso anche le sue rose, perché chi mai le avrebbe annaffiate per lui.
"Adesso giriamo a destra"
Yoongi perso, senza orientamento invece che a destra andò a sinistra, colpendo il ragazzo.
"Oddio scusa! Ti ho fatto del male?"
"No! Non mi hai fatto male tranquillo, ma non aprire gli occhi"
Gli aveva colpito il naso con la guancia ma non gli fece male, solamente paura, aveva il terrore di avere una crisi di panico in quel momento e cerco di calmarsi facendo respiri profondi camminando verso casa sua.
Non si dissero nulla per tutto il tragitto, sentendo solo i loro respiri che coprivano il rumore dei grilli nascosti tra i giardini dei e il gufo del vicino di Hoseok che la notte mormorava, commentando ogni poesia che leggeva la notte.
"Sono arrivato, grazie Hoseok"
Si fece abbracciare dolcemente ma comunque stretto dal maggiore e l'unica cosa che riuscì a fare era accarezzargli i capelli sbiaditi lasciandogli la buona notte.
"Buona notte Hoseok"
"Buona notte Yoongi"
Mentre Hoseok stava entrando in casa sua, dopo aver fatto fare dieci giri su se stesso a Yoongi.
Lui accese il telefono e l'orario gli diceva mezzanotte e zero zero, così, imbambolato da tutti quei giri e il disordine che aveva in testa.
Decise di dichiararsi di nuovo, come un promemoria.
Non sapendo dove guardare, chiuse gli occhi.
"Ti amo Hoseok!"
Il ragazzo chiamato in causa, nascosto dietro alla recinzione decise di rispondere urlando, con un sorriso.
"Ritorna a casa! Che è tardi, ciao Yoongi!"
Il menta sorrise e cercando di capire dove si trovava, tornò a casa sorridente.
Anche se non era affamato, il suo stomaco era pieno di farfalle e il suo cuore pieno d'amore.






































________________________________
Note:
Ok dovevo metterlo ieri, ma sono crollata tra le braccia di Morfeo scusate.

Votate e commentate che in qualche modo ho scritto di più del solito.

"Le stelle negli occhi
Le farfalle nello stomaco
Gli occhi chiusi
E le labbra attaccate al tuo collo
Crollo nel sonno
E ti sogno"

-Fiore

𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora