𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄

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Arrivato affannato con il cuore pulsante Yoongi fece l'ultimo sforzo quello di scavalcare la spiepe umidiccia per poter passare nel giardino, si era ripreso con un bel respiro profondo e le mani ai fianchi avevano le vene quasi esplose per la fatica fatta, anche se alla fine tanto poca.
Hoseok stava sbirciando il ragazzo con gli occhi chiusi che si faceva baciare dal sole, quasi per colorare le sue guance ancora un po' di più di rosso, giusto per far ingelosire le labbra di Hoseok che tanto si volevano posare su quelle mordoccchiate dell'altro.
Yoongi fece un ultimo respiro e salutò Hoseok.
"Ciao Hoseok, mi mancavi, non vedevo l'ora che tornasse il sole insieme a te"
"Ciao Yoongi, anche tu un po' mi mancavi"
Sorrise a quelle parole che erano uscite dolci da lui, perforando il cuore e facendolo sanguinare al più grande ormai preso dalla melodia di quel suono soave della bocca di Hoseok.
Perché anche quando aveva chiesto di parlare a Yoongi, perché sentiva un brivido, anche il menta sentiva un brivido dentro di se.
Eppure moriva dentro, perché voleva raccontargli di quel ragazzo, quel Jangmi, che aveva incontrato due giorni di fila, ma non sapeva se sarebbe stato il caso, dato che comunque Hoseok non aveva ancora ammesso i sentimenti per lui.
"Sai, in questi giorni ho conosciuto un ragazzo"
"Racconta"
"Un ragazzo bello, dai capelli viola, era quel bimbo delle margherite, è esile e longilineo e ha un sorriso bellissimo, l'ho fatto piangere però"
"E come mai?"
"Perché speravo fossi tu e gli ho detto che non potevo amarlo"
"Sei proprio pazzo Yoongi"
"Pazzo di te"
Rimasero in silenzio perché entrambi sapevano l'amore di Yoongi per il minore, e al minore piaceva tutte quelle attenzioni, che non avrebbe voluto sicuramente perdere per nulla.
O per uno sconosciuto qualsiasi.
"Perché non potevi amarlo?"
"Non aveva la tua voce e senza la tua voce non amerei nessuno, preferisco amare una voce che un corpo, i corpi si possono amare tutti e usarli per, vabbè hai capito, le voci non le puoi usare, non le puoi manipolare o toccare nel modo sbagliato, puoi ascoltarle il meglio che puoi e fartele piacere"
Disse tutto d'un fiato, quasi fa rompersi i polmoni, e Hoseok, aveva capito che lui, quel amore carnale che guardava solo dalla finestra lo aveva già provato, già sperimentato, e lui si sentiva così indietro, per capire ma ci provò comunque, perché alla fine, anche Hoseok si era fatto piacere la voce bassa e grattata di Yoongi.
"E a me la tua piace così tanto da amarla e volerla sentire piano nel mio orecchio dicendomi che tutto andrà per il meglio"
Hoseok, fece un respiro, guardò il sole poggiarsi sulle rose per asciugarle e vedeva il gambetto della nuova arrivata crescere, facendo un puntino verde nella terra.
"Yoongi, siediti sulla sedia e chiudi gli occhi"
Non se lo fece ripetere due volte, ma prima lo interruppe
"Prima, voglio darti questa sciarpa, ci ho dormito stanotte e voglio che ci dorma anche tu, così domani, potrò sentire anche il tuo odore, perché mi sono innamorato anche di quello"
Si sedette a gambe aperte con quei jeans stretti neri e quella felpa grigia che faceva riflettere i suoi capelli scoloriti e scompigliati.
Hoseok si faceva strada e si mise vicino a lui, prese la sciarpa, che poi era la sua e la mise un attimo da parte.
Si avvicinò a quel ragazzo così bello e si sedette su una delle gambe dell'altro, si fece toccare il fianco per sorreggerlo e si avvicinò al collo bianco, quasi tremante al contatto col suo naso fredo.
Con un filo di voce e il suo alito caldo su di esso
"Yoongi, fidati di me"

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Note:
I'm a piece of shit, lascio un po' di suspense così vi tengo ben attente.
La sciarpa è tornata al proprietario happy me.

Votate e commentate che tanto tra due giorni scoprirete ancora di più.

"I petali bagnati delle rose
Ricordavano le tue guance
Che si asciugavano col sole
E con le mie parole"

-Fiore