𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄

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Dopo aver lasciato la presa sulla vita del ragazzo sorrise fortissimo e lo salutò, intanto, il ragazzo magro si stava risistemando, abbastanza impaurito dalla situazione e da quello strano abbraccio.
"Cosa succede?"
"Credo che Hoseok mi ami ma allo stesso tempo no"
La parte di Hoseok nascosta nel corpo del ragazzo aveva fatto sbarrare i suoi occhi dallo shock, cosa voleva insinuare? Il menta come faceva a sapere questo tipo di cose?
"Eh?!"
"Si, perché mi accarezza come se non fossi io, mi parla come se fossi un'altra persona però poi bacia la mia pelle e quella non la può cambiare"
A Hoseok si esa spezzato il cuore, non per quelle parole esageratamente giuste, ma perché lo aveva detto con la voce più triste e pacate del mondo, quasi se fosse abituato a tutto quello.
"Non lo conosco Hoseok, però non credo che una persona possa amarti senza essere te"
"Oh lui ci riesce benissimo incece, usa il mio corpo per amare un anima che non fa parte di me"
E Jangmi stava piangendo davanti a Yoongi, come se fosse appena stato lasciato per strada come i cuccioli di cane in autostrada.
"Oddio ma perché piangi?"
Si stava preoccupando il maggiore, quelle lacrime così forti e veloci non si addicevano proprio a quel viso così dolce e delicato.
"Perché ami una persona così? Perché ami un ragazzo che a quanto pare non ama veramente te?"
"Perché credo che abbia solo bisogno di tempo per abbandonare il ricordo della persona che amava prima, non come se fossi uno scarto, ma il tempo cura le ferite e anche lui deve guarire, perché rispetto ai miei taglietti le sue sono lacerazioni profonde e lo capisco"
Dopo quelle parole abbracciò di nuovo il piccolo ragazzo, mentre l'ombrello faceva una melodia sconnessa con la pioggia, che sgocciolava dai bordi di quell oggetto pesante e troppo grosso per la mano di Jangmi.
Ma fece comunque appoggiare il suo viso sulla spalla di Yoongi e si fece abbandonare dal quel calore del ragazzo e il respiro profondo, per sbaglio fece toccare il suo naso al collo dell'altro e si ricordò che non era uno sconosciuto ma Hoseok nascosto dietro ad un altro nome.
Iniziò a tremare per la paura e le mani di Yoongi si appoggiarono una sul suo fianco e l'altra sui suoi capelli viola e morbidi, lasciandosi coccolare per un po'.
In mezzo a quella strada troppo vuota e silenziosa, si riusciva a sentire la pioggia e i loro battiti di cuore.
Alcuni li aveva persi e lo ammise Hoseok, perché accidenti se quel ragazzo riusciva a capire tutto su di lui a comprenderlo fino alla fine, era entrato nel suo mondo senza mostrargli l'accesso e senza dargli la chiave.
Hoseok doveva ammettere che quel ragazzo, era l'amore perfetto e il ragazzo della vita, un po' come quella primavera che tanto amava, perché mischiava i petali rosa dei ciliegi e la pioggia che gli faceva compagnia nelle giornate tristi.
Lasciarono la presa piano, dopo che la pioggia e le lacrime si fermarono creando un piccolo bagliore e raggi di sole, come la schiaritura del cielo e le guance rosse di Jangmi, a cui Yoongi piacevano tanto.
"Vedi, anche la pioggia ha bisogno di tempo ma alla fine passa"
Sorrise e tirò su col naso, facendo innamorare Yoongi di quella scena tanto pietosa quanto carina, perché è impossibile piangere per un amore che non era il tuo, sotto il punto di vista di Yoongi aveva senso come non.
"P-possiamo sederci da qualche parte?"
"Certo, andiamo sotto all'albero di qualche giorno fa"
Fecero un po' di strada fino ad arrivare a quel muretto asciutto sotto all'albero odierno di foglie, che ora era tutto bagnato e luccicante grazie ai raggi di sole appena accennati.

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Note:
Cute? Si molto, avrà capito di amarlo si o no Hoseok?
Stasera sul tardi aggiorno ancora, perché ieri non ho pubblicato niente.

Votate e commentate che così stasera mi sentirò un po' più felice e vogliosa di farlo.

"Quelle lacrime
Che nascondevano due anime
Che parlavano d'amore
E di dolore
Amore mio
Mio petalo di rosa
Io, tra vento sole e tempesta
Le asciugherò"

-Fiore