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A quelle parole scesero delle lacrime dolci dagli occhi chiusi del maggiore che strinse solamente la vita dell'altro, facendo passare la sua mano sotto il maglioncino pesante e la maglietta.
Si fece asciugare le lacrime dai suoi pollici morbidi e freddi, da fargli sanguinare il cuore ancora un po' di più.
"Hoseok, baciami ti prego"
"Prometti che prima, ti fiderai di me"
"Te lo prometto"
"Allora, queste labbra che tanto tu desideri non le avrai oggi, neanche domani forse, ma le avrai, quando potrai aprire gli occhi, perché non ruberò niente di tuo, né le tue labbra né il tuo sguardo per ora"
E fece scivolare la sua mano sinistra sul suo petto, sentendo il suo cuore aumentare di battito, mentre guardava negli occhi il menta, che moriva sotto di lui, senza un effettivo motivo, gli baciò la guancia arrossata e calda, per dimostrargli che Hoseok c'era, che esisteva e che non era solo una voce era un corpo che aveva paura di amare e farsi amare, freddo che si scaldava solo con le mani grandi di Yoongi.
"Io ti aspetterò come quella rosa nel giardino, come se fosse l'ultima cosa che faccio prima di morire"
"Aspetteresti prima di morire solo per quella rosa?"
La sua voce baciava le sue orecchie e il suo naso si strusciava sul suo collo, e il braccio appoggiato alle sue grandi spalle lasciavano alla mano spazio per coccolare quei capelli ormai chiari al riflesso della luce.
"Hoseok tu sei la mia rosa, ma se dovrò aspettare prima quella, lo farò, aspetterò prima di morire per vederla crescere e sbocciare sotto i miei occhi"
Hoseok fece scendere la sua bocca al collo baciandoglielo piano, facendo aumentare la stretta sul suo fianco e i muscoli tesi del maggiore.
"Le promesse hanno le gambe corte e non riescono a raccogliere le mele dagli alberi"
"Ma possono piegarsi per raccogliere una margherita come annaffiare o piantare una rosa"
Quegli scambi di battute, di frecciatine e di brividi, facevano capire che alla fine, Hoseok voleva che quel ragazzo ladro di fiori lo amasse tanto da dire parole leggere e calde come quel sole di primavera dopo una tempesta di lacrime.
Ma come poteva credere a delle parole dette al vento, insieme alle parole dette per l'addio, perché tanto tempo fa, quel ragazzino solare, dovette dire addio a forse l'amore della sua vita, senza mai dimenticarlo, creandosi una vita insieme a lui.
Quando non si rendeva conto, che era letteralmente seduto sul ragazzo che forse, tutta la sua vita lo vedeva con lui.
Ma lui come poteva far diventare quell'arrivederci un addio, e un fidati di me in un futuro insieme.
Doveva solo aspettare e annaffiare quell'amore tanto sincero quando gentile e dolorante.
Perché quei due amanti, sapevano la morte del marito.
Come questi due petali sapeva di cosa stavano parlando anche senza dirsi veramente qualcosa.
"La prossima volta che piangerò chi mi asciugherà le lacrime?"
Disse Yoongi, in un momento troppo delicato per il minore ancora preso con i suoi pensieri.
"Penso che il vento lo farà per me, come il sole, come le nuvole e le lenzuola del tuo letto, come le sigarette o come la musica che mi fai ascoltare perché alla fine sono insieme di cose che anche io uso, per farmi asciugare le lacrime quando tu non ci sei"
Ed era vero, anche perché non ha mai pianto per il suo primo amore estivo, perché era così inverosimile e quasi di fantasia, che questo amore vero e reale che gli stava passando sotto gli occhi, glielo faceva bruciare fino a farlo lacrimare, e senza Yoongi, doveva trovare delle altre mani che gliele asciugassero al posto suo.
















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Note:
Avevo voglia di scrivere, lo so oggi non doveva uscire ma ho cambiato idea.

Volevo farlo per farti dimenticare dei tuoi problemi Sara.

Votate e commentate per questi capitoli sorpresa.

"Quando ti abitui
Ad un amore lontano
Non vedi mai
L'amore che hai vicino agli occhi
Sotto quei petali rossi
E ai quei sorrisi mossi"

-Fiore

𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora