EPILOGO

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Si erano svegliati nel letto con il piumone sopra alle loro teste, abbracciati stretti anche se era piena primavera.
Il calore dei loro corpi li facevano sentire protetti ma la sveglia disturbava la loro tranquillità insieme al vento della finestra lasciata aperta.
Yoongi, alzato per primo vide il corpo nudo di Hoseok rotolarsi tra le coperte con i capelli rossi scompigliati e le guance macchiate da baci che le rendevano gonfie.
Anche le labbra di Yoongi erano gonfie e il suo cuore pieno di sangue batteva forte.
La vista e il modo per svegliarsi migliore possibile per lui.
Era andato in cucina a mettere la colazione in tavola con biscotti e latte per lui e uno yogurt alla banana per Hoseok, che si sarebbe vestito e arrivato pochi minuti dopo.
In quegli anni erano successe molte cose, Yoongi aveva finito di studiare e continuava il suo lavoro da barista, cambiavano tra le loro due case, indecisi su quale vendere e in quale vivere.
Hoseok non lavorava da anni perché la sua famiglia gli aveva lasciato molti soldi dopo la loro morte che non sapeva neanche come si facesse a trovare lavoro.
Avevano tanti ricordi in quelle due case, la prima notte nel letto di Yoongi e le poesie della buona notte davanti alla finestra della camera di Hoseok.
Cambiavano spesso in quel viale la casa, era il loro piccolo viaggio e un aiuto al rosso per ambientarsi in quel grande mondo.
In un solo anno decisero di usare i soldi di Yoongi per ristrutturare la casa di mattoni rossi della nonna di Hoseok per renderla un negozio di fiori.
Erano diventati famosi tanto da occupare tutte le mattine di Hoseok a lavorare come ventidore in quella casetta.
Vendeva fiori per matrimoni e semi per i più esperti, era organizzata per avere il primo piano come stanza dei bouquet e le stanze superiori per piante da casa e un intera stanza per i fiori da piantare.
Tutte le rose venivano dal giardino circostante alla struttura lasciando intatte le rose di Hoseok che rimanevano belle e un punto di riferimento per lui.
L'idea era stata di Yoongi, che vedendo il suo ragazzo sconsolato decise di mettere la sua passione come lavoro.
L'ansia era ormai tutta sparita e fortunatamente le persone venivano con appuntamenti precisi per non impanicare il più possibile Hoseok.
Erano felici di quel passo enorme che avevano fatto e il duro lavoro di ristrutturazione era diventato un vero e proprio orgoglio di entrambi.
Anche la siepe era stata tagliata ad altezza vita a perfettamente contornata da fiori che ogni giorno facevano crescere per creare bellissime composizioni.
Hoseok era felice di avere un posto in quel piccolo quartiere tanto da venire salutato dai vicini e ringraziato di quel bellissimo lavoro che con quegli odori primaverili e le prime rose sbocciate, creavano un profumo in tutto il viale, quasi da renderlo magico.
Organizzavano eventi e vendevano quintali di fiori, che rendevano Hoseok così contento.
Regalava una poesia a ogni sposa che entrava nel suo negozio e lettere d'amore per i fidanzati che gli chiedevano aiuto per conquistare ragazze.
Era un fioraio cupido che rendeva i cuori della gente pieno d'amore.
Come faceva ogni giorno con Yoongi, che anche se con i lavori tutto diventava più complicato, bastava guardarsi negli occhi per capire che stavano bene, con un loro futuro così limpido e semplice. Anche nella sua difficoltà.
Avevano fatto viaggi, come Parigi, dove si svegliavano stanchi e la sera si amavano sotto la luce della torre Eifelle mentre le coperte di seta venivano spostate dai loro corpi.
Anche i gemiti di Hoseok erano diventate melodie alle orecchie di Yoongi quasi da non poter riuscire ad ascoltare altro.
Erano anni che crescevano insieme e certe volte ancora, nei weekend parlavano dietro al muretto di casa come facevano da ragazzini, tornavano poi nelle loro rispettive case e il giorno dopo, si ritrovavano come se fosse stata solo una fiaba della buona notte.
Erano riusciti a far diventare magico un semplice gesto che per loro era normalità.
Davanti alla loro colazione i loro stomaci erano pieni di gioia a pensare che anche oggi avrebbero fatto del bene alla gente.
Yoongi del bar era diventato il proprietario e con la sua laurea aveva iniziato a fare il pianista per serate di gala per la parte ricca di Seoul e Hoseok era sempre l'invitato speciale, che Yoongi dedicava tutte quelle canzoni per Hoseok intrecciando i loro sguardi tutta la sera.
Non si dividevano mai anche a chilometri di distanza.
Quando si rivedevano il tempo non era passato e sopra alle loro teste, ancora gli uccellini cantavano.
Erano così realizzati che nella fretta di tutto avevano passato anni indimenticabili, scritti sottoforma di poesie in un diario, che erano diventati poi tre, dove con poche parole nascondevano e raccontavano la loro vita.
Era strano vedere il mondo con colori così caldi anche nei giorni di pioggia dove Hoseok doveva coprire i fiori e Yoongi vendere tisane e cioccolate calde.
Scaldavano il cuore a tutti rendendo quella vita che prima del loro incontro era fredda, accogliente anche per gli sconosciuti.
Le vecchiette chiedevano consigli sui fiori a Hoseok che quasi diventarono amici ed era così contento sentire le ristate del rosso posarsi sul cuore di Yoongi.
Era rimasto moro tutti quegli anni che erano come bloccati nel tempo, stretti nel loro filo rosso.
La voce di Yoongi aveva un groppo in gola quella mattina, troppi giorni si svegliava pensando di non fare abbastanza per Hoseok,
Voleva promettergli amore eterno in una società dove ancora loro due insieme non erano visti di buon occhio, non da tutti.
Finito lo yogurt e i biscotti il moro si era alzato e guardava il pigiama azzurro di seta posarsi così bene su Hoseok che quasi era geloso.
"Resta qui"
Disse al rosso ancora assonnato e pieno di pensieri su come creare composizioni con i fiori che rimase fermo a pensare e a non comprende cosa stesse facendo Yoongi.
Intanto era corso in camera ad aprire il suo cassetto dei calzini rovistando tra di essi.
Tornato in casa Hoseok era ancora seduto sulla sua sedia alta da bar, davanti all'isola della cucina.
Il tempo era perfetto e la data coincideva col giorno in cui si erano baciati.
L'otto maggio di quattro anni fa, si erano visti e baciati, incoronando il loro amore per sempre.
"Anche se una promessa con le parole non servirà mai a colmare questi anni di noi"
Hoseok lo guardava, pensando a cosa aspettarsi da quel ragazzo così innovativo, tanto da portarlo su un aeremo mesi fa per fargli vedere l'Europa.
Proprio oggi, Yoongi si era inginocchiato e quasi perse il respiro.
"Anche se un anello non sarà nulla di più di un anello, quello che ti sto per dare, da accoppiare a quello semplice che da quattro anni tieni tra le tue dita, accettalo"
Fermo immobile vide Yoongi tirare fuori una scatolina e come se anche quel giorno era uno come gli altri, era diventato uno tra i più importanti della sua vita.
"Hoseok, vuoi sposarmi?"
"Si Yoongi"
E anche quel giorno, il sole di piena primavera, anche se tra un ora dovevano andare a lavorare, piansero e si abbracciarono stretti, facendo combaciare i loro cuori.
"Ci sposeremo noi due, insieme, senza dirlo a nessuno, facendolo come conferma di noi due legati dal destino per sempre, Domenica prossima ti riporto in Europa, nei posti che ti piacevano tanto, dove i fiori sono più colorati dei nostri e ci sposeremo, perché io Hoseok senza di te sono sempre stato una spina e ora, posso confermare di essere la spira più fortunata del mondo a stare con un petalo rosso come solo tu puoi essere"




















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Note:
Lo dedico all otto maggio duemilaediciannove, quando per la prima volta ho baciato il mio ragazzo.

E lo dedico a Sara, che possa essere felice anche lei come Hoseok e Yoongi.

Alla fine l'ho scritto perché non potevo non farlo e ringraziare questa storia per avermi fatto ricordare come è bello l'amore.
Anche se l'ho scritta io, molte volte mi ricorda quanto io possa essere felice con una sola persona.

"Finalmente, quella mattinata era diventata più chiara e colorata, il filo rosso che ci portavamo dietro era divento un anello che ci avrebbe reso ancora più legati"

-Fiore

𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora