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Hoseok era a casa, sera tardi dove tutte le stelle coprivano il cielo, lui,  non poteva vederle perché era chiuso in casa, era mercoledì sera, le sue serate tranquille, fenetrico allo stesso tempo perché sapeva che l'amante della vicina sarebbe arrivato tra pochi minuti e non poteva perderselo.
Si chiedeva cosa facesse il menta a volte poi però altri pensieri e la vista di quell'uomo sulla donna tanto gracile lo facevano distrarre.
Quella sera invece era noioso, non se lo godeva come faceva prima, aveva altri pensieri, aveva i tocchi caldo del ragazzo su di lui, dei suoi capelli morbidi tra le mani, anche con quella decolorazione e la tinta verde, le lacrime lasciate sulla sua maglietta e le sue strette forti sui suoi fianchi docili, quasi troppo sottili da reggere il contatto.
Hoseok mangiava ma non ingrassava mai, rimaneva magro eppure sempre solare e bello.
Era così bello per quello che si ricorda sorridere con gli amici, anche se pochi e giocare, leggere, parlare e cucinare con la nonna.
Era, infatti perché Hoseok ora non sorride più, tranne per Yoongi, sta in casa e poi esce poco, mette di solito al primo posto le rose, ma alla fine usciva per parlare con Yoongi, perché le rose potevano vivere anche senza la sua acqua ogni due giorni, Hoseok senza Yoongi non durava neanche poche ore.
Poi ora era così estasiato dalla voce profonda di quel ragazzo che si sentiva quasi in suo possesso, sentiva solo la sua canzone e a volte pensava alle parole che gli aveva detto lunedì, ebbene sì sono due giorni senza di lui, però domani ci sarà lo sente nella pelle come il vento che passava dalla sua finestra aperta, che muoveva le tende bianche che la contornavano.
Quel vento era caldo e leggero, come il contatto con la sua pelle a quella di Yoongi.
Non riusciva a pensare ad altro, mentre gli amanti divoravano quella serata piena di stelle, lui sorrideva solo pensando al giovane ragazzo che domani avrebbe scavalcato la siepe e che si sarebbe seduto per terra per parlare.
Nel mentre Yoongi quella serata non poteva perdersela stando a casa, preferì camminare per il suo viale desolato, solo illuminato da due o tre lampioni in fila, alcuni si spegnevano e accendevano velocemente, altri facevano fatica a fare una luce decisa, ma a lui non importava, sentiva quel vento così accogliente tra le sue ciocche di capelli appena bagnati dalla doccia, e quelle stelle tanto luminose da riempire la strada di riflessi, non sapeva essattamente perché era uscito, ma ne aveva il bisogno, doveva uscire per cercare qualcosa o meglio qualcuno.
Non capiva come mai non fosse mai riuscito neanche per sbaglio a vedere Hoseok, però si sarebbe sentito in colpa, voleva il suo permesso per guardarlo e per amarlo.
Lo voleva felice, eppure piangevano e basta o si allontanavano.
Strano no? Si mise le cuffiette e schiacciò play, era ormai tardi e si fece tutto il vialetto fino ad arrivare vicino ad una cosa con una finestra aperta e con le luci accese, chi mai poteva essere sveglio adesso come lui?
Si avvicinò piano alla finestra e intravide una mano familiare e una ciocca di capelli viola scuro, quasi blu.
Poi la vide scomparire di fretta dentro alla stanza e in poco tempo, la finestra e le luci si chiusero.
Era sorpreso o magari aveva fatto spaventare chi era lì dalla finestra.
Il colore di capelli di quel ragazzo o ragazza erano davvero belli, lo avrebbe detto ad Hoseok domani, perché li avrebbe voluti sulla sua testa, avrebbero fatto brillare ancora di più il sorriso che si immaginava sul suo volto, insieme ad esso.
Non riusciva prorpio a dimmginarleso tutto intero, pensava fosse una meraviglia o un quadro dove alla fine vedi tutto sfocato dalla bellezza di esso da dimenticartelo poi uscito dalla mostra.
Ma no Hoseok secondo lui era così bello e indimenticabile, forse un po' come il ragazzo che aveva incontrato mentre stava andando da Hoseok qualche tempo fa, quello che si era spaventato e a cui aveva chiesto scusa, quello era un bel volto.
Chissà Hoseok.

















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Note:
Hello, alle 00:06 scrivo questo capitolo che pubblicherò sempre adesso lol
Chissà se qualcuno lo leggerà

Votate e commentate che qui si fa ancora più bello tutto il raccontooooo
Ps: è sempre per Sara che poi se la prende male

"Hai un volto così bello incorniciato da quei capelli lucidi
Eppure io non posso vederlo
Non posso toccarlo
Ma lo so
Che i tuoi petali rossi
Insieme alle mie spine verdi
Fanno un capolavoro"

-Fiore

𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora