capitolo 33

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Capitolo 33

La porta si aprì di scatto

Lo guardò dritto negli occhi

La vista leggermente offuscata a causa delle lacrime

Buttò la testa all'indietro

Il respiro era irregolare

Il suo petto si alzava e si abbassava

Voleva andare via da lì

Lo guardò nuovamente per poi chiudere gli occhi senza volerlo

Tyler la liberò per poi prenderla in braccio.

Doveva riuscire ad uscire dalla finestra con lei in braccio

Impresa difficile,ma non impossibile.

Si affacciò per guardare l'altezza,non era molta,pochi metri.

Si sporse in avanti poggiandola sull'erba bagnata dalla pioggia

Voleva salvarla

Con un salto la raggiunse riprendendola in braccio

La strinse tra le sue braccia cercando di trasmetterle sicurezza

Le strade non erano illuminate,la pioggia non aiutava molto.

Si sedette sul marciapiede aspettando che riprendesse coscienza

Le accarezzò i capelli bagnati dalla pioggia per poi sorriderle,era un modo per farla sentire sicura,perchè lei si poteva fidare di lui

Kelsey sobbalzò alzando di scatto la schiena

-Dove sono?- chiese guardandosi intorno

-Tranquilla,tra poco sarà tutto finito- le sussurrò abbracciandola

Si scostò tremando

Le faceva male lo stomaco,Blake aveva esagerato nel stringere i nodi

-Ti riporto a casa- la informò sorridendo

Una lacrima le rigò il volto

Non erano lacrime di tristezza,ma di gioia

La prima persona che le venne in mente fu Calum,sicuramente staranno lì ad aspettarla,o forse no.

-A casa Hood- mormorò

Lui annuì alzandosi facendo peso sulle gambe

La teneva stretta per paura di lasciarla andare

Lui la stava salvando

-Ho paura- singhiozzò silenziosamente

Tyler scosse la testa dandole un bacio tra i capelli

La pioggia non aveva intenzione di smettere,tuoni e lampi illuminavano la strada

-Non devi averne- le rispose

E se Blake tornasse per farle di nuovo del male?

Si sistemò gli occhiali sul ponte del naso

Per il resto del tragitto nessuno dei due parlò,il silenzio li avvolgeva

-Siamo arrivati- la informò sorridendo

Annuì incapace di formulare una frase per il dolore che pian piano aumentava

Si toccò lo stomaco

Quando i suoi piedi toccarono terra,le sue gambe presero le sembianze di due gelatine,le sentiva molli,forse perché non era più abituata a muoverle.

Amnesia||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora