capitolo 38

8.5K 418 217
                                    

Capitolo 38

Poggiò la testa sul suo petto per poi notare suo fratello parlare con una ragazza.

Sperava non li notasse ma non fu così

Si avvicinò premendo il palmo della mano sulla schiena di Rachel

-Che ci fate voi qui?- domandò con le sopracciglia aggrottate

Ashton la guardò come un bambino colto in flagrante mentre divorava segretamente la Nutella

Kelsey si morse nervosamente il labbro

La tranquillità non le era concessa, a nessuno dei due

Ashton le lasciò i fianchi girandosi in direzione di Michael

-Allora?- domandò lui

Kelsey sorrise

-Eravamo venuti per festeggiare- cominciò arrossendo

Suo fratello alzò un sopracciglio

-Michael,siamo fidanzati da un mese- continuò guardando Ashton che era leggermente (in senso ironico), teso

La ragazza accanto a lui sorrise in una maniera mai vista

Avevo seriamente paura che rimanesse così a vita

-Congratulazioni!- urlò lei

-Grazie..- rispose

-Rachel- si presentò porgendole la mano

-Kelsey- fece lo stesso stringendola delicatamente

-Ci vediamo dopo a casa, Ashton ti osservo- lo informò puntandogli un dito contro

Lui annuì ingoiando la saliva

-stai tranquillo- sussurrò lei accarezzandogli il petto

Lo vide mordersi nervosamente il labbro

Le braccia gli ricadevano lungo i fianchi

Era così dolce

-Ashton rilassati- lo incitò ridendo

-Tuo fratello ha detto che mi osserva,quindi non posso toccarti- rispose guardandola

Lei scoppiò a ridere scuotendo la testa

-Non ridere sulle mie disgrazie- piagnucolò

Kelsey lo guardò dolcemente,sorrise per poi circondargli il collo con le braccia

La distanza era troppa

Lui l'avvicinò al suo corpo incrociando le mani dietro la sua schiena

-Auguri amore- sussurrò arrossendo

Lei sorrise accarezzandogli i capelli leggermente arruffati

Ashton le mostrò le due fossette ai lati delle guance, Kelsey non riuscì a resistere, ci poggiò l'indice facendolo ridere

-Ti piacciono?- domandò dandole un bacio sulla guancia

Continuava a guardarle incantata,lo rendevano carino e coccoloso come un peluche

Gli accarezzò la guancia sinistra mordendosi il labbro inferiore

Arrossì spostando la mano

-Non mi dava fastidio- le sussurrò all'orecchio

-Ti va di andare a casa?- continuò lui

Gli sorrise annuendo

Infondo era anche meglio, potevano rimanere a casa,tra le loro coccole e le chiacchiere.

Amnesia||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora