Capitolo 32
Chiuse la porta lasciandola lì,sola.
Adesso desiderava solo rivedere la sua famiglia.
Ripensò alla litigata con Michael per poi addormentarsi con le braccia rosse e il volto ricoperto di lacrime.
Si svegliò con una vibrazione nella tasca dei suoi jeans
Sobbalzò graffiandosi con le corde le braccia
Allungò la mano per prendere il telefono
Rispose sporgendo l'orecchio verso l'apparecchio
La voce dolce di Louise la tranquillizzò per poco
-Kelsey- urlò lei
-Ti prego aiutami- sussurrò per non farsi sentire
-Stai bene?- le chiese preoccupata
Ci riflettè un secondo per poi mentirle
-Si,però ti prego devi aiutarmi,Louise ti prego- sussurrò agitata
Il cuore le batteva a mille
Si sentirono altre voci
-Aiutatemi- sussurrò
-Dove sei?- urló Michael preoccupato
La porta si aprì di scatto facendola sobbalzare
Emise un grido per poi tremare
-Kelsey!Kelsey!- urlò lui
-No,no,no,così non va bene- disse con un ghigno il capo
Le strappò il telefono di mano facendolo cadere a terra
La voce di suo fratello era camuffata per la botta del cellulare,che si frantuma sotto i loro occhi,ricoprendo il tappeto di pezzi metallici.
-È un vero peccato Kelsey- disse con voce roca scuotendo la testa
-Avevamo portato un po' di cibo,ma non hai fatto la brava quindi- sussurrò al suo orecchio
Dalla porta entrò Tyler con un vassoio
La guardò con aria triste
Mimò un 'mi dispiace' con le labbra
-Tyler- ringhiò lui
-Blake..- Il riccio lo interruppe fulminandolo con lo sguardo
Uscì dalla stanza chiudendo la porta
Il capo chiuse a chiave la porta per poi avvicinarsi a lei
-Allora- cominciò sussurrando con voce roca
-Non ti avvicinare- disse a denti stretti
-sh,fai la brava- sussurrò lui
La vicinanza era anche troppa
Spostò il viso dall'altro lato
-Non toccarmi- continuò lei a denti stretti
Gli tirò uno schiaffo
La guancia cominciò a farle male
-Sei un vigliacco- urlò a tutti i polmoni
-Come hai detto scusa?- domandò lui
-È facile prendersela con i più deboli,se hai della rabbia repressa non sfogarla su di me- urlò dandogli un calcio sulla gamba
Blake serrò la mascella, il viso era completamente rosso per la rabbia.