Capitolo 49

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HEY TU, SÌ TU, SE STAI LEGGENDO IL PENULTIMO CAPITOLO, VUOL DIRE CHE TI È PIACIUTA LA MIA STORIA, E ALLORA NON POSSO FAR A MENO DI RINGRZIARTI.

BUONA LETTURA xx

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Il riccio le prese dolcemente la mano intrecciando le loro dita la fece entrare in casa portandola in camera sua

Si sdraiarono entrambi sul letto

-Resta qui- sussurrò a un soffio dalle sue labbra

Lei si morse il labbro inferiore, prese il telefono inviando un messaggio al fratello

A: Michael

Sono da Ashton

Ti voglio bene. 

Inviò per poi girare lo schermo in sua direzione

Il riccio sorrise dandole un bacio a bordo labbra

Neanche il tempo di posare il telefono sul comodino che cominciò a vibrare,non solo il suo

Da:'Michael

Fai la brava

Ti voglio bene mia piccola principessa.

Sorrise leggendo il messaggio,  una lacrima le rigò la guancia

Guardò Ashton arrossire violentemente

Kelsey si incuriosì ,si sporse in avanti cercando di leggere il messaggio

-Oh, no, non puoi leggerlo- sussurrò serio arrossendo ancora di più

Gli accarezzó dolcemente una guancia, era così dolce

La pelle era morbida, come le sue labbra

Si avvicinò a lui, gliele sfiorò con il naso , per poi tracciarne il contorno con il pollice

-Ti amo- gli sussurrò prima di unire le loro labbra in un dolce bacio




Rise quando Ashton cominciò a farle le pernacchie sul collo

Avevano passato più di un'ora a coccolarsi

Kelsey scansò il viso dal suo collo, non resisteva più al solletico

I loro sguardi si incrociarono

Occhi verdi persi in occhi marroni

Vide il suo sguardo vagare per tutto il suo corpo

Le posò gentilmente una mano sulla guancia destra avvicinandosi alle sue labbra

Chiuse gli occhi, perché non doveva vedere, ma provare

Poggiò il peso sui gomiti, ai lati della sua testa per non pesarle.

Con l'altra mano le accarezzava dolcemente la pelle morbida, che si riscaldava sotto il suo tocco

Le guance di Kelsey cominciarono a colorirsi quando Ashton spostò la mano alzandole di poco la felpa scoprendole il fianco.

Lo accarezzò dolcemente prima di alzare lo sguardo

Poteva scorgere in quei due occhi mielati la paura e l'inesperienza

Le gambe cominciarono a tremarle, sperò che Ashton non se ne accorgesse

Ma non fu così

-Piccola, va tutto bene- le sussurrò dolcemente tranquillizandola

-Non ti tocco se non vuoi- continuò guardandola negli occhi

Amnesia||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora