Capitolo 2

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Capitolo 2

Una voce stridula la fece sobbalzare riportandola alla realtà. 'Perchè? Perchè? Mi ha interrotto proprio adesso che stavo per cavalcare  un bellissimo unicorno viola?'pensò la mora .

-Signorina Clifford...Fuori!- Ulrò la professoressa in faccia a Kelsey.

-Scus..-provò a scusarsi ma l'arpia, ops, la professoressa la interruppe bruscamente -Non provi a scusarsi nuovamente, mi sono stancata e adesso fuori- urlò nuovamente

Kelsey si incamminò mortificata verso la porta si trattenne dal non sbadigliare mentre usciva dalla classe.

Alzò lo sguardo verso il corridoio quando... LUI.

Scosse la testa ripetutamente prima di fare un passo indietro.

  Silenziosamente si nascose dietro la colonna del muro.

Adesso voleva solo una cosa: diventare invisibile,infondo non sarà cosi difficile no? Justin Bieber dice che bisogna credere nei propri sogni; e allora caro Justin dammi il potere dell'invisibilità ADESSO.

Purtroppo pregare per un suo aiuto,per quanto disperata fosse,non migliorò la situazione. Sapeva solo che non doveva vederla.

'Voglio il mio unicorno viola adesso'pensò Kelsey

Si fece sempre più piccola sbirciando  il biondo avvicinarsi nella sua direzione.

NO NO NO

Con passi molto lenti si spostò verso il bagno delle ragazze,che considerava il suo "rifugio" da quando mise piede in quell'istituto.

Chiuse la porta e prese il telefono inviando un messaggio all'amica.

"Louise aiuto"

L'amica non sapeva nulla su questo ragazzo e lei non intendeva dirglielo. Erano problemi che non dovevano interessarle. Non era per una questione egoistica,semplicemente  aveva paura che se le avesse raccontato tutto lei si sarebbe stancata di Kelsey e dal canto suo la mora non voleva certo perdere un'amica per colpa del suo passato,quindi non le avrebbe raccontato assolutante nulla e a presto  si sarebbe dovuta inventare una scusa per averle inviato quel messaggio.

'Stupida Kelsey' continuava a ripetersi mentalmente

Cominciò a schiaffeggiarsi leggermente e sospirò in cerca di una buona scusa. 

Suonò finalmente la campanella della seconda ora e Kelsey uscì dal bagno dopo aver trascorso gran parte del tempo a conversare con il muro. Beh, a lei non dispiaceva parlare con il muro infondo stava lì zitto e fermo e in qualche modo era di conforto, almeno per Kelsey.

Si sentiva osservata e questo le metteva paura immaginando chi potesse spiarla.

Scrollò le spalle cacciando via questi pensieri.

A volte sembrava che il mondo girasse intorno a lei. 

Si sentiva sempre osservata da tutti e ovviamente non erano solo sue impressioni.

Sbruffò pesantemente prima di rientrare in aula e  sedersi all'ultimo banco insieme all'amica. Fortunatamente frequentavano gli stessi corsi e questo era un bene per entrambe.

-Che succede?- la incalzò Louise

Kelsey si girò verso di lei per rivolgerle uno sguardo confuso

-Il messaggio- spiegò la bionda

Kelsey sbiancò e tentò di cammuffare l'espressione disorientata sul suo volto.

-Ero chiusa in bagno e non riuscivo ad uscire- disse cercando di essere il più convincente possibile

-Oh mi dispiace-

-Tranquilla come vedi  sono qui sana e salva -

-Come hai fatto ad uscire?-

-È arrivata Jaden e mi ha aperto la porta-

la bionda scoppiò a ridere

-Jaden quella di primo?-

-Si-rispose timidamente

Le prime ore finirono velocemente. Tutti gli alunni si alzarono e uscirono dalla classe per digersi in mensa o meglio, quel posto dove si mangia quello che loro definiscono 'cibo'.

La mora non ha mai mangiato nulla che provenisse da lì.

Oggi a pranzo avevano preparato un menù decisamente disgustoso. Louise teneva tre piatti davanti a se,uno conteneva una poltiglia che le cuoche definivano 'pasta',un altro  un hamburger che sembrava scolorito e per finire una porzione di 'patatine fritte' (anche se erano abbastanza molle).

-Oggi hanno cucinato meglio del solito- disse Louise mangiando la porzione di "pasta"

Kelsey fece una smorfia e si limitò a "mangiare" una fetta di pane difficile da masticare.

Usciti dalla mensa gli alunni cominciarono a dividersi nelle loro classi mentre a Kelsey e Louise toccò la temuta ora di Educazione Fisica.

Ingoiarono la saliva rumorosamente prima di andare in palestra.

Tutte le ragazze della loro classe cominciarono a truccarsi e a cambiarsi per affrontare quell'ora dove solo un crampo al piede può salvarti dal correre e da tutte quelle attività che una pigra come Kelsey non riesce a sopportare.

Louise indossava una felpa larga e  dei fuseaux proprio  come Kelsey.

La mora si legò i capelli in una crocchia stranamente perfetta mentre la bionda li raccolse in una coda disordinata.

Con aria da funerale si recarono in palestra per affrontare un'ora stressante con la professoressa odiata da tutta la scuola: La terribile Anne Burret.

-Continua

Spazio autrice:

Hey gente! spero che il capitolo vi piacca. ringrazio la mia amica per avermi fatto la copertina.

premetto che il prossimo capitolo sarà corto ma capirete tutto più in là.

a presto. xx

Amnesia||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora