Capitolo 34
Stava tranquillamente uscendo da scuola quando si sentì chiamare
-Kelsey- urlò una voce familiare
Quella che stava cercando di dimenticare,giorno dopo giorno
Si girò incontrando i suoi occhi verdi
Aveva un espressione diversa,oserei dire tranquilla
Le fece segno di avvicinarsi
E fu quello il momento in cui tutte le sue sicurezze svanirono nel nulla
Cosa voleva da lei?
PAURA
La sua schiena aderì al muretto freddo
La mano di Blake le bloccava una possibile via di fuga
L'altra la posò sulla sua spalla
Sospirò guardandola negli occhi
Un brivido di paura le percorse la schiena
Dietro di lui Andrew gli diede una gomitata come se volesse incoraggiarlo in qualcosa
-Non mettermi fretta- urlò
Lui sembrava abituato alle sue grida tanto da alzare le spalle e andarsene
Kelsey invece no, e sussultò
-Mi dispiace- sussurrò
Lo guardò sgranando gli occhi
-Io non volevo farti del male,non ero in me e- si bloccò buttando la testa all'indietro
Lei seguì con lo sguardo ogni suo singolo movimento
-Mi fido di te- continuò sorridendo
Due fossette comparsero sulle sue guance
Ma ovviamente non erano come quelle di Ashton
Stava per rispondere
Ma subito arrivò Ashton che non aspettò un attimo per dare un pugno sullo stomaco a Blake
-Non avvicinarti mai più a lei- ringhiò
Non era in se,non era decisamente il ragazzo tenero che conosceva lei
Quello che le stava davanti era aggressivo,violento e spaventosamente arrabbiato
-No- urlò lei
-No Kelsey,lascialo fare,me lo merito- rispose dolorante
Cercò di avvicinarsi per fermarlo,ma due mani le circondarono l'addome alzandola da terra
-Lasciami- urlò scalciando
-Stai buona Kelsey- le ordinò Andrew
-Fermati ti prego- urlò con la voce rotta dal pianto
Ashton sembrava sordo,continuò a colpirlo fino a quando non cadde a terra
Andrew la mise giù
-Perché lo hai fatto?- urlò lei passandosi una mano tra i capelli
-Devo ricordarti ciò che ti ha fatto?- domandò a denti stretti
-Non si risolve nulla con la violenza- rispose scuotendo la testa
Lui rise senza gioia
-Sei così ingenua-
-Meritava una scazzottata seria quel tipo,e se non vuoi prenderla come giustizia,allora chiamala resa dei conti personale- continuò il riccio
Non ebbe il tempo di rispondere che la sorpassò velocemente