Capitolo 45-Memories-

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Capitolo 45-Memories-

La portò nello stesso luogo di qualche mese fa

Ricordi

Solo quello adesso aveva la sua mente

Quell'edificio triste

Non voleva più vederlo

-Perché?- chiese indietreggiando

Chiuse gli occhi, la mente adesso era piena di immagini

'Sfigata'

'Giochiamo?'

'Ti porterò fuori da qui'

'Te lo prometto'

Voleva solo andare via

Come la volta precedente

Non sembrava estate,la giornata era fredda

Si strinse nella sua felpa per poi indietreggiare

Quel che ricordava, era abbastanza per farla andare via

-Dove vai?- urló Luke

La mora si giró,gli occhi lucidi,le lacrime erano pronte ad uscire

-Se la mia mente ha eliminato certi ricordi vuol dire che - il biondo la interruppe

-Hai dimenticato anche me- sussurrò per non farsi sentire

-Non ho voluto eliminarvi dalla mia mente di mia spontanea volontà- ribattè

-E adesso spiegami perché mi hai portato qui- quasi urlò per la disperazione

Forse era meglio quando piangeva per aver ricordato un brutto episodio della sua infanzia,che riviverli nella sua mente ogni giorno

Luke serrò la mascella

Le prese il polso attirandola al suo corpo

-Io volevo aiutarti a ricordare- rispose serio

Kelsey scosse la testa cercando di farsi liberare il polso

-Io non ti ho chiesto di aiutarmi,tu in questo modo mi stai facendo solo del male- quasi urlò

Ormai le lacrime bagnavano il viso di entrambi

-Perché?- chiese, la voce gli uscì quasi in un sussurro

-Io non voglio ricordare- rispose

I lineamenti del viso si addolcirono quando udì quelle parole

-Anche questo genere di ricordi hanno fatto parte della tua infanzia Kel-

Lei scosse la testa

-Per ora,non voglio-

Lui annuì attirandola al suo corpo

L'avvolse in un abbraccio dolce

-Io ci sarò sempre,ricordatelo- sussurrò dandole un bacio sulla testa

-Grazie Lulù- rispose alzando lo sguardo in sua direzione

-Andiamo a casa?- propose

Annuì

Luke le circondò le ginocchia per poi far aderire il suo petto alla schiena del biondo

-Mettimi giù- piagnucolò lei

Le diede un leggero schiaffetto sul sedere facendola arrossire

****

-Tu non hai freddo?- domandò timidamente

Amnesia||Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora