CAPITOLO V

147 5 5
                                    

La settimana trascorre velocemente, senza che nulla di nuovo o interessante accada. Ho seguito solo noiosissime lezioni da umani, con noiosissimi compagni e altrettanto noiosi professori. Mi aspettavo che la vita da mutante fosse più avvincente ma, a quanto pare, non è così.

È come se nulla fosse davvero cambiato, tanto meno le mie brutte abitudini. Per tutta la settimana ho fatto tardi a lezione, con l'unica differenza che a destarmi dal mio sonno non era uno Sean spazientito che mi buttava giù dal letto solo per il gusto di farmi arrabbiare, ma una Nicole che giura di aver provato in tutti i modi a svegliarmi senza ricevere mai una risposta.

Ovviamente le credo, considerando che ho il sonno pesante e che amo dormire, non sarebbe la prima volta che continuo a sonnecchiare nonostante i ripetuti richiami. Nemmeno Summer è mai riuscita in questo intento e ha sempre dovuto attendere l'aiuto del mio gemello e della sua delicatezza.

Al pensiero di quei due, un leggero sorriso increspa le mie labbra e una strana sensazione di serenità si propaga attraverso il mio corpo. Serenità che scompare quando realizzo che non saranno più le loro facce esasperate a darmi il buongiorno.

Serro gli occhi e mando via le loro immagini sorridenti, rivolgendo la mia attenzione a qualcun altro.

È da molto che non incontro RJ. Qui dentro è praticamente l'unico che sa qualcosa di me e mi piace chiacchierare con lui (se non tenta di infilarsi nella mia mente).

Per quanto riguarda il biondino solitario, invece, l'ho spesso cercato tra i tavoli della mensa e la calca di studenti, ma non ho avuto successo. Si è come volatilizzato.

Dunque la mia vita è continuata con la solita monotonia e malinconia che da sempre è caratterizzata.

L'unica particolarità è il ragazzo dagli occhi scuri che sembra del tutto intenzionato a infastidirmi. Mi accorgo spesso del suo sguardo, anche se cerco in tutti i modi di evitarlo. Non mi è ancora capitato di imbattermi in lui al di fuori della mensa, probabilmente segue dei corsi del tutto differenti dai miei, ma mi sta bene così. Oltre a evitare il suo sguardo, cerco di essere indifferente alla sua presenza. Ammetto, però, di aver notato che occupa sempre lo stesso posto, in compagnia dello stesso ragazzo. Inoltre, non mi sembra di aver mai visto qualcuno avvicinarsi al loro tavolo o chiacchierare con loro.

Chiunque sia e qualsiasi cosa voglia da me, una cosa è certa: mi innervosisce che continui a fissarmi.

Un'altra situazione poco piacevole è che la notte vengo tormentata dagli incubi. Ripercorro il momento in cui ho manifestato i miei poteri, senza tralasciare nessun dettaglio.

Ogni notte lo stesso, identico sogno. Dal momento in cui percepisco dei rumori sconosciuti, fino ai visi contorti dalla paura dei miei familiari. Senza tralasciare l'incubo in cui l'uomo incappucciato uccide Sean e i miei genitori davanti ai miei occhi, senza che io muova un muscolo per impedirlo. Nonostante io sappia ciò che accadrà, nonostante io conosca le loro sorti, non trovo mai la forza di reagire.

Mi sveglio in un mare di sudore e ancora circondata dal buio della notte, senza che Nicole si sia mai accorta dei miei risvegli bruschi.

A quanto pare anche lei ha il sonno pesante.

Lascio uscire l'aria dal naso e rilasso i muscoli, confortata dall'idea di non dover seguire nessuna noiosa lezione e di poter continuare a poltrire ancora per un po'.

Un trillo improvviso mi fa spalancare gli occhi, che si stavano chiudendo beandosi del silenzio che aleggiava nell'aria. D'istinto infilo la testa sotto il cuscino, sperando che Nicole spenga quell'aggeggio infernale che le mie povere orecchie sono costrette a sentire ogni mattina.

Light and Darkness- NemesisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora