CAPITOLO XXV

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-Non riesco ancora a credere che tu sia arrivata a lezione in orario- ripete per l'ennesima volta la mia coinquilina, mantenendo comunque sempre lo stesso tono sorpreso.

-Lo hai già detto cinque volte- le fa notare Meg, ruotando gli occhi.

-Non è vero!- protesta la riccia -Non sono così ripetitiva-

-Sì, invece-

Mentre le due iniziano uno dei loro soliti battibecchi, apro l'armadietto e metto a posto i libri di letteratura della lezione precedente. Cerco tra un'accozzaglia di fogli, libri e matite il grosso volume su cui ho trascorso gli ultimi giorni, ripercorrendo mentalmente gli eventi e le date importanti da ricordare.

-Allora, hai intenzione di scappare via anche oggi?- chiede la riccia, decidendosi ad ignorare l'amica che per non ascoltarla a sua volta ha preso a canticchiare.

Anche lo sguardo e l'attenzione di Megan scattano su di me, in attesa di una risposta.

-No, no- agito le mani davanti al viso -Non andrò da nessuna parte- le rassicuro.

-Non hai più dei brutti voti da recuperare?- indaga ancora, con le mani sui fianchi e stringendo gli occhi in un pessimo sguardo intimidatorio.

-Io, veramente, avevo intenzione di recuperare adesso uno di quei voti-

-Cosa?- spalanca le palpebre -Vuoi dire che ti farai interrogare da Bowman?- avvicina il volto al mio e mi costringe ad indietreggiare col busto, mentre il suo sguardo scruta con attenzione il mio viso.

Annuisco energicamente e, dopo qualche secondo di analisi, si allontana incrociando le braccia al petto.

-Che fine ha fatto la mia coinquilina irresponsabile!?-

La fulminò con un'occhiataccia, fingendomi offesa dalle sue parole, ma è troppo occupata a parlare tra sé e sé per accorgersene.

-E io che credevo ti saresti fatta bocciare- picchietta un dito sul mento con fare pensieroso -Non avrei mai pensato che avresti dedicato tanto di quel tempo allo studio da dimenticarti delle tue amiche-

-Per un attimo ho pensato fosse solo una scusa per evitarci- aggiunge dopo qualche secondo di riflessione, ridacchiando e scuotendo il capo divertita.

Improvviso anch'io una risata, fingendo che le mie intenzioni non fossero proprio quelle di allontanarle.

-Ah, non sai da quanto aspettavo questo giorno- mi afferra le mani, stringendole nelle sue, e mi fissa con aria sognante e un sorriso a trentadue denti -Finalmente stai diventando la coinquilina responsabile che merito-

Megan la osserva per qualche attimo, palesemente confusa, e le sventola una mano davanti al viso.

-Sei inquietante, Nic- afferma con tono quasi impaurito.

-Non vedo l'ora di vederti in azione- la riccia scatta verso di me, avvicinando nuovamente il suo viso al mio -Lascerai tutti di stucco-

Sta parlando anche lei dell'interrogazione, vero?

-Mi sa che hai bevuto troppi caffè stamattina- interviene la mora, con un sospiro.

-Ti aspettiamo in classe- aggiunge, rivolta a me.

L'afferra per un braccio e la trascina via per il corridoio, nonostante l'altra continui ad incoraggiarmi come farebbe un generale con i suoi soldati.

-Non azzardarti a tirati indietro, Crystal- urla alla fine, in mezzo ai corridoi che si stanno svuotando -Fai nero quel pelato di Bowman-

Sbatto le palpebre, ancora shockata dal suo entusiasmo, ma allo stesso tempo preoccupata che possa rimanere delusa dalla mia performance.

Avrò anche passato gli ultimi tre giorni sui libri, ma erano ben altri i pensieri che mi infestavano la testa.

Light and Darkness- NemesisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora