Capitolo 3

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Sento mia madre ritentare e istintivamente guardo l'orario. È tornata prima del solito, non ho voglia di uscire a salutare così continuo a pensare alle canzoni e alle coreografie. Per fortuna è una cosa che mi distrae molto.
«Denise» urla mia madre. Ecco, ho parlato troppo presto. Come al solito deve prendersela con me per qualcosa ne sono sicura. Esco dalla stanza e la raggiungo in soggiorno dove mi sta aspettando seduta sul divano. Mi avvicino a lei tranquillamente e con il solito sorriso falso «Dimmi mamma» le dico sedendomi affianco a lei «Non funziona Netflix non è che me lo sistemi?» mi domanda «Certo» rispondo, prendo il telecomando e cerco di capire perché Netflix non va. Come al solito nemmeno una domanda su cosa ho fatto o come sto. Ormai non mi meraviglio più, è così da tanto tempo. Non ricordo quando è stata l'ultima volta che io e lei abbiamo parlato seriamente di qualcosa, a parte le lamentele ormai non si può più parlare di niente. Cerco sempre di non deluderla ma lei non sembra mai contenta di nulla.
«Sai ho trovato un lavoro..» le dico «Un altro stupido lavoro che non ti porterà a niente?» domanda sbuffando «No, è un lavoro sicuro con un contratto che firmerò domani» spiego «Quando me lo porterai veramente ci crederò» dice molto dubbiosa, sistemo la televisione e le do il telecomando. Mi alzo dal divano e torno in camera, non ho nemmeno più voglia di stare al computer. Lo sapevo che dirglielo sarebbe stato inutile, è sempre la stessa storia. Lo leggo nella faccia dei miei genitori che non sono orgogliosi di me e dopotutto come dargli torto? Non ho nemmeno finito la scuola, non lavoro, non faccio ciò che vorrebbero loro. Ormai li capisco, sono delusa anche io da me stessa. Sento gli occhi pizzicare e sento il bisogno di piangere ma non voglio. Apro il mio cassetto segreto con del cibo, soprattutto dolci, prendo del cioccolato e inizio a mangiarlo nervosamente. Purtroppo ho questo rapporto con il cibo, è un'altra cosa che mi fa stare bene dopo il ballo. Sono triste? Mangio, non sono una di quelle ragazze che se è triste non mangia e continua a deprimersi sempre di più. Improvvisamente mia madre entra in camera senza nemmeno bussare «Denise chiama tuo padre e digli se deve prendere tuo fratello domani» dice richiudendo la porta energicamente. Ovviamente non c'è dolcezza nella sua voce ma solo rabbia, la capisco mio padre l'ha fatta soffrire ma noi non c'entriamo niente e intanto siamo noi a subire i suoi scleri soprattutto io. Fa ancora più male stare di merda e non poterlo dire a nessuno. Prendo il cellulare e chiamò mio padre, stranamente risponde subito.
«Dimmi» mi dice «Pa ha detto mamma se Luis lo puoi prendere tu domani» chiedo con tono gentile «Va bene ci penso io» risponde «Ok» rispondo e lui riattacca non appena finisco di dirlo. Me l'aspettavo lui è il classico padre inesistente che si fa vivo solo per darti dei soldi oppure perché gli serve un favore. A volte preferirei non averlo proprio almeno non mi aspetterei determinate cose e non rimarrei delusa come invece succede. Mi alzo dal letto e raggiungo mia madre in cucina «Ci pensa lui» dico ad alta voce «Va bene» risponde semplicemente. Torno nella mia stanza e metto un po' di musica per rilassarmi. Vado verso nella mia libreria e inizio ad accarezzare ogni libro ricordando perfettamente ogni storia che ho letto e del perché mi sia piaciuta così tanto. Un giorno vorrei che anche ciò che scrivo io possa diventare un libro che piace a qualcuno..
Non lo sa nessuno che scrivo, me lo tengo per me. L'unica persona che lo sapevo non fa più parte della mia vita, non aveva avuto una bella reazione al tutto. C'ero rimasta male, ma non avevo detto nulla. Ho quel brutto vizio che anche se ci rimango male faccio finta di niente, che anche se sto morendo dentro continuo a sorridere, ho quel vizio di merda di tenermi tutto dentro e non fiatare nemmeno sotto tortura. Ma sapete cosa vi dico? Ben mi sta!
Si ben mi sta perché è colpa mia, ho sempre scelto amicizie sbagliate senza mai valutare veramente la cosa. Sento le lacrime rigarmi il viso ed entro nel mio bagno privato chiedendomi a chiave. Mi spoglio velocemente ed entro dentro la vasca, mi siedo e con l'acqua che mi scivola addosso inizio a piangere.
Finisco la doccia e mando un messaggio a mia mamma che non voglio cenare. Mi corico nel letto e mi copro bene fino alla testa. Sono stanca, ma non stanca fisicamente. Sono stanca mentalmente, sono stanca di tutto e tutti. Ho talmente tanta rabbia repressa che potrei distruggere tutta la casa ma non c'è la faccio, perché è più facile far sembrare a tutti che vada tutto bene. Vorrei solo sparire da qui, non c'è la faccio più! Appena chiudo gli occhi non so per qualche miracolo mi addormento...domani sarà il primo giorno di lavoro, voglio che vada tutto bene.

Spazio personale:

Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu

Scusate il ritardo 🙏🏻

A presto❣️

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