«Come mai questo silenzio?» domanda Alex «Niente, solo stanchezza» mento. Lui mi osserva bene cercando di capire se sto mentendo o meno, non può capirlo sempre o almeno spero non possa capirlo sempre.
«Mi spieghi perché menti anche a me?» domanda nervoso «Non sto mentendo» rispondo secca «Quando stai in silenzio con quell'espressione sembra che stai pensando a come farla finita. Questo mi preoccupa» dice senza nemmeno guardarmi «Non è così. Ho la mia ancora qui» dico sorridendo pensando al mio gatto Leo «Chi o cosa sarebbe?» domanda curioso «Leo, il mio gatto» rispondo «Raccontami questa storia, mi hai incuriosito» dice sorridendomi «La storia di Leo? Beh la sua storia è molto particolare.
Volevo tentare il suicidio, ero arrivata al punto tale che consideravo la morte la mia unica soluzione. Mi sono distrutta per mesi, finché il mio corpo non ha iniziato a cedere. Mi serviva un'ancora a questo mondo che tanto volevo lasciare perché non riuscivo ad essere io l'ancora di me stessa. Ho deciso che avrei preso un gatto perché sono un po' come me.
Ho visto lui per caso sfogliando le pagine degli annunci, si vedeva che il micio non era in buona salute ma sono comunque andata a prenderlo consapevole del fatto che avrebbe potuto lasciarmi a giorni. Lui è arrivato a casa con mille problemi ma alla fine ce l'ha fatta, ora è qua. Molte persone mi dicono "l'hai salvato" ma in realtà quel esserino così piccolo ha salvato me.
Mi ha salvato tante volte quando pensavo come farla finita, puntualmente arrivava ed era sempre pronto a farmi le fusa.
Non sono io ad aver salvato lui ma lui me ogni volta, non smetterò mai di dirlo» spiego mente mi scende una lacrima «Ha una bella storia, quel micio è fortunato» dice abbracciandomi «Sono io ad essere fortunata» sussurro ricambiando l'abbraccio «Finalmente ti decidi a darmi un po' d'affetto» ridacchia, mi stacco da lui e scoppia a ridere «Non era un invito ad allontanarti» dice «Andava a me di staccarmi» dico continuando a camminare «Un'altra domanda posso?» domanda curioso è annuisco «Perché sembra che non vivi a pieno la vita?» domanda. Come rispondere? Come spiegare che ho paura? Come spiegare che sono in gabbia da così tanto che non ricordo nemmeno più cosa vuol dire essere felice?
«Sono preda del dolore. Non riesco a parlare a cuore aperto. Sto soffrendo in silenzio. Guardo il mondo attorno che continua a vivere.
Sono bloccata da anni in una gabbia di dolore.
Non so come uscirne. Devo salvarmi da sola, ma non c'è la faccio più» rispondo sinceramente «Perché non ne parli con nessuno?» domanda «Perché nella mia testa scatta questa sorta di gabbia. Stai soffrendo? Bene non dirlo a nessuno, non mostrarlo altrimenti fallisci, nessuno può capire e nessuno deve saperlo. Va sempre tutto bene. Quindi è difficile» sussurro «Lo sai che ti fai troppi problemi?» domanda con un sorriso triste «Sono il risultato di come sono stata trattata..» sussurro. Per tutto il resto del tragitto nessuno dei due dice nulla, ci teniamo solamente per mano.
Arriviamo a casa ma non mi va di rientrare, vorrei prendere Leo e andare al mare.
«Allora..grazie per avermi accompagnata» dico «Non vuoi rientrare vero?» domanda, scuoto la testa e lui sorride «Vorrei prendere Leo e andare al mare, casa mia ora non mi va» ammetto «Forza vai a prenderlo, andiamo insieme» dice sorridendo «Ma sei sicuro? Non sarò tanto di compagnia...» domando a bassa voce «Muoviti ti aspetto qui» risponde con uno dei suoi soliti sorrisi.
Entro in casa e vado a prendere il trasportino. Appena lo trovo tocca a Leo «Ehi Leo, andiamo» dico per tutta la casa ma niente «Leo pappa» urlo, nel giro di un minuto Leo è davanti a me che miagola «Forza, mamma ti porta nel tuo posto preferito» dico prendendolo in braccio e mettendolo nel trasportino. Lo chiudo per bene e me lo metto a tracolla, questo trasportino fatto a borsa è davvero la svolta per portare con me Leo.
Ho preso uno snack e l'acqua per Leo, mi incammino verso la porta quando sento la voce di mia madre chiamarmi.
«Denise dove vai?» domanda mia madre raggiungendomi «Sto uscendo con Alex e Leo» rispondo «Perché devi portare sempre quello stupido gatto a presso?» domanda nervosa «Perché si, ora posso andare o ti serviva altro?» domando nervosa «Non ti starai dando troppo alla pazza gioia con questo ragazzo? Lo sai come sono gli uomini» sputa fuori acida «Non tutti sono papà mamma!» rispondo alzando il tono di voce «Non usare quel tono con me, vivi sotto il mio tetto e decido io cosa devi o non devi fare. Posa quel gatto e vai in camera tua» ordina, la guardo allibita. C'è solo una spiegazione a questo suo nervosismo «Hai visto papà con quella vero?» domando conoscendo già la risposta «Cosa c'entra?» domanda confusa «C'entra sempre mamma, sfoghi il nervoso su di me come se fossi la colpevole di tutto. Scusa se sono nata, non ho scelto io di venire al mondo. Dovevi evitare di scopare se non volevi complicazione. Tanto lo so che mi accusi della rottura con papà perché per te è colpa della mia nascita, vero?» le urlo contro arrabbiata «Non dire sciocchezze Denise» dice abbassando la voce «Sciocchezze? Mamma lo so che pensi questo. Non fingere con me, non fare la madre premurosa che non sei. Non mi chiedi mai come sto, pensi di sapere tutto ma in realtà non sai nulla. Ora se permetti devo uscire» dico aprendo la porta di casa, non aggiunge nulla e so benissimo cosa pensa ora "questa è pazza". Esco di casa e vedo la faccia di Alex preoccupata, ha sentito tutto ma non c'erano dubbi, ho urlato come una pazza. Lo prendo per mano e inizio a camminare il più lontano possibile da casa mia.
«Tutto ok?» domanda, annuisco «Vieni, la mia macchina è di qua» dice trascinandomi. In silenzio lo seguo, non mi chiede nulla e mentalmente lo ringrazio per questo.
Arriviamo alla macchina, mi apre lo sportello e salgo «Grazie» sussurro «Shh» dice facendomi l'occhiolino. Chiude lo sportello e sale dall'altro lato, accende l'auto e fa partire la musica.
Lo vedo intendo a cercare, fa partire Pianeti di Ultimo «Ascolta, forse ti può aiutare a rilassarti» spiega sorridendo «Ti ho già detto grazie?» domando imbarazzata «Modestamente si, ora porto la mia buona compagnia al mare» dice ridacchiando. Parte e resto in silenzio ascoltando ogni parola della canzone. Ho bisogno di staccare, forse il mare mi farà bene.Spazio personale:
Ciaoo come state?🌺
Nuovo aggiornamento, ultimamente sono ispirata a mettere le mie canzoni preferite all'inizio del capitolo😊
Mi immagino che lo leggiate mentre ascoltate la stessa canzone con cui l'ho scritto..
Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu
Seguitemi pure lì se vi va, chiacchieriamo e vi tengo aggiornati con gli aggiornamenti 😊
A presto 🌺🖤
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One love
Romance🌺 Libro cartaceo disponibile su Amazon 🌺 Denise è una ragazza di 20 anni. È sempre stata molto timida e chiusa, cosa che l'ha sempre penalizzata nei rapporti con le persone. Nel giro di poco tempo la vita costringe Denise ad adattarsi a tanti, fo...