Capitolo 8

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Mi stacco dall'abbraccio di Logan e lo guardo con un sorriso timido «Grazie» sussurro «Non devi ringraziarmi, se vuoi io sono qua» mi sorride. prima che io possa rispondere sia per le due porte ed entrano i ragazzi della lezione, sinceramente mi sento meglio e ho ancora più voglia di ballare per esprimermi. Senza perdere tempo e inizio subito la lezione con una grinta mai vista prima, e pensare che è bastato un abbraccio a darmi questo.
Finita la lezione, che è stata molto intensa, nonostante io sia a faticata mi sento meglio. Dopo essermi cambiata scendo giù e trovo Alex ad aspettarmi, mi avvicino preoccupata «Ho sbagliato qualcosa?» domando insicura «No sei stata molto brava ma voglio questa grinta sempre perché lavori meglio, vali di più di quello che pensi» dice serio, non so se sia un complimento o una critica fatto sta che la prendo bene e gli sorrido «Va bene, grazie» dico, lui sembra sorpreso ma poi sorride «Dai Deni riprendi in mano la tua vita» dice, annuisco ed esco fuori. Mi incammino verso casa visto che per oggi non ho più lezioni ma mi sento chiamare «Deni aspetta» mi volto e vedo Logan arrivare, gli sorrido «C'è qualcosa che non va?» domanda «Possiamo fare la strada insieme?» mi chiede sorridente «Certo» sorrido. Riprendiamo a camminare e iniziamo a parlare del più e del meno, mi trovo subito bene con lui nonostante io sia molto chiusa come persona. A volte penso che siano le persone a farmi chiudere perché con lui mi trovo molto bene a parlare e non è da tutti.
Arriviamo davanti a casa «Io sono arrivata» gli sorrido «Mi ha fatto piacere parlare con te, sei una persona che ascolta molto» dice sorridendo «Grazie, ha fatto piacere anche a me» dico sinceramente «Dammi il tuo numero magari qualche volta ti scrivo» dice, ci scambiamo il numero e poi mi saluta. Salgo a casa per una doccia veloce, devo passare da Manuel..me l'ha chiesto stamattina.
Cerco di darmi una sistemata veloce ed esco nuovamente andando verso il bar.
Arrivo al bar e Manuel mi sorride come sempre «Ciaoo» mi dice «Ehi, volevi domandarmi qualcosa?» sorrido «Si, andiamo dentro e ti spiego» dice agitato, non ho la più pallida idea di cosa voglia dirmi. Appena entriamo dentro mi fa sedere sopra un tavolo e lui fa lo stesso «Ciò che volevo chiederti e se sei interessata a qualche ragazzo?» domanda quasi sottovoce «No» dico scuotendo la testa «Come mai?» domanda «Forse perché nessuno mi capisce..» sussurro «Io ho capito una cosa, sei più incasinata di quello che mostri» dice «Hai ragione, ma non posso mostrare a tutti questo sarebbe come un suicidio» dico per la prima volta dopo tanto tempo, sta per dirmi qualcosa ma squilla il telefono. Provo ad ignorarlo ma diventa talmente fastidioso che alla fine rispondo è Federica «Desi ho bisogno del tuo aiuto» urla «Si ma prima devo finire di parlare con Manuel» dico «Molla quello lì, ho bisogno di te» si lamenta «Va bene» dico rassegnata.
Chiudo la chiamata e mi volto verso Manuel «Se ha insisto è importante finiamo di parlare in un altro momento va bene?» dice sorridente «Grazie» dico, gli do un bacio sulla guancia e vado via. Davanti a casa mi ritrovo Federica con la sua macchina e salgo «Dimmi tutto» dico, inizia a parlare dell'ennesima "tragedia" successa e mi sento una stupida ad essere corsa qui. Non dico sia cattiva ma non mi capisce perché se avesse capito realmente il mio stato d'animo a quest'ora non sarei qui solamente ad annuire esattamente come era successo con Caterina.
Caterina era una mia carissima amica, eravamo inseparabili finché non è successo l'inevitabile. Ho iniziato a non essere più la solita Denise perché stavo crollando dentro. La voglia di voler essere forte negli anni mi ha reso fragile come un vetro che si crepa al minimo spiffero di vento. Mi ha abbandonata, denigrata, insultata, finché non stata buttata in un cestino come un misero pezzo di carta. Io gli ho permesso tutto questo e sapete perché? Perché sono una persona che cerca sempre il buono nelle persone, cerco una scusa per i loro comportamenti di merda, cerco di capirle mettendo un sacco di però e forse. Ma forse quello che dovevo e dovrei capire è che le persone sono egoiste. Ti calpestano come se non valessi niente e nemmeno se ne rendono conto.
«Deni ci sei?» domanda Federica togliendomi dai miei pensieri «Si ti stavo ascoltando» rispondo con un sorriso falso «Sicura?» domanda ancora titubante, annuisco e lei continua a parlare. Ovviamente non avrebbe capito che mi aspettavo?

Spazio personale:

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A presto ❣️

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